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Credit ‘Adam Wheeler/OTOR’
Ecco la seconda parte dell’articolo riguardante i piani per il 2020 del Team HRC Honda, l’ingaggio di Evans fa pensare ad alcuni piani ben precisi, sotto al link la prima parte e di seguito la seconda!
Buona lettura!
Per conoscere meglio l’appuntamento di Evans ho chiamato Roger Harvey, ex direttore generale della MX HRC, ora consigliere ufficiale del team.
“Quando Mitch ha aperto il suo account in Argentina, è stato impressionante e ha guidato bene per la prima metà della stagione, ma ha avuto problemi quando ha provato a perdere peso per la 250”, dice. “Abbiamo potuto vedere il potenziale che era lì.”
Evans ha recentemente compiuto 21 anni e sarebbe stato idoneo per altri due anni in MX2, ma la sua struttura imponente e le sue capacità sulla 450 hanno significato un adattamento più naturale in MXGP. Qualunque cosa abbia mostrato l’australiano (e l’approccio che ha adottato per le sue corse) nel 2019 ha chiaramente risuonato sia con l’attuale direttore generale Marcus Pereira de Freitas che con Harvey ed è stato firmato per il secondo CRF all’inizio dell’estate.
“Sapevamo che sarebbe stato meglio su un 450 ed è anche una cosa dell’età ed è per questo che è diventato un’opzione così forte”, aggiunge Harvey. “Prendere un altro pilota collaudato per il 2020 era un’opzione … ma in passato volevamo qualcosa di simile a Tim da cui potemmo studiare, imparare e insegnare a qualcuno con molte capacità.”
“Gli sarà dato tempo”, continua Harvey. “La MXGP è così impegnativa ora. Sappiamo di avere un giovane. Se inizia a correre dal 10° al 12°, è qualcosa che cercheremo nel 2020″.
Roger ammette che lo status di nuovo arrivato di Evans nel campionato del mondo comporta implicazioni finanziarie favorevoli rispetto, per esempio, a un vincitore dei GP stabilito (“lavoriamo tutti con budget …) e nel quadro generale di Gajser presumibilmente essere uno dei migliori piloti pagati nella serie con il suo accordo Honda a lungo termine. Ma la fortuna del #43 o il tempismo positivo è di essere nel posto giusto al momento giusto con l’età giusta e la prospettiva giusta.
HRC è uno dei più grandi team della MXGP, ma due dei loro nemici factory hanno squadre con tre piloti, principalmente per far fronte alle richieste di venti round, quaranta moto e sessanta partenze nel 2020. Sorge la domanda perché Honda non può fare lo stesso e dare a Evans quel ruolo di “terzo pilota / junior / sviluppo”? Avrebbero persino potuto tenere Vlaanderen; un atleta che ha superato la MX2 e che ha rappresentato in modo ammirevole il suo programma 250 misteriosamente misterioso.
“È stata presa in considerazione l’idea di guidare con tre piloti, ma alla fine è stata presa la decisione di concentrarsi totalmente su due progetti per MXGP e direttamente sullo sviluppo del prodotto per il futuro”, conclude Harvey. “Volevamo portare Calvin in MXGP un anno prima, ma voleva un’altra possibilità per provare a decifrare la MX2. Era considerato come pilota. ”
Alex Marquez potrebbe avere solo pochi mesi per mettersi in moto prima che inizino i vasti movimenti di contratto MotoGP per il 2021 (quasi l’intero paddock è disponibile) ed Evans potrebbe essere nella stessa situazione, anche se le durate del contratto non si sono allineate così perfettamente in MXGP come MotoGP. Semmai, la situazione per Vlaanderen, che ora è su una Yamaha, dimostra che la pressione per consegnare e fare le giuste scelte è cruciale quando si tratta di aperture di carriera con le migliori attrezzature e strutture nello sport.
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Credit ‘Adam Wheeler/OTOR’
PART 2
To gain some insight to the Evans appointment I called former HRC MX General Manager Roger Harvey, now an official advisor to the team.
“When Mitch opened his account in Argentina that was impressive and he rode well for the first half of the season but ran into problems when he tried to drop weight for the 250,” he says. “We could see the potential was there.”
Evans has only recently turned 21 and would have been eligible for two more years in MX2 but his imposing frame and capabilities on the 450 meant a more natural fit in MXGP. Whatever the Australian showed (and the approach he took to his racing) in 2019 clearly resonated with both current General Manager Marcus Pereira de Freitas and Harvey and he was signed to the second CRF early in the summer. “We knew he would be better on a 450 and it is also an age thing and that’s why he became such a strong option,” Harvey adds. “Taking another proven rider for 2020 was an option…but we wanted something similar to Tim in the past where we could school, learn and teach someone with a lot of capability.”
“He will be given time,” Harvey continues. “MXGP is so stacked now. We know we have a youngster. If he gets up to running 10th-12th then that’s something we’d be looking for [in 2020].”
Roger admits that Evans’ newcomer status in the world championship carries favourable financial implications compared to, say, an established GP winner (“we all work to budgets…) and in the general picture of Gajser allegedly being one of the best paid riders in the series with his long-term Honda agreement. But #43’s luck or positive timing is to be in the right place at the right moment with the right age and the right prospect.
HRC is one of the largest set-ups in MXGP but two of their factory foes have three-rider rosters, mainly to cope with the demands of twenty rounds, forty motos and sixty starts in 2020. It begs the question why can’t Honda do the same and give Evans that ‘third rider/junior/development’ role? They could have even kept Vlaanderen; an athlete who has aged out of MX2 and admirably represented their now-mysteriously up-in-the-air 250 programme. “There was a consideration to run three riders but ultimately the decision was made to focus totally on two projects for MXGP and squarely on product development for the future,” concludes Harvey. “We wanted to bring Calvin up to MXGP a year earlier but he wanted one more chance to try and crack MX2. He was considered.”
Alex Marquez could have only a few months to hit the ground running before the vast MotoGP contract movements for 2021 begin (almost the whole paddock is available) and Evans could be in the same predicament, even though contract durations have not aligned as neatly in MXGP as MotoGP. If anything, the situation for Vlaanderen, who is now on a Yamaha, proves that pressure to deliver and make the right choices is crucial when it comes to career openings with the best equipment and structures in the sport.
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