SUPERCROSS ROUND 5 2022 – Considerazioni

Scritto martedì 8 Febbraio 2022 alle 13:20.

Quasi perfetto ma va bene così!
Già, stiamo parlando di Eli Tomac nella gara di Glendale, il primo dei Triple Crown, tralasciando per un attimo la concorrenza e analizzando il leader di campionato, in molti sono rimasti sbalorditi da come sta guidando Tomac, cosa che forse potrebbe essere la sua ultima stagione ma sorvoliamo, concentriamoci sul fatto che sembra rinato in sella alla blu e i cambiamenti fanno bene, stimolano e ti portano a sfidarti, così il cambio di colore ha portato Tomac a fidarsi anche delle frcelle ad aria, rinnegate negli scorsi anni, amate nelle prime fasi di questo campionato!

Qui sotto alcune sue parole nel post intervista alla stampa e considerazioni su quanto la Yamaha è competitiva se la sai guidare, forse da troppo tempo mancava un pilota per portarla alla vittoria nel Supercross, Tomac è l’uomo giusto, sta domando la YZF450 con una semplicità, almeno per queste prove, che non si vedeva da tempo, partenze in testa dopo aver lavorato sul motore, risolte le mecche al motore che perdeva potenza in uscita dal cancello, guadagnato sulla trazione immediata e tenuta in pista, tanto che Tomac dice che la moto sembrava attaccata col velcro!
E ora a più 11 punti e la consapevolezza che si stanno delineando i punti deboli della concorrenza, la Yamaha ha preso potere, si guida e la guida in maniera spettacolare!

GLENDALE SUPERCROSS 2022 – Results! Video Races!

Seconda vittoria assoluta della stagione, quanto ti senti bene con questo slancio?

Tomac: E’ stato fantastico. Abbiamo iniziato con la scorsa settimana, finalmente ero dove volevo essere, o almeno in lottare per la gara. È davvero bello farlo di nuovo. Questo Triple Crown è una lunga notte. Soprattutto alla terza gara, è come “ok devo farlo di nuovo”. Per fortuna ho fatto due buoni punteggi, quindi ero più rilassato, ho fatto bene nel primo e ho cercato di fare bene al secondo. Ho fatto due holeshot ed è stato fantastico. Molte persone non si aspettano questo da me, ma l’abbiamo fatto, è stato fantastico. Non mi aspettavo questo, ho anche avuto un buon cancello e questo ha dato i suoi frutti, avendo la qualifica ottima per quel cancello…

Quando hai pensato che passare alla Yamaha sarebbe stato bello?

Tomac: L’ho pensato in bassa stagione che fosse una buona mossa. Mi sono sentito benissimo e alla grande e poi arrivato ad A1 sono andato via e ho pensato, ok, abbiamo del lavoro da fare, ma sapevo che potevamo arrivarci e che potevamo migliorare sempre di più. Come a San Diego, sapevo di essere solo a un passo dall’essere un potenziale vincitore della gara. Ci sono voluti alcuni round e dopo A1 ho avuto un paio di domande su cui lavorare e così è stato.
In questo momento siamo ad un punto davvero buono. Gara uno e gara due ottime, soprattutto gara due a livello sensibilità, mi sembrava di avere il velcro sulle gomme, è stato davvero molto bello ed è stata una gara divertente da guidare. Questa è una delle migliori gare che ho guidato nel supercross e per questo aspetto è davvero eccitante. Mi fa sentire bene.

Sembra che ti senta molto bene, una maturità e una semplicità con la guida che non abbiamo mai visto prima, quanto contribuisci alla moto e quanto a te in questa stagione?

Tomac: Mi sento molto bene, è come quando ti senti nel posto giusto, quando non stai lottando e stai solo guidando, come nei giorni d’allenamento che giri ma non sai a che punto sei. Ci vuole molto lavoro per arrivarci, ma una volta lì, ti senti davvero bene. Le gare ti servono per capire molte cose! Come ho detto, moto due, mi sono sentito meglio su una pista da supercross di quanto non mi sentissi da molto tempo. È eccitante per noi.
Avevo da lavorare su alcuni punti, il primo erano le partenze, non ero coerente nelle partenze e l’abbiamo capito, quindi abbiamo messo le cose a posto, ci siamo sentiti bene e ciò che è stato bello durante l’intera manche, che è tutto ciò che possono darmi. (Sappiamo che hanno lavorato con vari tecnici, hanno provato motori e altro per arrivare a quello che porta un pilota davanti alla prima curva, di riflesso guardiamo gli altri e notiamo che ci sono lacune, moto nuove non perfette, moto già rodate a cercare trazione, insomma, sembra che Yamaha abbia fatto un ottimo lavoro n.d.r.)

In conclusione, nel Triple Crown abbiamo visto bene Jason Anderson con un errore ma molto veloce, sopratutto in gara 3 col miglior tempo ma Tomac già vincitore con i piazzamenti, molto bene Malcolm Stewart con una bella guida in piedi e un secondo meritato, bene Chase Sexton anche se gara 1 è andato in pappa per i troppi errori e la foga, gara 3 la vince con una bella guida pulita. Manca all’appello Cooper Webb, Marvin Musquin che forse sono in lotta con la nuova KTM, nel press day dichiarano di lottare con le soluzioni, passo passi avanti e indietro, provano e cambiano, intanto in classifica si stanno allontanando, hanno più o meno gli stessi punti di Ken Roczen che però ha fatto troppe “cappelle” ed è ora di darsi una regolata se vuole stare davanti, con tutto il rispetto Kenny, tira fuori le palle e facci vedere chi sei! 

PS: Manca Justin Barcia, non lo menzioniamo solo perchè ha avuto 3 su 3 partenze pessime, non menzioniamo nemmeno Dylan Ferrandis ma lo aspettiamo che arriva!

Ci sentiamo settimana prossima, Sabato si torna ad Anaheim per A3 i il 6° round!

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