AMA NATIONAL – Davey Coombs spiega il futuro!

Scritto lunedì 26 Novembre 2012 alle 15:44.

 

Artcolo by Vurbmoto.com

Traduzione by Luca Serafini

Non credo che sia di estremo interesse per i nostri appassionati questo articolo, ma lo pubblichiamo perchè si parla dell’amatissiomo National USA, sempre dai nostri amici di Vurb che ci girano materiale per poter discutere e far apprendere ai nostri lettori tante notizie. Praticamente il tema verte su perché sia stata inserita una pista e tolta un’altra nel calendario National. Cioé da loro gli organizzatori si scannano per avere una tappa del national, da noi mi sa che per il campionato nazionale i motoclub vedono più danni che guadagni…

Quello che si può evidenziare è come Coombs abbia risollevato un Campionato adottando delle modifiche intelligenti di calendario, di location, di copertura televisiva, dando più visibilità, riattirando spettatori e sponsor, senza intervenire nei regolamenti di gara o stravolgendo lo sport.
Più pubblico, più sponsor, più Tv e più soldi, ecco che le case e i team tornano a interessarsi all’outdoor, i cui cancelli sono sempre pienissimi di piloti. E nonostante arrivino decimati dal Supercross, se un anno non è in 450, fanno spettacolo in 250. E se da noi c’è un pilota solo e poi il vuoto, da loro ci sono comunque 5-6 piloti per classe prima di scendere al livello degli “umani”. E comunque se in tv inquadrano solo i primi, dal vivo vedere un lotto di 40 partenti che si scannano tutta la gara è sicuramente meglio che vedere una galoppata solitaria di quell’uno e 19 “turisti” che pascolano per la pista!

Buona lettura!

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“Vi spiego il futuro”

Davey Coombs (Lucas Oil Pro Motocross Championship promoter):

Dopo aver riempito le pagine dei forum con discussioni sui bei vecchi tempi delle gare a Gatorback e di come il Supercross di Atlanta vendesse più biglietti di tutte le altre tappe messe assieme, i nostri appassionati “meridionali” riavranno finalmente una gara del Lucas Oil Pro Motocross Championship nel sud-est del Paese e non potranno essere più galvanizzati di così. È un triste giorno per i fans texani (che non avranno più la loro gara), ma una grande vittoria per gli Stati del sud, specialmente per il Tenessee.

Nel caso siate stati troppo occupati a preparare i festeggiamenti del Thanksgiving, permettetemi di riassumere un po’ la vicenda. Venerdì scorso Davey Coombs (promoter del Lucas Oil Pro Motocross Championship) ha annunciato il progetto di riportare anche a sud il campionato outdoor di motocross, in Tenessee. “La nuova tappa è Muddy Creek Raceway, appena fuori Bristol, in Tenessee – la tanto attesa visita nel sudest che abbiamo cercato di realizzare da almeno quattro anni” ha annunciato Coombs.

“La nuova gara sarà la terza del calendario, dopo l’apertura tradizionale del 18 maggio a Hangtown (California) e poi del 25 maggio a Thunder Valley (Colorado). Muddy Creek si svolgerà l’1 giugno, seguita da High Point l’8 giugno. Sì, High Point è la pista in Pennsylvania che ce l’ha fatta, costringendo Steel City, in Delmont, a rimanere fuori della programmazione per un po’, così come succede a Freestone in Texas”.

Ecco la situazione. Fuori il Texas – per il momento – e dentro il Tenessee. Anche Steel City è fuori – per ora – ma aspettiamo ancora l’annuncio ufficiale. Appena saputa la notizia, abbiamo chiamato Coombs per approfondire un po’ i loro ragionamenti che hanno portato alla scelta di Muddy Creek e per scoprire quali sono stati gli ostacoli che hanno incontrato quando hanno dovuto prendere la decisione.

Vurbmoto Una ricerca durata quattro anni finalmente è giunta al termine. La pressione è svanita o sta invece raggiungendo il picco?

Coombs Quando abbiamo acquistato il Campionato nel 2009, sapevamo che aveva bisogno di una radicale revisione, per non dire di peggio. Avevamo piloti come Chad Reed, James Stewart e anche Jeremy McGrath che facevano solo Supercross, il pacchetto televisivo era pessimo e il Motocross in America rischiava di venire completamente oscurato dal Supercross. Sapevamo che avremmo dovuto esplorare nuove aree e sapevamo che avremmo dovuto rilanciare il modo in cui si svolgono questi eventi. Avevamo la necessità di rinnovare le piste e le strutture e fdi are qualche cambiamento rischioso.

In cima alla lista c’era lo spostamento delle gare al sabato. Mi piace pensare che molti di questi cambiamenti si sono risolti in un successo. Uno scoglio che non riuscivamo a risolvere era di trovare una pista competitiva e popolare nel sudest, dove riportare il Lucas Oil Pro Motocross Championship per la prima volta dal 1997. Non è facile da fare come dire: “dai, Gatorback è una gran pista o Monster Mountain ha una bellissima struttura e servizi”, oppure come costruire un tracciato di fianco a una pista di aeroporto! Ci sono un sacco di problematiche a cui pensare.

Vurbmoto Fin da bambino sentivo voci ricorrenti che Muddy Creek avrebbe ottenuto una gara del National e ora sembrerebbe che ciò diventerà effettivo. Quali sono stati alcuni degli elementi chiave a favore di Muddy Creek?

Coombs Probabilmente tutti abbiamo una buona opinione di Muddy Creek perché Sam Gammon (l’organizzatore che vi opera, N.D.T.) e la Victory Sports hanno organizzato così tante grandi gare negli anni. So che negli anni ’80 era tra le designate a rimpiazzare il National di Anderson, in Sud Carolina, fino a quando le Case motociclistiche hanno più o meno detto che avevano bisogno di ridurre il calendario, perché c’erano troppe gare. Poi c’è stata un’altra occasione che stava per andare in porto e tutti erano convinti che finalmente Muddy Creek avrebbe avuto una gara del National, ma fu la volta in cui Broome Tioga (un organizzatore, N.D.T.) finì invece in Texas. Sam Gammon ha probabilmente messo dietro un cancelletto più piloti di tutti eccetto Stu Peters (un altro organizzatore, N.D.T.). È estremamente prolifico quanto a eventi che organizza ed è molto rispettato per il modo in cui li svolge. Il problema con Muddy Creek è sempre stato di dimensioni. La località non è grande abbastanza per accogliere tutta l’infrastruttura e i trucks che seguono il Campionato. Tra team ufficiali e privati, stand di venditori, sponsor, camion della televisione… si parla di 70-80 giganti a 18 ruote. Poi aggiungi le motorhome, i camper e gli amatori. Alla fine aggiungi migliaia di spettatori ed ecco, non era abbastanza grande.

Mentre noi cercavamo un buon posto nel sudest, Sam ha lavorato per ingrandire la sua struttura. Sarò sincero con voi. Proprio quando ero arrivato sull’orlo della decisione, Sam ci ha chiamato dicendo che aveva fatto uno sviluppo e quello sviluppo era ciò di cui avevamo bisogno per riportare il Lucas Oil Pro Motocross Championship nel sudest del Paese il 21 giugno 2013.

Vurbmoto Per chi non è mai stato a Muddy Creek, diciamo che si può vedere tutto il tracciato praticamente da qualsiasi punto.

Coombs Esattamente. Ho sentito descrivere Budds Creek come la migliore pista al mondo per gli spettatori. Personalmente credo che Steel City sia la miglior pista per gli osservatori (risate…), ma in ogni caso Muddy Creek è sul podio. Ha una posizione fantastica. È proprio al centro di un compound per le gare motoristiche a Bristol e ha molti servizi tutto attorno. Se arrivate in aereo all’Huntington Tri-State airport, atterrate a un miglio dalla pista.

Ora è una gran pista da motocross, ma non al livello richiesto per il National. Ci andrà Mark Barnett a sistemarla e credo che le sue credenziali parlino da sole; aggiungerà un po’ di secondi al giro e la allargherà e farà altri interventi del genere che Sam avrebbe sempre voluto fare ma che non aveva bisogno di fare, perché quello che aveva andava bene per la sua attività. Bene, ora la sua attività è cresciuta molto e la pista vedrà delle modifiche per le quali stanno già lavorando.

Vurbmoto Complimenti per il successo. Avete reso felici molte persone del sudest e, nel frattempo, avete zittito molte bacheche dei forum.

Coombs E fatto imbufalire l’intero Texas (risate…). Per cominciare, Tony Miller (l’organizzatore di Freestone, in Texas, N.D.T.) è un eccellente promoter e una gran persona. Quest’anno avrà una gara regionale e andando avanti sarà partecipe dei progetti di MX Sports (la società di Coombs che organizza il Lucas Oil Pro Motocross Championship, N.D.T.).

Questo è il rebus: abbiamo 12 date in calendario. Tutto qua. Il National non si espanderà a breve, né il Supercross si espanderà oltre le sue 17 gare. I nostri team e la nostra industria stanno lavorando al limite massimo delle loro possibilità. Ma abbiamo 15, 18, 20 grandi location che potrebbero ospitare questi eventi e alcune di queste sono in zone che non hanno nessuna gara a livello nazionale. La prima che mi viene in mente è Gainesville (Gatorback), in Florida o Monster Mountain in Alabama. Entrambe sono gran belle piste di motocross, ma al momento non rientrano nei piani per un motivo o per un altro. Questo non significa che andando avanti non lo saranno. Perché non pensiamo a un sistema a rotazione? Perché non alternare da un anno all’altro Steel City, High Point e Budds Creek? Penso che i fans e i piloti apprezzerebbero un po’ questa diversità. Credo anche che se Muddy Creek funzionerà come penso che farà, non c’è ragione perché il sudest non abbia due tappe del National.

So che molti indicano Gatorback (dove proprio adesso si stanno svolgendo i Mini Olympics). Il problema con Gainesville è che aveva una buona gara del National come parte della settimana dei motori in febbraio o inizio marzo, ma anche allora non era una delle tappe più seguite. Se togliete il fattore di tutti quegli appassionati di motori che arrivano a Daytona, giusto lì vicino, e piazzate la gara a metà estate, non saprei quanto successo potrebbe avere la gara. Il caldo potrebbe nuocere alla crescita dell’evento e la Florida non è mai stata eccelsa nel radunare masse di spettatori per il motocross, e neppure per il Supercross se è per questo. Ecco perché Jacksonville, Tampa, St. Petersburg, Miami, Orlando hanno provato a organizzare gare di Supercross senza successo.

È un problema geografico. La più bella pista di motocross del mondo potrebbe essere nell’angolo più a nordest del Maine, ma non credo che si riuscirebbe a radunare una quantità sufficiente di spettatori che giustifichi di andare a correre laggiù. Questo non toglie Gainesville dalla lista, ma vorrei solo che le persone capissero che stiamo tornando verso il sudest del paese con queste gare, in un modo che pensiamo che possa essere di successo immediato per gli organizzatori e per il Campionato, così come stiamo organizzando gare in una zona che è molto forte per le vendite delle case, per numero di membri dell’AMA e per partecipazione allo sport del motocross e che siamo alla ricerca di nuove aree. Questo è solo l’inizio.

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To be continued…….

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