David Philippaerts: pronto per il ritorno
Sarà bello vedere David Phillipaerts di nuovo in azione nel 2012, dopo il lungo periodo per riprendersi dagli infortuni della scorsa estate.
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MX1-GP Campione del Mondo 2008 David Philippaerts inizia la sua quinta stagione sulla YZ450FM e questa potrebbe essere una delle più fondamentali nella dura carriera italiana. Gli osservatori delle gare pre-stagione di tutta Italia, hanno commentato che DP è tornato al suo pieno regime di giri, di sé ed è in competizione col sorriso sul suo volto dopo aver recuperato l’infortunio della scorsa estate.
Philippaerts è sempre stato nell’elite MX1 in questi ultimi cinque anni e oggi vanta la familiarità e l’esperienza di un esperto-veterano a livello superiore. Qui si parla di recupero e molto altro del 2012 …
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David, fisicamente e mentalmente è bello tornare di nuovo al tuo livello?
DP: E ‘una bella sensazione tornare a correre. Sono passati sette mesi dal mio incidente in allenamento in Germania a Mantova per il Starcross internazionale e non mi aspettavo fosse così difficile! E ‘stato bello vedere il mio livello a Mantova e al Campionato italiano e capire un po’ di più sulla preparazione e il lavoro che doveva essere fatto.
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Sembri po ‘più rilassato. In passato avevi un approccio molto serio per le corsa e il lavoro …
DP: Sì, perché in un certo senso la mia responsabilità è cambiata. Devo concentrarmi per tornare al livello in cui ero prima. In passato ho guidato per vincere, perché la mia forma fisica e la velocità significava che era vicino o in cima. L’obiettivo è sempre lo stesso – vincere – ma ho anche un’altra priorità ed è di recuperare e divertimento.
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Avere un infortunio è sstato necessario per aver pensato: “bene, sono in realtà un ragazzo fortunato” ad avere la squadra, il sostegno, la moto etc …
DP: Già. Dopo che mi feci fatto male ho pensai che la Yamaha velesse smettere con me, ma hanno continuato il loro sostegno e questo è davvero buono per me. Sono con la squadra da cinque anni e il sostegno motiva davvero. Lo stesso vale per gli sponsor. Hanno mantenuto la loro fede in me ed è importante vedere che ci sono. E’ stata la prima volta che mi sono infortunato rimanendo fuori e lontano dalle piste ed è stato bello quando la gente mostra i loro sentimenti verso di te in quei momenti duri.
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Come è stata e passata la fase di preparazione invernale? Hai dovuto fare qualcosa di diverso?
DP: E ‘stata dura questa volta! Ho iniziato da zero e anche in moto nei primi giorni è stato molto difficile. Ho bisogno di fare più di prima. In passato andavo a Mantova per vincere, ma questa volta sapevo di avere lo stile a la guida veloce, ma vincente non sarebbe stato possibile. Sono sulla via del ritorno e spero sia breve.
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Nel 2009, ’10 e ’11 partivi sempre per il campionato, ma ora è un po ‘come il 2008 quando eri il rookie in Yamaha …
DP: Sì, perché forse le aspettative della gente sono più basse e non so se posso tornare subito tra i primi dopo questo infortunio!
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… Ma guarda cos’è successo nel 2008 …
DP: Sì! Vedremo! In MX1 è un po ‘diverso… Nel 2008 c’erano meno persone in grado di guidare per il titolo ora penso che ci sono molti più piloti con migliori possibilità. Penso che sia diventato più difficile ogni anno.
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Dall’ YZ450FM 2012. Cosa volevi?
DP: Non molto. Sono stato davvero contento della moto dello scorso anno e quando ho iniziato a correre quest’anno nel mese di gennaio mi sentivo bene subito sulla moto. Non ho avuto molte richieste, solo uno o due tweaks per il mio stile, ma penso che abbiamo una moto molto forte anche quest’anno. Abbiamo cambiato gli scarichi e ho notato la differenza con le partenze. Questo è dove perdavamo un po la scorsa stagione, ma ora è perfetto. Abbiamo avuto uno scarico buon set-up in passato, ma penso che Akrapovic sia migliore per Yamaha e mi piace molto quello che da alla moto.
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Come ti senti ad andare sulla sabbia di Valkenswaard e poi dritto sui terreni duri con Sevlievo e Fermo?
DP: A questo livello è necessario disporre di velocità di punta per ogni pista e possono essere di sabbia o duro, ma la preparazione dei circuiti è buona e la differenza non è così drammatica. Ho guidato bene a Valkenswaard lo scorso anno [ha finito terzo per un primo podio del 2011] , come per la Bulgaria. Fermo non è uno dei miei circuiti preferiti, ma sarà un Gran Premio di casa quindi è un po ‘speciale.
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Hai sempre avuto tanto tifo e tifosi in Italia …
DP: Penso di avere buoni fans in Italia, ma anche in Belgio e in altri paesi e forse è perché vedono il lavoro che faccio in questo sport e la mia guida. Spingo molto forte e forse apprezzano la mia guida e gli piace guardarla.
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Il Motocross delle Nazioni sarà nella pista sabbiosa di Lommel quest’anno. L’Italia non ha avuto molta fortuna nei Nazioni, ma questo dovrebbe essere una buona pista per te e Cairoli …
DP: Sarà una gara difficile, ma non credo che ci saranno molti paesi che lotteranno per la vittoria su questa pista di sabbia, forse l’Italia, Olanda, Belgio e Stati Uniti. Penso che abbiamo una buona opportunità ma è solo un giorno di gara e dipende da come ti senti. Anche se ti senti grande, ma se il tuo compagno di squadra non lo è… faremo del nostro meglio. Per me personalmente è da due anni che manco e ho voglia di tornare, perché è la gara più bella del mondo. Ho molta voglia di essere a Lommel.
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David Philippaerts: Ready For The Return
2008 MX1-GP World Champion David Philippaerts starts his fifth season on the works YZ450FM and this could be one of the most pivotal in the tough Italian’s career. Observers at pre-season races across Italy have commented that the 28 year old is back to his full-revving self and is competing with a smile on his face after recovering from a double wrist break last summer. ‘DP19’ has not looked this relaxed coming into a Grand Prix campaign since that fateful first with Yamaha in 2008 and this bodes well for Monster Energy Yamaha and their three pronged attack on the premier class with Steven Frossard, Philippaerts and Shaun Simpson leading the line.
Philippaerts has been a member of the MX1 elite for the better part of five years and now boasts the familiarity and experience of a seasoned-veteran at the top level. Here he talks recovery, re-emergence and refuelled ambition for 2012…
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David, physically and mentally is it great to be back where you belong?
DP: It feels great to be back racing. It had been seven months in between my crash practicing in Germany and coming to Mantova for the Starcross International and I didn’t expect it to be as hard as it was! It was good to see my level at Mantova and through the Italian Championship and know a little bit more about the training and work that needed to be done.
You seem bit more relaxed. In the past it was a very serious approach to the racing and the work…
DP: Yes because – in a way – my responsibility has changed. I have to concentrate on getting back to the level that I was before. In the past I rode to win because my fitness and speed meant I was near or at the top. The goal is still the same – to win – but I also have another priority and that’s to recover and get the fun back.
Having the injury you must have thought afterwards ‘well I’m actually a lucky guy’ to have the team, the support, the bike etc…
DP: Yeah. After I was injured I thought that Yamaha might want to stop with me but they continued their support and that’s really good for me. I’m with the team for five years now and that backing really motivates you. The same for the sponsors. They kept their belief in me and it’s important to see that. It was the first time I’ve suffered an injury that kept me out and away from the track and it was nice when people really show their feelings towards you in those hard moments.
How was it then coming through the winter preparation phase? Did you have to do anything different?
DP: It was hard this time! I started from zero and even on the bike in the first days it was very hard. I’ve needed to do more than before. In the past I travelled to Mantova to win but this time I knew I had the drive and the style to ride fast but winning was not going to be possible just yet. I am on the path back and I hope it will be a short one.
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In 2009, ’10 and ’11 you were always going for championship but now it is a bit like 2008 when you were the rookie in Yamaha…
DP: Yes because perhaps people’s expectations are lower and they don’t know if I can come back after this injury!
…but look what happened in 2008…
DP: Yeah! We will see! MX1 is a bit different now. In 2008 there were less people able to go for the title now I think there are more with better possibilities. I think it has become more difficult every year.
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The 2012 YZ450FM. What did you want?
DP: Not much. I was really happy with the bike from last year and when I started riding this year in January I felt good straightaway on the racebike. I didn’t have many requests, just one or two tweaks for my style but I think we have a very strong bike again this year. We changed the pipe and I’ve noticed the difference with the starts. This is where we missed a bit last season but now it is perfect. We had a good exhaust set-up in the past but I think Akrapovic is the best for Yamaha on the track and I really like what it gives the bike.
How do you feel about going to the sand of Valkenswaard and then straight to hard-pack with Sevlievo and Fermo?
DP: At this level you need to have top speed around every track and it might be sand and hard-pack but the preparation of the circuits is good and the difference is not so dramatic. I rode well at Valkenswaard last year [he finished 3rd for a first podium of 2011] and I like Bulgaria. Fermo is not one of my favourites but it will be a home grand prix so it is a bit special.
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DP: I think I have good fans in Italy but also in Belgium and other countries and maybe that is because they can see the work I put into the sport and my riding. I push very hard and maybe they appreciate that or enjoy watching it.
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DP: It will be a hard race but I don’t think there will be many countries going for the win on this sandy track, maybe Italy, Holland, Belgium and the USA. I think we have a good opportunity but it is only one day of racing and it depends on how you feel. Perhaps you feel great but your team-mates don’t…we will try our best. For me personally it has been two years that I have missed out and I want to come back because it is the best race in the world. I really want to be in Lommel.