TORONTO SX I PENSIERI…

Articolo di: Jason Weigandt

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Traduzione di: Fede “Crazy” Steelbass

Sulla scena delle corse, gli anni ottanta occupano un posto speciale. Fu il periodo dell’ eccellenza e la lista di piloti che poteva vincere ogni fine settimana era sconcertante: Hannah; Johnson; Bailey; O’Mara; Lechien; Ward; Glover; Barnett; Hansen; Howerton e via di seguito. Era impossibile prevedere con certezza chi avrebbe vinto le gare e i risultati lo confermavano. Il titolo AMA Supercross del 1982 fu vinto con un distacco di sedici punti, nel 1983 soli 2 punti. Nel 1985 i migliori cinque piloti (Ward, Glover, Lechien, Johnson e O’Mara) conclusero tutti in 22 punti. Nelle 28 gare disputate nel 1984 e 1985, solo un paio di piloti vinsero delle gare in successione. Proprio così, solo due vinsero una gara dietro l’ altra in due anni: Bailey vinse di seguito a Foxboro nel Massachussets ed a Sacramento in California nell’ 84. Lechien vinse due gare di seguito a Seattle nell’ 85. Questo è quanto! Nessun altro ha mai vinto due gare di fila nel corso di due stagioni!

Gli storici riferiscono che l’ età dell’ oro fu negli anni 70. All’ epoca, ogni ragazzino aveva una minicross nel garage, Bob Hannah accese la miccia che diede fasto al nostro sport e tutto era meno costoso, meno serio e più divertente.   Bei tempi mescolati a nostalgia. Anche la situazione attuale non è male, con più tifosi, informazione, attenzioni e ricompense in giornata. Ogni era ha i suoi pro e i suoi contro, ma sicuramente, la metà degli anni 80 detiene il più alto livello di parità in classifica e ogni anno prima di Anaheim1, un pilota della vecchia scuola si assicura di ricordarcelo.

  

Il 2011 diventerà la miglior stagione di sempre?

Foto: Matt Pavelek

Rimango sempre affascinato da quanto incostanti fossero le stagioni degli anni ’80. Un finesettimana, un pilota bacchettava tutti, ma la settimana dopo, qualcuno rimischiava le carte in tavola e bacchettava lui. Cambiava ogni settimana e non potevi mai focalizzare con esattezza chi fosse il più veloce o il migliore perché ogni settimana, sembrava l’ inizio di una stagione completamente nuova.

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Abbiamo avuto degli anni simili agli anni 80 per spessore. Abbiamo avuto degli anni in cui le classifiche erano molto strette a abbiamo avuto anni con diversi episodi fuori pista. Ma quello che non abbiamo ancora visto in 25 anni, è un campionato dinamico. Il Supercross del 2011 ha raggiunto quel punto.

Come riferimento, prendiamo le ultime settimane. Ad Atlanta Chad Reed era più veloce di Ryan Dungey. Ma Dungey era chiaramente più veloce di Reed ad Indianapolis, dove l’ ha preso, è caduto e l’ ha ripreso nuovamente. A Jacksonville però Dungey non era veloce quanto Reed, infatti quando Dungey ha perso il ritmo di Reed e Canard molti hanno dichiarato che le speranze di vincere il campionato per Dungey erano morte e sepolte. Ora, una settimana dopo, Dungey ha cambiato le carte in tavola a Canard e Reed e li ha battuti entrambi a Toronto nello stesso modo in cui loro lo batterono a Jacksonville! A proposito, Canard ha preso e passato Dungey due volte nella manche di qualifica, ma Dungey è stato migliore nella finale. Incredibile.

Ogni volta che pensi di aver capito l’ andamento della stagione, cambia così velocemente da non aver il tempo di dire “la prossima settimana”. Due settimane fa, Villopoto aveva il controllo, ora non è nemmeno più capoclassifica. Era chiaro che non era il campionato di Chad Reed quando stava scavando con la testa la sabbia di Los Angeles al primo giro. Ora è in testa alla classifica. Pochi giorni fa nessuno pensava che potesse essere l’ anno di Dungey, fino a quando non ha vinto a Toronto e si è portato ad appena otto punti dalla testa della classifica nonostante ne abbia perso almeno quindici per il deragliamento della catena ad Anaheim.

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Solo poche settimane fa, Ryan Villopoto sembrava avere in pugno il campionato.

Foto: Matt Pavelek

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Voi  mi dite di no. Che non posso dire “Come sarebbe andata” riguardo la sfortuna di Dungey ad Anaheim perché è stata totalmente neutralizzata dalla sfortuna di Villopoto nel non raggiungere la finale a Jacksonville. Giusta Osservazione, ma Dungey almeno ha perso punti solamente per un problema meccanico di cui non aveva colpa. Ma potreste facilmente sostenere che Villopoto e Stewart hanno perso molti punti a causa di una caduta nel primo giro a Jacksonville di cui non avevano colpa, se non quella di aver fatto una brutta partenza. In seguito, Canard ha ammesso la sua colpa nel deragliamento della catena di Dungey mentre combatteva con lui, così se Dungey non avesse fatto una brutta partenza in Anaheim non si sarebbe scontrato con Canard, allo stesso modo se Villopoto e Stewart non avessero fatto una brutta partenza a Jacksonville non avrebbero perso punti, ma a questo punto sarebbero tutti fortunati. Bisogna solo continuare a giocare questa partita. Attraversare scenari ed elementi di prova e saremo qui per settimane ancora girando in tondo. E’ diventato impossibile determinare chi è il favorito, chi è il migliore, chi è il più fortunato o chi in fine vincerà il campionato.

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Le cose sarebbero state altrettanto eccitanti 25 anni fa, ma non c’ erano abbastanza persone a goderne. Nel 2011, abbiamo molti più tifosi che si nutrono di questa eccitazione. D’accordo, Anaheim ha fatto 70.000 presenze come negli anni ottanta, ma penso che ci saranno state si e no 800 persone a vedere Mark Bannett vincere il Supercross a Kansas City nel 1983. Allora, avrebbero sperato per una folla come quella di quest’ anno a Jacksonville.

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Quindi, mescola tutta questa eccitazione, tutte queste supposizioni e attenzioni e il risultato è uno solo: Questa è la più bella stagione di supercross mai vista

 

Stewart è il pilota che necessita più di tutti una vittoria.

Foto: Matt Pavelek

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Andiamo ad analizzare altre cose da pazzi accadute in questa stagione. Negli ultimi due fine settimana, James Stewart si è piazzato una volta al diciottesimo posto ed una volta al quarto ed in entrambe le occasioni, ha incrementato di tre punti il vantaggio rispetto il capoclassifica! Chad Reed è schizzato al comando della classifica, ma sarà pagato solamente se riuscirà ad ottenere tre vittorie nella stagione (ha una polizza di assicurazione che lo paga maggiormente se confeziona tre vittorie). Quindi nonostante abbia guadagnato qualcosa come 32 punti nelle ultime due settimane, è anche sotto pressione per non lasciare una grossa fetta di torta sul tavolo, mancando due vittorie entro la fine.

Questa stagione è come un fittizio banco prova che si apre davanti agli occhi. E’ molto difficile confrontare piloti da una generazione all’ altra, ad eccezione di quello che sta succedendo proprio adesso! Ci sono due superstar che possono ancora andare – Stewart e Reed – a lottare contro le due superstar della nuova generazione Villopoto e Dungey. Come se non bastasse, tutti e quattro credono di poter vincere perché sono usciti dai giochi l’ anno scorso, lasciando ai due Ryan la possibilità di costruirsi la fiducia necessaria per sfidare due dei più grandi piloti mai avuti su una pista di supercross.

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Reed e Dungey inscenano il ruolo del ragazzo coerente, facendo attenzione a non buttare via punti importanti, ma facendo mancare la pura velocità (o il rischio per ricompensare di contro l’ equazione) per andare a piazzare in un secondo momento vittorie. Prima di perdere la catena ad Anaheim, Dungey concluse nella top five tutte le gare (e stava girando in quinta posizione quando perse la catena). Reed alla peggio concluse con un semplice settimo posto, mentre Villopoto otteneva un non classificato e Stewart un diciottesimo. Non stupisce un divario così stretto tra Reed e Dungey. E’ come se fondamentalmente fossero lo stesso pilota proveniente da due generazioni diverse, ma nello stesso campionato.

 

Dungey e Reed hanno avuto stagioni molto simili.

Foto: Matt Pavelek

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Stewart e Villopoto, allo stesso tempo sono i piloti veloci. Li osservo in questo modo: se Stewart e Villopoto partono in prima o seconda posizione in gara senza cadere, uno di loro vince la gara. Se metto qualsiasi altro nome in questa equazione, non ne sono altrettanto sicuro. Non mi stupisce un così breve distacco tra i due.  Anche per loro, è come se fondamentalmente fossero lo stesso pilota proveniente da due generazioni diverse, ma nello stesso campionato.

Ma aspetta, loro si stanno attualmente scontrando! Dopo tutta questa premessa, non sarebbe scioccante se quattro ragazzi venissero trattenuti in Canada per problemi di passaporto e Canard vincesse a Dallas guadagnando la testa della classifica. O che uno dei top rider venisse arrestato …  A questo punto, il campionato ha raggiunto quello che il giornalista sportivo della ESPN Bill Simmons ha chiamato: “La zona Mike Tyson” e cioè, il momento in cui qualsiasi storia raccontata su di lui, ha credibilità.

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 Purtroppo, tutta questa imprevedibilità ammutolisce perfino gli esperti come me. Possiamo denigrare Dungey per aver concluso terzo in una gara critica la settimana scorsa, ma poi va a vincere a Toronto. Due settimane fa sul Blog di Racer X, ho detto che Dungey poteva vincere una gara quest’ anno. La settimana scorsa ho detto di no. Guardatemi adesso!

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La mia precisione viene probabilmente a peggiorare se non mi trovo effettivamente alle corse e questo fine  settimana, non sono andato a Toronto.  Vi ricordate cosa ho detto poco fa sui passaporti? Ecco, mi ci sono imbattuto. E non in un modo favoloso del tipo: “ho bastonato alcuni damerini e sono un latitante”. Molto più frustrante di questo. Guarda, mi stavo trasferendo in una nuova casa quest’ inverno e quando ho detto ai facchini di “prendere su solo il materiale nelle scatole” loro hanno deciso di far finta di niente e hanno preso su qualsiasi cosa incluso la valigetta con il mio passaporto ed un mucchio di altre carte che devono essere sempre a portata di mano quando acquisti una nuova casa. Vorrei aggiungere che quei tizi hanno perso anche la mia TV durante il trasporto. Persa, andata. Si sono stretti nelle spalle e mi hanno detto che avrei dovuto avere un assicurazione e se ne sono andati. La battaglia non è finita, ma per ora mi limiterò nel raccomandarvi di non affidarvi mai alla Frontier Van Lines di Pittsburgh.

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Canard sta lottando per diventare il secondo campione Rookie.

Foto: Matt Pavelek

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In ogni caso il mio passaporto, stava per scadere, ma non potendo averlo a disposizione, non ho potuto rinnovarlo e quindi Matthes ha dovuto seguire da solo per Racer X tutta la gara di Toronto. E’ stato in Canada ed avevo fiducia in lui. Nel frattempo ho già prenotato i voli per tutte le altre gare. Ci vediamo in pista!

Avevo immaginato che potevo seguire tutto su Twitter e fare qualche telefonata e guardare la gara in TV. Ma ecco che il sabato, Twitter si blocca sulla battaglia tra Steve Cox e Dunes Dan su come sia difficile coprire le gare senza andare contro di loro.  Oooops!

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Domenica ho guardato la gara in Tv con mio padre. Mentre guardavamo, Stewart è arrivato su Villopoto nelle whoops e sono finiti a terra entrambi. Immediatamente ho detto: “Stewart l’ ha buttato fuori!”

Mio padre non era d’ accordo e abbiamo premuto il pulsante replay più volte. E ancora. Dopo diverse volte che abbiamo riguardato l’ azione, diventò abbastanza evidente che era un incidente di gare e nessuno poteva essere incolpato. Chad Reed ha tagliato il 90% di una curva per cercare di … far accadere qualcosa all’ ultimo giro di Atlanta. Quella sembrava più che altro una missione suicida. Questa volta Stewart, ha chiuso appena l’ interno, ma non così vicino come Reed. Non era una mossa suicida e non credo che stesse tentando di tirar giù Ryan Villopoto, stava solo cercando di superarlo. Non credo che Villopoto abbia visto arrivare Stewart dall’ interno, quindi ha tagliato verso il basso e si sono scontrati – stile Madden – BOOOM! Il primo pensiero è stato alla spalla di Stewart abbassata per colpire più duramente Villopoto, ma più semplicemente ha cercato di proteggersi dall’ urto all’ ultimo secondo.

Non voglio ulteriormente commentare perché non ero lì e ciò mi mette in deficit.

In ogni caso, le migliori gare negli anni. Lo sapete. Avete visto la gara in tv come ho fatto io. Cos’ altro posso dire?

 

La classe East Lites è stata messa in ombra, ma rimane molto interessante.

Foto: Matt Pavelek

Ah si, stessa storia nella classe Lites. Un fine settimana ad Atlanta, Dean Wilson trova sulla sua strada e passa Ryan Sipes, Justin Barcia e Blake Baggett andando a vincere. E’ il pilota più veloce nella Lites. Poi Baggett domina Daytona e diventa il pilota più veloce della Lites. Quindi è il turno della vittoria di Sipes e diviene lui il più veloce. Poi arriva Barcia che li spazza via tutti e diventa il più veloce. Wilson vince poi su Barcia e ritorna il più veloce.

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Ciò a cui stiamo assistendo sono gare vere. La competizione  è così ravvicinata che basta che un pilota si senta leggermente meglio una settimana, o che affronti una sezione in modo migliore (questa volta Wilson era imbattibile sulle whoops) per far pendere la bilancia nella propria direzione. Se tutto rimane così, avremo un continuo cambio di vincitori e nuove storie ogni settimana. Nessuno è eccitato per questo?  

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