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Credit ‘Adam Wheeler/OTOR’
Tom Vialle: “A dire il vero non abbiamo parlato molto degli obiettivi per il 2020”
Tom Vialle della Red Bull KTM ha una discendenza dura da mantenere. Gli austriaci vantano non meno di otto diversi campioni del mondo in MX2 dal 2004 e hanno perso il successo del titolo con i loro 250 SX-F solo quattro volte in quel periodo. Hanno vinto in MX2 all-in-one dal 2010.
Comprensibilmente KTM è ai massimi per il 2020 con l’asse di Cairoli, Herlings e Prado in MXGP, quindi il programma MX2 ricade in gran parte sulle spalle di Vialle per quella che sarà solo la seconda stagione del giovane francese nel Grand Prix. Il suo compagno di squadra, Rene Hofer, spera di raccogliere anche una fetta del “Vialle rookie effect” del 2019 che ha portato a sette risultati sul podio, una vittoria inaugurale e il 4° posto nel Campionato del Mondo. Nonostante la sua inesperienza (ma indubbio potenziale) Vialle è uno dei due soli piloti del pacchetto MX2 2020 che sa com’è vincere un GP.
Dallo status di “scommessa” sconosciuta per KTM” nel 2019 Vialle deve ora affrontare un altro livello di aspettativa …
Quindi, una stagione diversa in vista …
Tom Vialle: Totalmente diversa e continuo a vederlo [un promemoria], anche sui social media. È un grande passo. L’anno scorso non avevo ancora fatto un Grand Prix e non avevo idea di dove avrei potuto essere in MX2: la top ten? Top five? Un anno dopo e in molti parlano di me per il titolo! È un grande passo, ma so di avere la velocità ed ero abbastanza forte in molti GP, specialmente alla fine del 2019. Ho trascorso un buon inverno e mi sento bene in sella. Voglio vincere il maggior numero di gare possibile, ma non voglio iniziare troppo folle, voglio stare calmo e vedere come andrà il campionato.
Non eri troppo eccitato o troppo giù nei momenti difficili durante il 2019; sembra che tu prenda tutto da solo. Riesci a immaginare di mantenere la stessa mentalità?
Ora è una nuova sfida e l’approccio per la stagione non è davvero la stessa dell’anno scorso. Non sono una persona che di solito è stressata e tesa, quindi penso che starò bene.
Devi aver valutato completamente il 2019. Cosa volevi migliorare quest’anno?
Alla fine della scorsa stagione il mio livello era abbastanza buono e stavo combattendo con Jorge. È difficile migliorare la velocità molto di più, quindi abbiamo lavorato molto fisicamente per migliorare gli ultimi dieci minuti di gara e per essere più forti. Sto anche guardando il campionato in modo più ampio. Nel 2019 è stato un po ‘up e down per me e immagino che sia normale in una prima stagione, ma devo essere più coerente. Ad essere onesti, non abbiamo parlato molto degli obiettivi per il 2020; abbiamo appena fatto un piano e lo abbiamo seguito il più possibile questo inverno.
Le tue partenze sono state buone e il tuo ritmo di gara anche quando eri con i leader ma c’erano alcune manche di quando sei partito dietro, quindi qual era il punto debole?
Alcuni piloti hanno ritmi diversi. Ci sono alcuni che iniziano velocemente e calano e altri che sono il contrario e ho dovuto scoprirlo nel 2019, sia per me che per gli altri ragazzi. Ho sentito che era un modo per migliorare ogni gara; la mia conoscenza di dove andare e cosa fare.
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Credit ‘Adam Wheeler/OTOR’
Tom Vialle: “To be honest we have not talked much about goals for 2020”
Red Bull KTM’s Tom Vialle has a tough lineage to maintain. The Austrians boast no less than eight different world champions in MX2 since 2004 and have missed out on title success with their 250 SX-F only four times in that period. They have won all-but-one MX2 crown since 2010.
Understandably KTM are top heavy for 2020 with the axis of Cairoli, Herlings and Prado in MXGP so the MX2 programme falls largely on Vialle’s shoulders for what will be only the French youngster’s second season in Grand Prix. His teammate, Rene Hofer, will be hoping to gather even a slice of the 2019 ‘Vialle rookie effect’ that led to seven podium results, a maiden victory and 4th place in the world. Despite his inexperience (but undoubted potential) Vialle is one of only two riders in the 2020 MX2 pack that knows what it is like to win a GP.
From the status of being an unknown ‘gamble’ for KTM in ’19 Vialle now needs to cope with another level of expectation…
So, a different season ahead…
Totally different and I keep seeing it [a reminder], even on social media. It’s a big step. Last year I still hadn’t done a Grand Prix and had no idea of where I could be in MX2: top ten? Top five? One year later and many are talking about me for the title! It’s a really big step but I know I have the speed and I was pretty strong in many GPs, especially at the end of 2019. I had a good winter and I feel good on the bike. I want to win as many races as possible but I don’t want to start-off too crazy, I want to stay calm and to see how the championship is going.
You were not over-excited or too down in the tough moments during 2019; you seemed to take everything in your stride. Can you envisage keeping the same mentality?
It is a new challenge now and the approach for the season is really not the same as last year. I’m not someone who usually gets stressed though so I think I will be OK.
You must have fully assessed 2019. What did you want to improve for this year?
At the end of last season my level was pretty good and I was fighting with Jorge. It is difficult to improve the speed much more, so we have worked a lot physically to improve the last ten minutes of the race and to be stronger. I’m also looking at the championship in a bigger way. In 2019 it was a bit up-and-down for me and I guess that’s normal in a first season but I need to be more consistent. To be honest we have not talked much about goals for 2020; we just made a plan and followed it as much as we could this winter.
Your starts were good and your race-rhythm also when you were with the leaders but there were some motos when you dropped back, so what was the weak point?
Some riders have different rhythms. There are some that start fast and drop down and others who are the other way around and I had to discover that in 2019, both for myself and of the other guys. I felt that was one way I improved every race; my knowledge of where to go and what to do.
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