TRIPLE CROWN….CHE CA…..SI o NO!

Scritto mercoledì 24 Gennaio 2018 alle 07:31.

Dunque, dunque, dunque…..come vi abbiamo detto due giorni fa, eccoci con la bestia nera della Triple Crown….vogliamo dare un interpretazione a quello che secondo noi è stata un innovazione che ha gustato parecchio la serata di Anaheim 2, se non vi è piaciuta non vogliamo convincervi, ma farvi notare un paio di particolari!

Partiamo con ordine, L’esordio del Supercross nel formato Triple Crown ha creato esattamente ciò per cui è stato “inventato”, CREARE CASINO e mettere davanti nuove facce. Con la prerogativa che i top rider salgono comunque in alto, così è stato e così sarà, perchè il format di gara non è nulla di nuovo, anzi, è sempre stato il suo bello al Nazioni sapere solo alla fine della terza manche chi vince! Se avesse vinto un Dakota Tedder o un Ben Lamai (gli ultimi piloti delle tre gare e del Supercross) allora si che questo tipo di gara avrebbe agevolato gli ultimi, ma non è affatto così, ora vi spieghiamo bene il nostro punto che va ad analizzare tutto….o quasi!

Gare con tempi ridotti, si ok, forse la prima manche, 6 e 8 minuti per la 250 e 450, quindi si potrebbe dire che avrebbe agevolato un Mike Alessi con le sue partenze sempre in testa, ma Mike Alessi in tutti questi anni ha vinto una sola Heat (si è messo anche a piangere :-D) che ha lo stesso identico tempo del Main Event 1 della Triple Crown! Quindi per noi è una cazzata che può vincere un pilota qualsiasi, un Anderson è partito 14° e ha chiuso 7°, ma sapete perchè ha fatto solo 7 sorpassi? Perchè la pista era “semplice” e poco selettiva, tanto che dal primo tempo al 22° c’erano solo 3 secondi scarsi, a Houston dal 1° al 22° sapete quanti secondi di differenza? 7 secondi e solo perchè non abbiamo considerato Politelli che ne ha presi ben 12 e passa! Sapete che si è arrivati a doppiare solo fino al 18° pilota nel 3° Main Event, a Houston hanno doppiato fino al 12°!!!

Quindi la differenza la fa la pista e non il pilota, o meglio, la fa il pilota quando la pista diventa tosta e tecnica, ma non dimenticate che i piloti fanno quello di professione e sono allenati per fare questo, poi ci sono anche le moto ufficiali e altre piccole cose, ma se una pista non ha grosse difficoltà un Seely stacca il miglior tempo e vince anche la manche! In sostanza, tempi ridotti ma intensità più alta ed è per questo che si riducono i tempi di durata!!!

Altra considerazione, che forse anche questo vi è sfuggito….come del resto in questi anni vi è sfuggito che oltre alle Heat c’erano le Semi e hanno la stessa particolarità del fattore per cui molti si sono lamentati, i tempi di durata, quindi qui è vero che un pilota di bassa classifica può qualificarsi per il Main Event, visto che si facevano solo 7 giri nella Heat e 6 nella Semi….non credete? 

Rischio, ah si certo….grandi rischi nelle partenze, ma solo lo scorso anno con le Semi le partenze per arrivare al Main Event erano le stesse che si hanno con la Triple Crown e la possibilità di vedere fuori un Pro erano più alte! Come dite??? Per chi non ne capisce una minca vede più gare e si diverte di più? Si certo, ma anche con le Heat, le Semi, la LCQ e il Main Event vedevano molte partenze e vederne così tante per il profano va sempre bene perchè vede gare tirate e quindi SHOW!

Altra cosa, infortuni, dite che i piloti sono sottoposti a più rischi d’infortunio….ma se guardiamo le percentuali di infortunio abbiamo perso tre top rider in gare con tipologia normale, Tomac nel Main Event, Musquin, Wilson e Blose nelle Heat di qualifica…E quanti nella Triple Crown? Nessuno! ….ma questo non vuol dire nulla, infatti per noi l’infortunio è un insieme di circostanze che avvengono in tale momento, sfiga! I piloti si fanno male anche in preparazione, in gara, in qualifica o in altro modo!

Per concludere e non annoiarvi, la cosa bella delle tre manche è che rimanete incollati allo schermo fino alla bandiera a scacchi e non spegnate prima e i piloti devono fare tre belle gare e non risparmiarsi come potrebbero fare in una semplice Heat o Semi(le semi non esistono più ora e crediamo che in pochi guardino tutto), perchè fino alla fine non si sa bene chi vince, lo possono sapere i piloti per segnalazioni o noi se ci mettiamo a fare i calcoli prima o durante la ultima gara, quindi solo l’ultima gara potrebbe essere noiosa perchè porta a non spingere più del dovuto il pilota che ha la vittoria in mano, un Tomac ad un certo punto ha capito di poter anche lasciare andare Anderson perchè con la somma di punteggi aveva la vittoria in mano e non serviva proprio rischiare di tener dietro Anderson o rischiare di buttare tutto, viceversa Anderson avrebbe potuto chiudere anche secondo senza rischiare che tanto era terzo assoluto e vincere il Main Event serviva solo ad avere una bella foto all’arrivo! 😀

Con questo non vogliamo convincervi, se non vi è piaciuta va bene uguale, ognuno la pensa come vuole, ma prima di fare delle sparate pensateci bene a come sono state o sono le gare del Supercross, tanto sono solo 3 eventi così e Sabato si torna alla normalità! 😉

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