CHRISTOPHE POURCEL – EXCLUSIVE INTERVIEW

Scritto martedì 25 Luglio 2017 alle 08:15.

CHRISTOPHE POURCEL – EXCLUSIVE INTERVIEW 

Il nostro Ryan Introvigne questa volta intervista uno dei piloti più talentuosi nel mondo del Motocross, tale Chris Pourcel, Campione del Mondo di Motocross, Campione del Mondo di Supercross e per poco anche Campione National!

Ultimamente in questi anni era riuscito a ritrovare un Team in america, così approdato nel Team Husqvarna Factory, dpo una stagione nel Supercross 450 è passato a fare il National, ma un infortunio lo fa ritardare nella preparazione al supercross per l’anno successivo, allora decide insieme al Team di passare al Campionato Canadese, dove sta riscuotendo molto successo in ambito di vittorie….così ora la vita di Chris Pourcel continua in quello che più gli piace fare!

Buona lettura!

Ciao Chris, non abbiamo più avuto molte tue notizie in Europa. Canada, motocross, tabella rossa..come procede?
Si, ho cominciato questa nuova avventura qui in Canada. Io e mia moglie stiamo viaggiando da est a ovest e ci godiamo anche il paesaggio lungo la strada, ma rimaniamo concentrati sul campionato!

Quali sono le differenze principali tra quel campionato ed i vari MXGP,AMA ecc?
Qui c’è una atmosfera differente, più rilassata, le piste sono più in stile amateur e molto più piccole. Non c’è una competizione altissima e mi diverto molto a correre. Il sistema di punteggio è differente e ciò rende il campionato molto interessante.

Come ti senti fisicamente? I vari infortuni ti danno noia?
Mi sento meglio mese dopo mese. Due infortuni al collo si fanno sentire, ci vuole molto tempo per farli guarire e sto lavorando ogni settimana con la terapia per migliorare. Il dottore mi aveva dato l’ok per correre a ottobre, ma il mio collo era molto debole dopo aver passato 6 mesi immobilizzato. Mi hanno detto che sarebbe stato meglio correre e ritornare a muoverlo..possibilmente senza romperlo nuovamente. Ora il mio collo è più forte, devo semplicemente aspettare che si disinfiammi e si allenti la pressione tra le vertebre. Continuiamo a lottare con l’obiettivo della competizione e ciò mi spinge a migliorarmi.

Stai pianificando di tornare in Europa o negli Stati Uniti?
No, quella parte della mia carriera è finita. Il motivo per cui son venuto a correre in Canada è il godermi le corse facendo un piccolo passo indietro per quanto riguarda l’alto livello della competizione. Dopo tutti i miei infortuni non posso più essere felice a correre a quei livelli, non più. Penso di aver fatto molte buone cose sia sul 250 che sul 450, sono contento del successo che ho avuto.

Parliamo della tua lunga carriera. 1 titolo mondiale, 2 titoli supercross, molte vittorie e parecchi alti e bassi qui e là. 
Qual è il tuo ricordo più bello e quale il peggiore?

Il mio più bel ricordo è la vittoria del Mondiale ad Erneè in Francia nel 2006. Diventare Campione del Mondo in Francia è stato semplicemente fantastico. Un altro potrebbe essere la mia vittoria al ritorno in gara, nel supercross 250… pochi mesi prima non sapevo neanche se avrei potuto tornare a camminare. Il peggiore sicuramente la mia caduta in Irlanda nel 2007 dove sono rimasto paralizzato per 12 mesi. Una esperienza terribile.

C’è qualcosa che non ti è andato giù, qualche rimorso, qualcosa che sarebbe potuto andare meglio?
E’ dura da dire, voglio dire..ho vinto molto e perso molto. I due campionati MX National USA li ho persi entrambi all’ultima gara per un problema al motore il primo anno e per una piccola caduta che mi ha causato la rottura della spalla il secondo anno. Sono molto contento di avere vinto delle gare in tanti campionati…MXGP, US Sx, US Mx ed ora il campionato canadese. Significa molto per me. Ho corso con il meglio del meglio in Europa e negli US, Cairoli e Dungey, è stato molto divertente e sono grandi piloti contro cui correre. Puoi sempre volere di più ma credo che con tutti i miei infortuni possa ritenermi fortunato ad avere il successo che ho avuto.

Per quale motivo hai scelto di tornare negli US nel 2012?
La MXGP era positiva per alcuni aspetti e negativa per altri nel 2012. Quell’anno abbiamo disputato gare fantastiche e gare terribili. La parte peggiore è stata quella del lato sicurezza/medico. Molte persone non si preoccupano di sapere se c’è un medico, se c’è un ospedale vicino ecc. A quel tempo non c’era una buona situazione da quel punto di vista. 
Ho preso la decisione di smettere con la MXGP quando siamo andati in Russia. L’ospedale si trovava ad 8 ore di distanza, inoltre già in precedenza in Messico avevamo avuto una brutta esperienza dove le condizioni non erano adatte ad un campionato mondiale. Non potevo più correre sapendo che avrei potuto avere un piccolo incidente o un piccolo infortunio e magari morire in strutture che non erano adeguate. 
Inoltre in Europa non si è sicuri come qua in America. Dopo la stagione GP feci qualche gara di supercross e ci rubarono tutte le moto e le mountain bike in Francia. Quella fu la goccia che fece traboccare il vaso, e decidemmo di tornare in America dove avevamo ancora la casa, in una nazione libera dove ti senti al sicuro.

 Avendo corso con piloti come Cairoli, Stewart, Dungey,Villopoto…quale consideri il più forte?
Tony è fantastico correrci contro, ama la battaglia, è italiano e diventa super competitivo, inoltre alla fine della gara parliamo e ci stringiamo la mano, quindi meglio di così non può essere! 
Dungey è un grandissimo anche, molto rispetto tra di noi, non ti metterà mai in pericolo con una mossa sconsiderata. La nostra gara a Las Vegas è stata fantastica e abbiamo lottato fino alla fine.
Entrambi possono “salire di livello” anche in un brutta giornata e ciò li rende i campioni che sono!

Cosa pensi della MXGP al momento?
MXGP è molto bella, ha molti piloti forti in 450 e il servizio MXGPTV funziona bene, mi diverto a seguire le gare. Probabilmente quest’anno Tony è più forte che mai, probabilmente non è mai stato così in forma. Inoltre le altre giovani leve commettono qualche errore. Una cosa è negativa per gli altri piloti: quando Tony corre in fiducia è praticamente impossibile da battere in qualsiasi condizione.
Pista preferita di sempre?
Unadilla

Se potessi rivivere una gara, quale sceglieresti?
Andrei indietro a Ernee 2006, un giorno da sogno nel team di mio padre, con tutta la mia famiglia e i miei amici.

Saresti disponibile a rappresentare la Francia al Nazioni se ti chiamassero? Come mai il rapporto con la federazione francese è sempre stato così difficile?
 Ahaha, la FFM non è difficile o facile, loro prendono semplicemente le loro decisioni da soli, io e Marvin (Musquin NDR) siamo stati fuori dal Team France diverse volte e non sappiamo neanche il motivo. Loro non danno spiegazioni. La Francia ha molti buoni piloti, ma la comunicazione non è al suo massimo. Il mio obiettivo principale quest’anno è il Canada per me.

I tuoi obiettivi per il futuro prossimo..
Cercare di finire bene le ultime 5 gare in Canada, e vincerne almeno un paio. Al momento sono concentrato sul campionato ed è il mio obiettivo principale. Alla fine della stagione valuteremo il da farsi. Mi piace molto correre qui, è una delle migliori decisioni che abbia mai preso, mi diverto in moto ed a battagliare con gli altri piloti, c’è molto rispetto tra di noi. Il Team mi fornisce supporto Factory, sono tornato a divertirmi e quella è la cosa più importante per me. Prima di essere il mio lavoro, è la mia passione.
Non potrei essere più felice in questo momento della mia carriera, mi diverto a fare ciò che amo. Che vuoi di più?

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