Racer X Films: Ken Roczen at Home

Scritto mercoledì 22 Marzo 2017 alle 12:27.

Racer X Films: Ken Roczen at Home

Honda HRC’s Ken Roczen’s 2017 season crashed to a halt at Anaheim 2, with a big get off that now threatens to end his career. But Kenny is determined and optimistic, and, honest as always, as he shares his story of injury, surgeries, recovery and his future in this very candid interview, shot at his home in Florida. As Kenny says, this is all going to make for one great story!

Traduzione by Alberto Herholdt

KEN ROCZEN RACCONTA:

Dopo essermi sottoposto a tutte quelle operazioni mi sono ammalato prendendo l’influenza. Ho avuto la febbre molto alta e non è stato un periodo divertente. Non mi ammalo frequentemente ma quando mi ammalo vado veramente ko.

Dopo tutte le operazioni ero molto debilitato perché ho perso circa 7 kg di massa, non avevo forze perché mi svegliavo alla mattina, facevo colazione e poi mi sdraiavo ancora per quasi tutto il giorno. Se la gara di Daytona fosse stata una settimana prima, non credo neanche che sarei riuscito ad andarci.

Sono fiducioso per il mio recupero però è stato molto difficile da accettare quando il dottore mi ha detto che dovevamo lottare per salvare il braccio. Il mio era veramente viola durante la fase della sindrome compartimentale e la fase successiva quando il colore diventa più grigiastro è quando il muscolo muore e una volta che il muscolo muore, non puoi più fare niente.

E’ sicuramente un infortunio che cambierà la mia carriera ma non starò qui seduto a piangermi addosso. Settimana scorsa dovevo fare fisioterapia 2 o 3 volte e io ci sono andato 4 volte quindi sto facendo tutto il possibile per migliorare.

Sono felice di esser stato seguito da due dei migliori medici del mondo che hanno curato parecchi piloti e atleti. All’inizio non sapevano bene come muoversi perché c’erano una serie di complicazioni. Hanno dovuto asportare anche della terra dal mio radio dopo la frattura esposta.

Appena successo l’incedente avevo parecchio dolore così con il mio agente abbiamo preso un jet privato per andare in Colorado alla clinica. Non sarei riuscito a sopportare un volo di linea perché ci avrebbe messo troppo tempo.

Non mi ricordo molto delle tre settimane dopo l’incidente, ho come un vuoto di memoria. Mi ricordo delle persone che erano presenti con me ma non riesco a collegare bene le giornate. Ero lucido in quei momenti, ero in grado di parlare e di mangiare ma faccio fatica a ricordarmi quelle tre settimane.

So che il mio incedente ha toccato parecchi piloti. Penso che le cose siano andate male ma penso anche per sarebbero potute andare peggio. E’ bello sentire tutti i piloti vicini a me e che mi caricano, specialmente Dungey e’ molto vicino e mi chiama spesso per sapere come sto.

La mia ragazza mi e’ stata molto vicina dormendo sulla poltrona nella mia camera della clinica per molte notti non solo perché gli hotel erano veramente costosi. Non riuscivo a fare praticamente niente e lei pensava a tutto. Specialmente ora che siamo a casa, cucina, cura i cani e mi veste. Però sto diventando veramente bravo a fare tutto con una mano. L’anello che le ho dato, se l’è veramente meritato. Dopo un paio di anni al mio fianco, vivendo momenti felici e positivi era il minimo che potevo fare.

Il supporto che ho avuto da tutti ma specialmente dai fan e’ stato incredibile. Non mi aspettavo niente di che ma più postavo i miei aggiornamenti, più la gente mi stava vicino. Sono felice di questo e penso che parecchia gente sia veramente dispiaciuta per quello che mi è successo.

Non ho mai pensato che i miei post fossero troppo crudi o che avrebbero spaventato qualcuno anche perché in molte occasioni ero sotto l’effetto dei medicinali. A parte gli scherzi, penso di esser riuscito a raccontare la mia storia e le mie emozioni aggiornando tutti.

Sono una persona che dice quello che pensa. Molte persone magari pensano le mie stesse cose ma non le dicono. Sono una persona onesta e aperta e la mia relazione con gli sponsor e con Honda è veramente bella. Non solo le persone del team ma anche le persone dell’azienda mi sono parecchio vicini spedendomi spesso dei poster con auguri firmati da tutti gli operai. Ho un enorme rispetto per tutti loro.

Una cosa che mi da veramente fastidio di questo incidente è che erano tutti gasati per me e i miei risultati. Delle volte penso che fosse tutto così bello da non poter essere vero.

In molte occasioni dopo l’incidente, non pensavo neanche al mio braccio ma alle persone che ho deluso.

Ero molto preparato fisicamente e concentrato al 110% per il risultato ma purtroppo è successo quello che è successo. Non mi piace guardare dietro pensando agli errori. Ormai ho accettato la cosa anche se mi sarebbe piaciuto essere lì a correre in questo momento. Sono sicuro che avremmo la possibilità di ottenere belle soddisfazioni in futuro.

Nel frattempo mi godo delle gite in barca e questo bel clima.

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