KEN ROCZEN – POTEVA ESSER PEGGIO – PERICOLO SCAMPATO!

Scritto giovedì 9 Febbraio 2017 alle 12:58.

Ebbene si, siamo ancora qui a parlarvi di Ken Roczen, che dal suo incidente del 21 Gennaio ha già subito più interventi chirurgici, si parla di un 7/8 interventi per sistemare il suo braccio con frattura e lussazioni varie, così come i vari danni ai tessuti, ma secondo un recente post su Instagram, avrebbe potuto essere molto peggio, così ci siamo informati al meglio per capire realmente se Kenny potrebbe avere dei riscontri negativi riguardo la sua carriera, lui stesso ha usato parole pesanti, ma si sa, in questi casi un pilota si sente demoralizzato e capisce quanto tempo si possa perdere da un infortunio, ovviamente non è stata semplice e non lo sarà, ma tanti piloti sono passati da situazioni ben peggiori, basti pensare a Pourcel o Frossard!

Qui sotto i link che ripercorrono l’infortunio di Roczen:

KEN ROCZEN – SITUAZIONE ATTUALE INFORTUNIO!

https://www.mxbars.net/2017/01/23/ken-roczen-situazione-attuale-infortunio/

KEN ROCZEN – SURGERY – UPDATE!

https://www.mxbars.net/2017/01/27/ken-roczen-operazioni-update/

KEN ROCZEN – UPDATE – See you in 2018!?

https://www.mxbars.net/2017/02/01/ken-roczen-update-see-you-2018/

 

Insomma, abbiamo fatto questo post per informarvi al meglio, visto che ci teniamo alla salute dei piloti, tanto da sentire un esperto Ortopedico che ha curato molti casi come quelli di Roczen!

Buona lettura e FORZA KENNY!

 

Doctor 118: “Per prima cosa ci tengo a precisare che le mie riflessioni, ( sono da addetto del settore, ortopedico, lavoro presso il Policlinico Universitario della mia città) nascono soltanto dalla visione di tutto quello che è stato postato in rete, quindi non è stato possibile vedere un esame radiografico completo al momento dell’incidente, ma solo una proiezione, lo stesso dicasi per le immagini in sala operatoria, quindi è da prendere tutto con le pinze perché ci potrebbero essere state complicazioni che purtroppo posso solo immaginare ma non prevedere.
Partiamo dall’inizio, Roczen nella caduta ha riportato la lussazione del gomito, frattura scomposta dell’epifisi distale del radio con esposizione dell’ulna (il grado di esposizione ovvero la quantità di osso che è uscita fuori dalla pelle per intenderci non si è vista). Purtroppo è subentrata una complicanza non troppo frequente in queste tipo di fratture che prende in nome di sindrome compartimentale. Tale sindrome comporta un aumento di pressione del liquido interstiziale all’interno dei ventri muscolari dell’avambraccio che aumentano di volume e vengono compressi dalla fascia esterna, tutto ciò può determinare, se non si interviene precocemente, un’ischemia dell’arto con compromissione nervosa. Nel caso in questione a Roczen è stata fatta una fasciotomia della loggia posteriore dell’avambraccio in urgenza ed applicato un fissatore esterno al polso. Questa fasciotomia è stata lasciata così aperta per 15 gg, successivamente si provvederà a risuturare la cute. Tutto questo chiaramente comporta un allungamento dei tempi di guarigione che possono essere quantificati nella misura di 90 gg. Al polso verrà applicata una placca ma solo quando la situazione cutanea lo consentirà.
Questo è tutto quello che si fa normalmente, poi chiaramente in traumatologia ogni caso è assestante e non è possibile prevedere eventuali infezioni o complicanza cutanee.
A mio parere se le cose vanno per il verso giusto tornerà a correre senza grossi problemi.”

E dopo questa analisi dettagliata dal nostro esperto in materia, possiamo solo aspettare di rivedere Kenny, sicuramente la stagione Supercross è compromessa e il National è tutto da determinare per via dei tempi di recupero, l’esperto ha stimato un 3 mesi, ed essendo un vincente Roczen, vorrà tornare solo dopo che è pronto a lottare per la vetta!

Con questo articolo chiudiamo la saga di Roczen e il suo percorso clinico, dove si asseriva una perdita dell’uso dell’arto o addirittura una fase di declino del pilota stesso, forse perché molti fanno memore di Ricky Johnson quando si rupe il polso nel lontano 1989 e da li non recuperò più, tanto da dare l’addio alle corse nel 1991.

Ma per Roczen non sarà così, per molti motivi, epoche ed età del pilota fanno si che tutto potrà tornare nella normalità, poi è ovvio, gli infortuni non fanno bene ai piloti per la loro carriera….;-)

 

Questo il post di Ken Roczen su Instagram lanciato 3 giorni fa, ad oggi è stato dimesso e dovrebbe già essere a casa con un programma completo per ritornare…. 🙂

Qui sotto la traduzione del suo messaggio:

Ken Roczen: Spendi mesi per prepararti, allenandoti e girando parecchio in moto per le gare senza mai cadere realmente. Letteralmente senza avere incidenti per settimane e tutto lo sforzo fatto viene buttato nel cesso per un piccolo contrattempo. Ad essere onesto, non penso di aver fatto niente di sbagliato. Non come gli anni precedenti quando mi dicevo: “che stupido”. Quando guidi o corri devi reagire velocemente… molto velocemente! Alla fine non puoi mettere in pausa il mondo e pensare a cosa farai in un secondo. Dovrai sempre agire di istinto e non c’e’ nulla di sbagliato a farlo. Tutto questo fa parte dell’esperienza e del miglioramento. Come ho già detto, mi piacerebbe guardare l’incidente e dire: “Ahhh ecco cosa è successo…!”. Ma non posso. Non riesco ancora a capire se questo potrebbe rendere le cose più facili o più difficili. Ad ogni modo, mi sentivo accolto, riunito e concentrato più che mai e la mia guida lo dimostrava (ai miei occhi) e poi qualcosa di così spaventoso accade così velocemente. Sono stato molto fortunato di aver demolito solo il mio braccio perché a una velocità così elevata e da quella altezza poteva finire in un modo schifoso. E’ stato molto spaventoso per me uscire dalla prima operazione quando il Dott. Viola mi disse che se non avessimo fatto quell’operazione avrei potuto perdere il braccio. Ho iniziato ad avere la sindrome compartimentale. Questo significa che i miei muscoli erano così gonfi dall’impatto che hanno smesso di ricevere il flusso di sangue e lentamente hanno smesso di funzionare. Una volta che il muscolo è morto non c’e’ niente che lo possa far tornare a funzionare. Ad ogni modo, una pillola difficile da buttare giù ma poteva andare peggio. Ci tenevo a raccontarvi questa storia. E’ bello però sentire che le cose andranno meglio. Devo solo essere paziente. 

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You spend months preparing,training and lots of riding for racing and never even tip over really. Literally go without crashing for weeks and everything washes down the drain from just one little bitty mishap. To be honest, I dont see anything i did wrong. Not like the previous years where i go. “Man that was stupid” But riding/racing you have to act quick… very! And in the end you can’t pause the world and think about what you are going to do for a second. You will always go with your instinkt and there is nothing wrong with that. That’s part of learning and getting better. But like I said, I would love to look at the crash and say, ohhh that’s what happened..! But I can’t. Not sure if that makes it easier or harder. Anyway I felt more gathered and collected and focused than ever as you could tell in my riding ( in my eyes) and then something this scary happens so quick. I got VERY lucky that I really just demolished my arm because at that speed and height it could have been very ugly. It was still scary coming out of the first surgery and Doc Viola said if it wouldn’t have been done now I could have lost my arm. I started having compartment syndrome. Wich means my muscles and everything were so swollen from the impact that they stopped getting blood flow and slowly stop working. And once the muscle is dead there is no bringing it back. Anyway. Tough pill to swollen, but hey. Could have been worse. Felt like telling the story. It. But it’s good to hear that thing are gonna be fine. Just gotta be patient.

Un video pubblicato da Ken Roczen (@kenroczen94) in data:

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