MAX NAGL INTERVIEW – “Questione di Set-up!”

Scritto martedì 15 Novembre 2016 alle 19:15.

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Articolo by Ryan Introvigne

Il buon “vecchio” e caro Max la sa lunga e purtroppo è anche molto sfortunato, qui ci racconta un po’ di cose sulla stagione passata, interessante capire che è tutto abbastanza complicato, chissà il prossimo anno con un terzo pilota nel Team Husky e con due GP in più!
Auguriamo a Max di essere competitivissimo!
Buona lettura!

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Ciao Max, reputi che la stagione 2016 sia stata un successo?
Si , anche se ho avuto qualche difficoltà all’inizio dell’anno. Non ho trovato un setup perfetto per la moto ed ho faticato un pò. Abbiamo fatto molti test e la moto ha iniziato a migliorare di gara in gara. Ho ottenuto 6 o 7 podi e vittorie di GP quest’anno quindi la situazione è migliorata sicuramente. Ho finito terzo in campionato, e con Romain quarto distaccato di soli 16 punti a Glen Helen ho dovuto davvero spingere.

 
Anche essendo fuori dalla lotta per il titolo, a Glen Helen eri comunque impegnato per mantenere la terza posizione nella classifica generale?
Certamente, la top 3 è sempre molto meglio ed era anche l’obiettivo mio e del mio team. Se fossimo riusciti a finire terzi, saremmo stati contenti…e ce l’abbiamo fatta.

 
Come mai avete faticato così tanto a inizio anno con il setup?
Abbiamo ricevuto la moto 2016 che era completamente nuova. Nessun pezzo della moto dell’anno scorso andava bene sul nuovo modello, neanche la trasmissione. Abbiamo dovuto ricominciare da zero, e non abbiamo potuto quindi consultare i dati e le informazioni dell’anno scorso. E’ difficile fare il setup in inverno, le condizioni in Europa sono davvero dure con freddo e pioggia. Queste condizioni richiedono maggiore trazione. Poi arrivi ai GP ed è tutta un’altra storia. A volte la moto non funziona bene e dobbiamo provare qualche novità proprio tra una gara e l’altra. Funziona così. Abbiamo continuato a migliorare la moto gara dopo gara.

 
Hai accesso alle informazioni del Rockstar Energy Husqvarna USA durante i test?
Dal punto di vista del pilota no. Non ho avuto nessuna informazione da Pourcel o Anderson, ma i meccanici tra di loro condividono qualche informazione. Quando ero in California, prima del GP di Glen Helen ho potuto guidare la moto di C. Pourcel ed è molto differente dalla nostra. Quindi penso che possano scambiarsi qualche informazione ma non tutto. Ciò ha senso perchè sono moto completamente differenti ed hanno persino carburante differente. Ci sono configurazioni motore differenti ed altre cose, però certo dove possiamo aiutarci, qualche informazione ce la scambiamo.

 
Hai scelto di firmare nuovamente con Husqvarna per il 2017. Hai mai pensato di cambiare?
No, ho dato uno sguardo alle offerte ma per me non c’era motivo di lasciare il team. E’ un team fantastico. Siamo al momento ancora un team più “piccolo” rispetto agli altri, quindi meno persone ecc…però è ancora meglio sai? Meno persone, meno problemi. L’anno prossimo cresceremo sicuramente perchè avremo 3 piloti in squadra, ma siamo organizzati molto bene e sono tutti molto professionali. Inoltre amo la moto, per me quindi non c’è stata nessuna discussione per andare altrove.

 
Secondo te la MXGP sta andando nella giusta direzione?
Penso ci stiano provando duramente. Non sempre funziona a causa della presentazione in TV, in Europa viene mostrato davvero poco il nostro sport. Per esempio, i miei amici non possono vedere il motocross da nessuna parte, perchè nessuna televisione lo trasmette. Penso che in America le corse siano più popolari. Si vedono ovunque in TV. Non è il nostro caso in Europa, soprattutto in Germania. Sembra che stiano facendo il loro meglio comunque e le piste stanno migliorando. La nuova pista in Svizzera era bella ma penso che ci sia ancora molta strada da fare. Mi è piaciuto come abbiamo disputato i due GP americani consecutivamente. Ho potuto allenarmi due settimane negli US e ho potuto vedere da vicino il loro stile di vita, è un bel Paese. Quando vai in Indonesia, Thailandia ed altri posti simili, non è divertente. Vai solo per lavoro e poi cerchi di tornare a casa più velocemente possibile. Quei viaggi non piacciono davvero a nessuno, ma fa parte del campionato e dobbiamo andarci.

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Riesci ad eccellere in ogni pista, sia duro che sabbia. Ciò è cruciale per piazzarsi bene in MXGP.
Se vuoi stare davanti in MXGP, devi saper andare forte in tutte le condizioni. Io ad esempio son cresciuto in un posto dove c’erano solo piste dure, niente sabbia. A 16 anni sono andato in Belgio, dove c’erano solo piste sabbiose. Ho imparato a guidare nella sabbia. Avevo comunque il feeling dell’hard pack e ciò mi ha aiutato molto. Ora continuo a variare, mi alleno sia sul duro che sulla sabbia. Abbiamo tracciati così differenti nel campionato che se vuoi stare davanti devi essere veloce in ogni condizione.

 
Cosa sta succedendo con i nuovi giovani che stanno prendendo il controllo della MXGP?
I giovani stanno portano una grande velocità nella nostra classe. In passato c’era molta differenza tra la MX2 e la MX1. Quando i ragazzi passavano nella classe maggiore, faticavano i primi anni con la moto. Ora non c’è più una grossa differenza. Il 250 non è così tanto più lento di una MXGP, quindi quando saltano sul 450 per loro non è più una grossa differenza. Crescono molto velocemente e si abituano velocemente anche alle velocità. Questo è dovuto anche alla regola degli Under 23, molti ragazzi devono passare in 450 e la MX2 rimane sempre più povera di buoni piloti.

 
Come pensi di poter finalmente vincere il titolo nel 2017?
Devo essere consistente e non avere infortuni. L’anno scorso ad esempio ero in testa con 30 punti di vantaggio a metà campionato, e mi sono infortunato perchè qualcuno mi è passato sopra la gamba. Non è stata nemmeno colpa mia. Serve anche fortuna sai?
E’ come un grande puzzle, devi avere tutti i pezzi per diventare Campione del Mondo. Se solo te ne manca uno, tipo non essere consistente, partire male, infortunii ecc…allora non puoi vincere il titolo. Io ad esempio sembra che non riesca a stare senza infortuni.

 
Spiegaci come ti sei rotto la gamba nel 2015.
Ero nel mio GP di casa in Germania, ero molto motivato a fare bene. Ero in testa al campionato e quindi volevo mettercela tutta ma ho fatto un errore. Sono caduto, una scivolata stupida, ma qualcuno mi è passato sopra la gamba e la mia stagione è finita lì. Come ho detto, bisogna avere tutti i pezzi del puzzle per vincere.

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