ANTONIO CAIROLI INTERVIEW – “Le piste…il calendario…Posso salire di livello!”

Scritto mercoledì 26 Ottobre 2016 alle 19:03.

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Traduzione by Ryan Introvigne

Una bellissima, intensa, interessante intervista fatta da MXA al nostro Campione del Mondo, otto volte per la precisione, due anni di difficoltà, ma il fuoco che arde all’interno di Tony non si spegne e lui sta già lavorando al 2017!
Buona lettura!

Qui al link la versione originale:

http://motocrossactionmag.com/home-page/interview-of-the-week-tony-cairoli

Tony, per anni i fans si sono chiesti se Desalle, Nagl o Paulin ti avrebbero mai potuto fregare un campionato, e alla fine sono stati i rookies Febvre e Gajser. E’ una cosa difficile da digerire?
Penso che sia ottimo, perchè loro sono i nuovi giovani, sai? Gajser sicuramente ha avuto una migliore stagione di quanto ha fatto Febvre l’anno scorso, perchè ha dominato molto. Febvre ha avuto parecchi infortuni nel 2016 ma è stato comunque un buon campionato, perchè è sempre difficile vincere un titolo. Sono giovani ma molto equilibrati nel correre. Inoltre molti buoni piloti come Desalle, Nagl, Paulin si sono infortunati l’anno scorso ed anche quest’anno. Anche io. Le piste ultimamente sono abbastanza pericolose e Tim e Romain sono più selvaggi. Magari non sono così tecnici , ma sono davvero molto bravi. Anche se danno l’impressione di rischiare, è normale quando sei giovane, perchè guidi in maniera più selvaggia. Penso che Tim abbia avuto una grande stagione, merita il titolo sicuramente. Io ho avuto un pò di alti e bassi con gli infortuni, così ho dovuto un pò salvare il salvabile. Punto al titolo nel 2017.
Sei comunque secondo nella 450 quest’anno, nonostante i tuoi infortuni. Questa è una cosa positiva.
Si sono davvero orgoglioso della mia carriera. A parte i due anni in cui ero infortunato e sono stato giù dalla moto, sono sempre stato nei top 3 alla fine di ogni anno. Negli ultimi 12 anni sono sempre stato top3 nel Campionato del Mondo. E’ pazzesco, sono davvero contento e orgoglioso di ciò che ho fatto. Speriamo di poter continuare a fare ancora di più. Sicuramente il secondo posto non era quello che volevo quest’anno ma è comunque un grande risultato nonostante gli alti e bassi.
Non sembri troppo scoraggiato dal fatto di non aver vinto il titolo in questi ultimi 2 anni.
No, non mi sento giù. Guardo già alla prossima stagione. Speriamo di avere una migliore preparazione invernale, magari senza infortuni così possiamo avere un migliore programma per le prime gare. Nel 2016 ho dovuto difendermi già dalle prime gare perchè a causa degli infortuni non ho potuto allenarmi come avrei voluto. Solo dopo metà stagione sono stato in grado di mettere assieme qualche bel risultato e vincere qualche gara. Prima guidavo solo al 50% delle mie possibilità. Spero il prossimo anno di poter salire sul gradino più alto del podio sin dalle prime gare e vedremo se riusciranno a gestire la pressione.
Quest’anno sei passato più volte dal 350 al 450 e viceversa. Per quale motivo?
A dire la verità sono moto molto differenti ed è molto importante per me capire qual è quella giusta. Al momento il 450 è meglio, perchè il 350 è un progetto un pò vecchio. Non abbiamo testato molto con la 350 negli ultimi due anni. Il 450 è cresciuto molto ed in maniera migliore rispetto a com’era prima.E’ molto più smooth e facile da guidare adesso, quindi per me rappresenta la scelta migliore.
La MXGP è cambiata molto rispetto ai tracciati europei tradizionali. Ora ci sono gare oltreoceano e tracciati artificiali come Assen e Charlotte. I GP stanno andando nella giusta direzione?
Penso che da una parte sia fantastico. Le piste però dovrebbero essere piu motocross-style, con meno salti e meno supercross-style. Comunque, le location di questi nuovi tracciati sono molto importanti, penso sia buono avere la location dei tracciati da strada perchè normalmente hanno un mucchio di cose da offrirci. Ora è importante avere vicino alla pista servizi igienici e ristoranti adeguati, dove la gente può mangiare. Il promoter deve attrarre alle gare una nuova generazione di persone. Amano avere tutti i comfort alle gare. Non è più come le vecchie persone di qualche anno fa. A loro piaceva semplicemente stare tutto il giorno attaccati alla staccionata. E’ difficile perchè quello è motocross, sai quello old style dove i fans starebbero attaccati tutto il giorno alla recinzione. Ma è semplicemente il mondo che cambia, e la gente vuole più comodità.

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Alcuni piloti in America si lamentano che la stagione AMA SX e MX è troppo lunga. Cosa ci dici della MXGP?
Non riesco a credere che la stagione motocross e supercross in America sia così lunga. Ho parlato con molti piloti alle gare e penso sia difficile con così tante gare. In MXGP abbiamo avuto 18 gare quest’anno e forse il prossimo saranno 20, sono semplicemente troppe. E’ meglio avere 12 o 13 gare con un ottimo calendario, preparate bene e con un buon pubblico. Al momento andiamo in piste dove ci sono a malapena 2000 spettatori. E’ meglio andare dove il motocross è famoso, dove la gente viene a vedere le gare, e dove l’atmosfera è più bella per tutti.
Hai firmato recentemente con Red Bull KTM. Hai mai pensato di cambiare team?
Io amo KTM, è come una famiglia per me. Mi hanno dato una grande opportunità quando Yamaha mi ha lasciato a piedi nel 2010. Avevamo un contatto con Yamaha per continuare quell’anno, perchè gli avevo appena portato un titolo mondiale, ma loro hanno semplicemente chiuso così. E’ una storia abbastanza strana, ma KTM è arrivata e ci ha dato subito supporto al 110%. Abbiamo conquistato 5 titoli di fila con il 350, penso che sia ora per me di pianificare un pò il futuro. A me piacerebbe restare in KTM e continuare con il Team quando finirò la mia carriera. Mi piacerebbe dare la mia esperienza ai giovani piloti.
E’ evidente nel sentirti parlare che hai un sacco di passione per KTM e per il motocross. Non sarebbe difficile lasciarti tutto alle spalle?
Si, amo l’ambiente qui, amo le persone. Sono come una famiglia per me. Ho conosciuto molti membri del team in questi 10 anni, ed è pazzesco come mi manchino quando sono infortunato. E’ chiaro che vorrei stare in quest’ambiente e usare la mia esperienza per la gente in futuro. Al momento penso a fare ancora almeno altri 2 anni perchè voglio tornare ad essere Campione del Mondo. Questo è il mio programma per i prossimi due anni, poi vedremo.
Come pensi che farà Jeffrey Herlings sulla 450 il prossimo anno?
Sicuramente farà molto bene perchè è un grande talento. Ha già vinto 3 campionati in 250 ma la MXGP sarà differente. E’ più difficile e la 450 non è un 250. Quando fai un piccolo errore con la 450, sei subito in terra, e picchi molto duramente. Sarà interessante vederlo sul 450. Vedremo cosa riuscirà a fare.
Ora sei un veterano della classe, e anche se hai vinto 8 titoli, non sei più il favorito. Cosa hai ancora nel serbatoio?
Ho ancora qualcosa in tasca che posso usare per salire di livello. Non ho mai guidato oltre i miei limiti in tutta la mia carriera, quindi penso di avere qualcosa extra. Posso migliorare in alcuni punti. Nei prossimi due anni mi allenerò come non ho mai fatto, e cercherò di mettermi nella migliore forma possibile. Posso stare al passo dei nuovi ragazzi. E’ chiaro che ho la velocità per stare con loro, ho solo sentito la mancanza dell’allenamento e forse ho perso un pò troppa motivazione con i miei risultati. Penso che il prossimo anno sarà un grande anno.

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