ELI TOMAC INTERVIEW – “E’ la 32° settimana di gare…devo fare pausa!”

Scritto martedì 13 Settembre 2016 alle 15:05.

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Articolo by Riccardo Rosa Salva

ELI TOMAC, il ragazzo che nelle due gare americane ha totalizzato il massimo dei punti vincendo 4 manche, agli occhi di tutti è apparso velocissimo e imbattibile, ma come dicono tanti altri, non era in lotta per il campionato e probabilmente era scarico da pressioni, ma anche i nostri lo erano nell’ultima gara a Glen Helen, tanto che solo Tony Cairoli è riuscito a tenergli testa, anche se è stato sorpassato nella prima manche a velocità fotonica nella parte bassa con sezione tecnica, Tomac si spara un triplo triplo doppio e passa Tony, ma lo stesso Tomac ha dichiarato che non è stato facile passare Cairoli!
A voi quest’interessante intervista!

 

Che gara Eli, oggi hai impressionato tutti e sei stato più veloce di tutti gli altri.

Si, ma oggi ho anche mangiato tanta, troppa terra! Gara1 non è andata così male ma ho dovuto recuperare e fare un bel po’ di sorpassi per raggiungere la testa della gara.. ieri nella gara di qualifica ho fatto un po’ di fatica e per oggi abbiamo fatto un paio di modifiche al monoammortizzatore nella giusta direzione.. non ha migliorato la partenza ma andava molto meglio e si adattava bene a questa pista, Glen Helen è un tracciato molto difficile e le manche da 30 minuti sono state molto lunghe..

 

Raccontaci dei sorpassi prima su Coldenhoff e poi su Tony, è stata dura passarlo?

Si, il bello di questa pista è che c’è più di una traiettoria e oggi ce n’erano molte tra cui scegliere, come prima del traguardo dove si poteva andare dall’interno all’esterno o fare esterno/interno , e anche il rettilineo successivo con i “rollers” è stato un buon punto dove sono riuscito a fare dei bei sorpassi per arrivare in testa.

 

Eli cosa è successo nella seconda manche sei caduto? Eri nei cinque poi ottavo e poi 14esimo, c’è mai stato un momento in cui hai pensato di non riuscire a tornare sui primi?

No.. dopo la mia brutta partenza ho avuto dei problemi sulla prima salita.. era abbastanza fangoso e c’è stato un po’ di caos con alcuni piloti che si sono intraversati e qualcuno mi ha toccato sullo step up, non sono mai caduto ma ho perso un po’ di posizioni sulla prima salita.

 

Quando hai superato Antonio e Tim sembrava quasi che fossero fermi…? Te ne sei reso conto quando li hai superati?
Non direi proprio che erano fermi..! In quella fase della gara avevo un buon ritmo ma in realtà avevo solo un paio di punti sulla pista dove potevo cercare di superare, sulla doppia traiettoria dove riuscivo a chiudere bene il triplo-triplo o nell’altra doppia traiettoria prima del traguardo.

 

Dopo queste due belle esperienze e vittorie in MXGP,  non ti dispiace non partecipare al MXoN?

Sapete, è davvero dura per noi… per me questa è la 32esima settimana di gare dal primo Gennaio… devo darmi un limite anche perché subito dopo abbiamo la Monster Cup.. se corressi anche MXdN vorrebbe dire gareggiare per dieci mesi e mezzo… per questo ho dovuto fare questa scelta perché c’è bisogno di un po’ di pausa per recuperare e arrivare riposati per l’inizio della prossima stagione il 1 Gennaio 2017. Ma mi dispiace perché è una gara a cui davvero non avrei voluto mancare.

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Com’è stata questa esperienza in MXGP?

Mi sono divertito molto, è evidente che tutti sono veloci.. davvero veloci, ma c’è molto rispetto tra i piloti e si gareggia in modo pulito, quindi si mi è piaciuto e tornerei sicuramente a correre con voi.

 

Riesci a immaginare come potrebbe essere correre tutta una stagione Mondiale?

Sapete bene che qui abbiamo un calendario molto più fitto… ma penso che la difficoltà maggiore sarebbe quella di viaggiare intorno al mondo.. viaggiare in paesi diversi e doversi abituare ogni volta.. qui è più facile perché alla fine siamo sempre “a casa”.

Come è stata preparata la pista in confronto a quando correte il National?

A dire il vero.. si è stata preparata in modo abbastanza simile.. questa pista è sempre con un fondo duro, buche secche e un po’ di canali ma principalmente ha un fondo duro che ti “spacca” parecchio.. era abbastanza simile anche se non c’era quel triplo pazzesco del National, e mi ha fatto piacere vedere che era stato ridotto.

 

Com’è stato correre il GP per due giorni invece che tutto in un giorno come nel National?

Diventa tutto più lungo.. ma è utile se hai problemi di setting per imparare bene la pista… ma per me ieri è stato un po’ strano perché ero lì che aspettavo ed ero impaziente di scendere in pista… in MXGP è tutto più tranquillo.

 

Eli, in un intervista hai detto che non capivi cosa stesse succedendo e perché non riuscivi a partire bene.. ma hai anche fatto riferimento al fatto che probabilmente questo weekend hai anche imparato qualcosa, ti riferivi allo sviluppo e setting della moto che forse ti ha fatto fare un passo in avanti nel set up per l’anno prossimo?

Si, assolutamente. Per le gare di oggi abbiamo fatto una modifica al monoammortizzatore che mi aiutato a raggiungere un miglior feeling e bilanciamento della moto. Ma se voglio essere sempre competitivo devo davvero migliorare ancora molto le mie partenze.. ogni weekend di gara bisogna essere aperti al cambiamento per provare diverse soluzioni e poter così migliorare.

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