AUSTIN FORKNER INTERVIEW – “Jeffrey e Cooper erano più veloci di me…”

Scritto sabato 10 Settembre 2016 alle 14:58.

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Un interessantissima intervista fatta dagli amici di MXA e tradotta dal nostro Riki, di un pilotino di tutto rispetto e tanto veloce nei suoi terreni, AUSTIN FORKNER, che stasera ci riprova a mettersi davanti all’attuale Campione del Mondo MX2 Jeffrey THE BULLET Herlings nella pista incredibile di Glen Helen!
Buona lettura!

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Austin, eri contento di venire a correre all’MXGP delle Americhe a Charlotte..? Sappiamo bene che la Monster Energy ha costretto i propri atleti USA a gareggiare.

Non ero super contento.. Cade proprio alla fine della nostra stagione USA, ed ero un pò stanco. Se partecipare o meno è stata una decisione dell’ultimo momento. Ma poi alla fine è venuta fuori una bella gara, combattuta e divertente. Ogni volta che ho l’occasione di scendere in pista per gareggiare con piloti nuovi e sperimentare qualcosa di diverso da quello a cui sono abituato, è per me sempre un occasione per fare una bella esperienza. E se in futuro riuscirò a partecipare ad un MXdN, avendo già corso qui contro alcuni degli Europei, conoscerò già il loro stile di guida.

Hai tirato in ballo il MXdN.. non so se lo sai ma alcune settimane fa, quando David Bailey è passato a trovarci al quartier generale di Motocross Action, ci siamo trovati a parlare del Team USA..  e ci ha detto che ti voleva selezionare per far parte del Team USA di quest’anno. Dev’essere un grande onore sentirlo dire da un campione pluridecorato come David Bailey. 

Wow, che onore! Non ne sapevo niente e pensavo di non essere selezionato perchè sono un ragazzino nuovo. Tutti pensano sempre che i giovani non siano abbastanza consistenti o all’altezza. Ma a dire il vero, io quest’anno sono stato uno dei piloti più consistenti di tutti. Ho chiuso il campionato National 250 a sette punti dal terzo. Però non mi era mai passato per la mente di riuscire ad entrare a far parte del Team USA. Tutti i miei amici dopo aver visto i selezionati mi hanno detto che avrei dovuto far pressioni su chi selezionava il team (David Bailey).. ma non avrei saputo cosa dire.. sicuramente sarebbe stata una bella esperienza, ma sono anche abbastanza pronto e contento di chiudere la stagione dopo il GP di Glen Helen. È stata una buona stagione fino a questo punto. Mi riposerò e poi comincerò a prepararmi per il Supercross a Novembre.

Cosa ne pensi della pista di Charlotte?
Nessuno aveva il vantaggio di correre in casa. Cooper vive qui vicino e quindi giocava in casa, ma nessuno era davvero avantaggiato. Il terreno e il tracciato erano entrambi nuovi per tutti e abbiamo dovuto capirla tutti da zero. Penso che sia stato praticamente lo stesso per tutti. La pista era davvero divertente e non avevo idea di come sarebbe stata. Se fosse stata una pista di allenamento sarebbe stata ancora più divertente, ma è stata comunque divertente anche per gareggiare. Non ci si poteva divertire troppo su tutti quei grossi salti perché eravamo in modalità di gara, ma nelle prove si poteva whippare alla grande. La sera, a causa dell’umidità che usciva dal terreno, la pista è diventata un po’ scivolosa e si è compattata. In alcune curve si faceva fatica a vedere bene, ma la maggior parte del circuito era ben illuminata. Per essere la prima volta che organizzano qui una gara di motocross hanno fatto un buon lavoro. La pista è stata lavorata bene e ci ha permesso di gareggiare alla grande.

 

Gli spettatori sembravano molto coinvolti.. ti sei accorto del boato che facevano ogni volta che tu, Cooper o Eli Tomac passavate sul salto dell’arrivo?

Ohh si eccome! Ho parlato proprio di questo con mio padre dopo la gara. Dopo la mia ultima manche abbiamo guardato insieme le 450 dall’altra parte della pista e sentivamo urlare i tifosi ogni volta che (gli Americani) passavano sul traguardo. Nella seconda manche sono stato in testa per circa 25 minuti, e nella prima gara per 15-18 minuti. Impazzivano quando passavo sul traguardo e riuscivo a sentirli bene. Li sentivo anche in fondo al lungo curvone dell’ovale mentre frenavo per impostare la curva successiva. I tifosi sono stati fantastici. E’ stata una bella pista perché si riusciva a vedere quasi tutta (dalle tribune) e, anche se non si poteva stare in pista perché è un ovale da dirt, si poteva seguire bene tutto quello che succedeva. Sono contento che i tifosi siano stati così coinvolti perché sentirli gridare così mi ha gasato un sacco.

“SAPEVO BENE CHE COOPER WEBB SAREBBE STATO TOSTO  E NON ERO SICURO DI COME SAREBBE STATO CONTRO JEFFREY HERLINGS. MA IMMAGINAVO CHE SAREBBE STATO DURO DA BATTERE SE FOSSE STATO COSI’ VELOCE COME TUTTI DICEVANO. TUTTI QUELLI CON CUI HO PARLATO, E INTENDO PROPRIO TUTTI, MI DICEVANO CHE NESSUNO NEGLI USA AVEVA ALCUNA POSSIBILITA’ DI BATTERE HERLINGS.” 

 

Hai battagliato per tutto il giorno con Cooper, il Campione 2016  AMA National250, e con Jeffrey Herlings, il tre volte Campione del Mondo 250. Non ti lasci intimidire facilmente.. vero?
No, non molto. Quest’anno ho battuto Cooper un pò di volte. Lui mi ha battuto molte più volte di me, ma in qualche occasione sono riuscito a spuntarla anche io, l’ultima in Indiana. Sapevo bene che Cooper Webb sarebbe stato tosto da battere, ma non avevi idea di come sarebbe stata contro Jeffrey Herlings. Immaginavo che, se fosse stato così veloce come tutti mi dicevano, sarebbe stato duro da battere. Tutti quelli con cui avevo parlato, e intendo proprio tutti, mi dicevano che nessuno negli USA aveva alcuna possibilità di battere Herlings. E lo dicevano tutti anche su Vital. Ma io ci credevo e pensavo di avere una possibilità di vittoria, anche se dopo la prima manche non ne ero più così sicuro.. nella prima gara Jeffrey ci ha battuti alla grande. Con la mia caduta gli ho reso le cose più facili, ma quando mi sono rialzato riuscivo a malapena a stare dietro a Cooper, che a sua volta non riusciva proprio a star dietro a Jeffrey. Dopo questa prima gara ho capito che Herlings è davvero un grande. Nella seconda manche ero in testa e non mi sono mai guardato indietro, ma poi ho intravisto Herlings nel rettilineo opposto.. e ho pensato: “Oh ca**o, ci siamo”, e lì ho capito che dovevo subito andare il più veloce possibile. L’ho “tirato” all’inizio di entrambe le gare per i primi 15-20 minuti, e non so se poi sono stato io a rallentare o se è lui che ha aumentato il ritmo, ma è stato proprio tosto verso la fine delle gare. Se non avesso forzato così tanto, come ho fatto all’inizio delle manche, non so proprio cosa sarebbe successo.. ma nella seconda gara la mia tattica “sprint” ha funzionato.

 

Sapevi che ad un certo punto della seconda gara avresti potuto aggiudicarti la vittoria generale?
Si lo sapevo. Ma a quel punto Jeffrey mi stava raggiungendo un po’.. e Cooper aveva già recuperato dalle retrovie e stava rimontando velocemente. Speravo che Herlings potesse trattenerlo un po’, e che si mettessero a giocare al gatto col topo permettendomi così di andare via.. ma non è andata proprio così!(ride). Cooper ha passato Herlings abbastanza in fretta, poi in due giri mi ha raggiunto e mi ha messo sotto pressione.. così ho fatto un po’ di errori, e su questa pista gli è bastato solo questo per passarmi. Non mi ricordo neanche dove mi ha passato! Ho cercato di stargli attaccato ma era difficile con tutta la terra che alzava e che mi arrivava addosso. Volevo vedere cosa faceva di diverso da me.. per la maggior parte della pista non faceva delle linee così eccezionali, stava solo guidando benissimo. Ho cercato di stare vicino a Cooper e di tenere Herlings dietro di me.. ho spinto più forte che potevo per tutta la gara. Poi Herlings è tornato alla carica all’ultimo giro ed è riuscito a  superarmi, ma io l’ho ripassato subito.

 

Quegli ultimi due giri della seconda gara devono essere stati i due giri più impegnativi di tutta la tua carriera da Pro, vero?
Si, probabilmente è stata una delle prime gare in cui sono stato davanti nei primi tre e con qualcuno che mi ha messo sotto grande pressione verso la fine della gara. Nelle gare del National il più delle volte succede che spingiamo molto forte per i primi 20 minuti e poi ci distanziamo l’uno dall’altro. Di solito abbiamo sempre tempo per tirare il fiato verso la fine delle gare. La seconda gara è stata dura, io ero stanco e anche lui lo era.. praticamente entrambe le manche sono state uno “sprint” lungo 30 minuti più due giri. Nella prima manche ho fatto fatica dopo che sono caduto, perché la caduta mi aveva tolto il fiato. Nella seconda manche sono riuscito a tenere botta e ho guidato meglio. Penso di non aver avuto alcun calo. Jeffrey e Cooper erano più veloci di me. Sono contento di come ho guidato nella seconda gara. È stata una bella giornata.

 

All’inizio del Campionato National AMA dicevi che il tuo obbiettivo era finire nei primi dieci. Ma poi quando hai superato le aspettative hai cambiato programma, e ti sei focalizzato sui primi cinque, poi sull’andare a podio e infine hai cercato di vincere delle manche. Avresti mai pensato, quando hai cominciato la tua carriera da Pro a Maggio, che saresti riuscito a battere Jeffrey Herlings?
[Risata] Mi aspettavo di riuscire a fare alcune delle cose che ho ottenuto in questa stagione. Ma da come era andata la prima metà della stagione del National pensavo che sarebbe stato quasi impossibile riuscire a vincere una manche. Ma poi sono salito sul podio a Southwick. È lì che ho cominciato a credere di poter finire tra i primi 5. Da Washougal in poi ho cominciato ad andare a podio in modo consistente. Sono migliorato sempre più man mano che la stagione andava avanti. A me non interessava contro chi avrei corso nella MXGP(MX2), mi aspetto di finire sul podio in ogni gara di Outdoor a cui partecipo. Nel Supercross ci vorrà un fase di apprendimento più graduale, ma ora sono già arrivato al punto di essere un pilota che nell’ Outdoor dovrebbe essere sempre in lotta per la vittoria. Ovviamente ci saranno gare “storte”, ci saranno delle cadute, e forse certi giorni alcuni piloti saranno più veloci di me, ma credo di poter stare costantemente nei primi 5. E dato che l’anno prossimo Cooper Webb passerà in 450 dovrei riuscire a essere tra i primi a lottare per la vittoria. E se ogni weekend corri per la vittoria allora vuol dire che puoi lottare per il Campionato.

 

In giro per i forum su internet tutti pensano che sia tu il pilota da battere per il Campionato National 2017. A dire il vero siamo un po’ scioccati di sapere che anche tu vai su Vital a leggere quello che dice la gente.. ci sono un bel po’ di “mine vaganti” in quel forum! 
[Risata] In realtà mi piace andare a leggere su Vital perchè mi motiva ancor di più. L’altro giorno tutti dicevano che nessuno avrebbe battuto Herlings, specialmente io.. E allora ho pensato.. “Ok, proviamoci!” Così alla conferenza stampa dopo l’Ironman National ho detto che volevo provare a battere Herlings. Qualcuno ci ha scritto un articolo dicendo che io avevo detto: “Batterò Herlings”, cosa che non ho detto in realtà. Alcuni dei miei amici hanno letto quell’articolo e mi hanno detto: “Pensi davvero di riuscire a battere Herlings!?” Non ho detto che l’avrei battuto, ma sapevo di avere le stesse possibilità di qualunque altro per farcela. I miei amici pensavano che non sarei neanche riuscito a tenere il suo passo.. e lì per lì mi sono fatto una risata. Ma appena sono uscito dalla pista dopo la seconda manche ho subito mandato un messaggio al mio amico: “Aspetta un attimo, cos’è che avevi detto??” [Risata] Ovviamente non ho battuto Herlings nella classifica generale, ma l’ho battuto in una manche.

 

“ALCUNI DI QUESTI PILOTI DELLA 250 SONO IN QUESTA CATEGORIA DA MOLTO TEMPO. IL MIO ALLENATORE MI RICORDA SEMPRE CHE SONO IN 250 SOLO DA MEZZO ANNO. MENTRE ALCUNI DEGLI ALTRI SONO IN 250 DA 5, 6, 7 ANNI! MI DICE SEMPRE CHE STO FACENDO TANTO BENE QUANTO LA MAGGIOR PARTE DI LORO , SE NON MEGLIO. ED E’ SEMPRE BELLO SENTIRSELO DIRE.”

 

Non ti infastidiscono mai tutte queste “chiacchere” e pettegolezzi?
L’altro giorno sono entrato in una stanza dove c’era mio padre che stava ascoltando un programma radiofonico di motocross sul suo telefono, e un tipo diceva che per l’anno prossimo mi aveva già nominato come il vincitore dei titoli Outdoor e Supercross! Non ne sarei così sicuro.. [ride] Sarò solo al mio secondo anno nell’Outdoor e al debutto nel Supercross. Penso che l’anno prossimo sarò costantemente tra piloti in lotta per la vittoria e, se tutto va bene, potrò essere in lizza per il titolo. Voglio vincere un titolo il prima possibile. Alcuni di questi piloti della 250 sono in questa categoria da molto tempo. Il mio allenatore mi ricorda sempre che sono in 250 solo da mezzo anno. Mentre alcuni degli altri sono in 250 da 5,6,7 anni! Mi dice sempre che sto facendo bene tanto quanto la maggior parte di loro, se non meglio. Ed è sempre bello sentirselo dire.”

 

Sei abbastanza modesto per essere un ragazzino che è appena riuscito a correre attaccato a Cooper Webb e che ha appena battuto Herlings in una manche. Dopo questa intervista ti chiuderai in una stanza per gridare e sfogare così tutta l’eccitazione che hai ancora dentro??
No.. se avessi voluto impazzire di felicità l’avrei fatto subito dopo la fine della gara. Anche dopo aver vinto all’Ironman pensavo che sarei esploso di gioia, ma anche lì non l’ho fatto. L’Ironman è stato molto intenso, e sono anche caduto nella seconda manche. E non sapevo neanche se sarei riuscito a vincere la generale. Ero talmente stanco che non riuscivo neanche a festeggiare tanto come avrei voluto. Sul podio stavo per svenire! Di solito impazzisco di felicità subito dopo il fatto, come a Washougal quando ho vinto la mia prima manche e dopo aver tagliato il traguardo ho tenuto la moto col gas spalancato per cinque secondi pieni. Quando torno a casa tutti mi dicono quanto sono stato bravo, ma tutto passa in fretta. Ancor prima di renderti conto che hai vinto è già il giorno successivo e devi subito pensare al weekend successivo. E’ sempre bello chiudere la stagione con una vittoria perché così sei sulla bocca di tutti fino all’inizio del prossimo campionato. Quest’anno ho ancora una gara [Glen Helen USGP], ma anche se vincessi non credo proprio che questa vittoria batterebbe la sensazione che ho provato quando ho vinto l’Ironman.

A proposito dell’ Ironman. Nella prima manche hai stracciato tutti. Com’è stato?

Ho vinto con qualcosa come 28 secondi. Anche se all’ultimo giro Joey Savatgy è caduto, avevo già 21 secondi di vantaggio prima che cadesse. Non me ne sono neanche reso conto.. ero più gasato dall’aver vinto con un distacco così grande, che dall’aver vinto la generale. Quei ragazzi sono veloci, e nella prima manche ho vinto di quasi 30 secondi. E’ stato davvero figo. Mi sono guardato tutti i video de “The Great Outdoors” e Carmichael vinceva sempre con grandi distacchi, ma era da tempo che nessuno riusciva a vincere con 30 secondi di vantaggio. Roczen ci riesce ogni tanto, ma io ero completamente spiazzato.. per me che sono un Rookie (debuttante) riuscire a battere quei “ragazzi” con così tanto distacco è stato davvero fico.

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Continued Success for Austin Forkner 

Corona, Calif. (September 5, 2016) – Clear skies welcomed Austin Forkner and Adam Cianciarulo on Saturday for the FIM World MX Grand Prix at Charlotte Motorspeedway in North Carolina. Despite the area being hit with rain days before the race, the track was barely impacted and was ready for the day’s motos. The Monster Energy/Pro Circuit/ Kawasaki team took advantage of the track’s near perfect conditions during practice and snagged the top two spots. Both riders eagerly awaited for the gate to drop and to ride against the world’s best!

As the gates dropped in MX2 Moto 1, both Adam and Austin shot out of the gate and easily found themselves out front. Austin took the holeshot and maintained a leading position throughout the first moto. He fought for the lead and was consistently battling within the top three. Austin crossed the checkers in 3rd and found himself on the MXGP podium for the first time in his career. Adam and his bike went down and he exited the race. Bumped and bruised, he remains optimistic and eager to return to his KX250F.

Once again Austin Forkner fired out of the gate and found himself in an intense battle for the number one position in the second moto. He fought side by side the competition and led the pack throughout most of the race. He proved that he has what it takes to ride with the best as he led the pack around the track. Relying on his speed, he crossed the checkers in 2nd and finished 3rd overall in MX2 at the MXGP of the Americas. The Monster Energy/Pro Circuit/Kawasaki team is excited to have competed against the world’s best and we look forward to doing it again next week at Glen Helen Raceway for MXGP of the USA!

“I surprised myself by having the fastest lap time in qualifying. In the first moto I was out front for a while and came under pressure. I made a small mistake and gave the win away unfortunately. In the second moto I spent the first 20 minutes with a comfortable lead and then they started to reel me in inch by inch. At that point I just left it all out on the track and I was honestly spent after the second moto. It was a tough race but I’m really happy I ended up on the box. I was pretty comfortable racing in this style because the format is similar to what we normally run, but the style of riding is so different. At the beginning of the motos the U.S. racers tend to go for it harder than the MXGP guys do, and they tend to go harder at the end. At the end of the day I battled with a U.S. champion and a world champion, it was a great experience and I’m leaving with a trophy!”
MX2 Results from MXGP of the Americas
1. Webb, Cooper. USA
2. Herlings, Jeffrey. NED
 3. Forkner, Austin. USA 
4. Covington, Thomas. USA
5. Vlaanderen, Calvin. NED
6. Seewer, Jeremy. SUI
7. Harrison, Mitchell. USA
8. Anstie, Max. GBR
9. Paturel, Benoit. FRA
10. Bogers, Brian. NED

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