ELI TOMAC INTERVIEW – “Ho guidato al limite”

Scritto lunedì 11 Luglio 2016 alle 22:39.

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Intervista by racerxlogo1501

Un incredibile doppietta di Eli Tomac al settimo round dell’AMA National 2016 nella pista sabbiosa e insidiosa di Southwick, una vittoria di Eli che non si vedeva da tempo, partito dietro nella prima manche è riuscito anche a rifilare svariati secondi di distacco a Roczen, di seguito un intervista di Racer X tradotta dal nostro Ryan Introvigne!
Buona lettura!

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ELI TOMAC INTERVIEW – “Posso dire di aver guidato davvero al limite”

RACERX: Sembra che oggi tu abbia avuto una buona lettura della pista e delle traiettorie,vero?
TOMAC: Southwick cambia sempre ma è stato bello vedere la pista cambiare, smooth e liscia nelle prime cronometrate e poi dalla fine delle qualifiche si è asciugata ed ha iniziato a diventare più soffice e profonda. In passato questa pista aveva una base dura sotto, e oggi ho pensato che mi sarei divertito con quelle sponde e quelle onde di sabbia. Mi sono divertito molto, mi è piaciuta sia in questo senso che nell’altro, quello originale.

Pensi che la tua velocità in curva sia stata fondamentale oggi? Forse il punto dove hai guadagnato maggiormente?

TOMAC: Si, nella sabbia tutto sta nel mantenere il momentum (l’inerzia , la velocità) e non perderla in qualche punto della pista. C’erano sezioni dove bisognava avere un timing perfetto, dovevi come aspettare che le cose arrivassero da te. In altre parti come il rettilineo di fronte ai meccanici, semplicemente bisognava tenere aperto e pregare. Quella in particolare è stata una sezione davvero tosta. E’ diventato un tracciato molto molto difficile ma allo stesso modo divertente.

Dopo tutti i secondi posti ottenuti, ottenere 1-1 è finalmente grandioso. Hai trovato il pezzo mancante o hai semplicemente fatto strike?
TOMAC: Questo posto è così unico e io mi diverto sempre sulla sabbia. Sono arrivato qui positivo mentalmente. Volevo andare in pista e divertirmi con la mia moto. Non so cos’altro dire. Ogni volta che corri e vinci è sicuramente buono, ma vogliamo cercare di continuare a farlo e migliorare ancora.

Puoi spiegarci la differenza tra il tracciato 2013 e quello attuale? E’ solo il senso di marcia o anche altro?

TOMAC: Penso che alcune salite  fossero più scorrevoli e meglio raccordate con alcune curve o salti. Hanno stretto qualche sezione. C’era qualche curva differente. Mi son divertito, la parte più paurosa è stata la partenza ma non è andata così male.

E questa pista cambia di sessione in sessione. Quali sono state le maggiori differenze tra la prima e la seconda manche?
TOMAC: Tra le due gare solo i salti più grandi. Alcune delle linee esterne erano distrutte, nella prima erano ancora intatte. Potevamo usarle come binari per andare davvero forte. Ma alla fine si distruggono e ti portano verso l’esterno così devi iniziare a stringere e usare linee interne.

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Riguardo al sorpasso su Kenny nella seconda manche, è stata questione di istinto o ti eri già preparato il sorpasso?

TOMAC: Si ero sulla linea esterna, ma la cosa bella è che oggi potevamo andare un pò dove volevamo, c’erano molti posti dove passare.

Dicci come sei caduto e come ti sei sentito mentalmente mentre risalivi in moto.
TOMAC: Si sono scivolato. Quella curva aveva una piccola canala interna e l’ho mancata con l’anteriore, prendendo così una zona con meno trazione. Ho cercato di risalire il più veloce possibile, in questi momenti ti sale il cuore in gola e vai di fuori di testa, fortunatamente son riuscito a tornare davanti.

Nella seconda manche, sei riuscito ad andare in testa, con Kenny proprio dietro di te. Quanta pressione ti ha messo averlo così vicino fino al termine della gara?
TOMAC: Posso dire che guidavo davvero al limite. Ci siamo davvero divertiti oggi, abbiamo spinto entrambi al limite, è stata una vera battaglia. I doppiati ci hanno dato un pò fastidio a entrambi, a volte.

Kenny ha ottenuto tanti 1-1 dall’inizio di stagione. Te hai iniziato la seconda metà con un altro 1-1. Pensi di riuscire a ripeterti?

TOMAC: Spero di si, stiamo cercando di fare il nostro meglio, e continuiamo a migliorare ed almeno oggi siamo sul gradino più alto del podio.

Ti alleni su qualche pista di sabbia o hai fatto flat track questa settimana? E’ stato fantastico vederti in alcune di quelle curve.
TOMAC: A dire la verità la mia pista di casa, quando la lavoriamo per bene, diventa davvero sabbiosa. Quindi non è stato così differente dal mio tracciato di casa.

Quanto è stato bello vederti battagliare dopo quelle gare “desertiche”, dove correvi da solo?

TOMAC: Si, divertente, davvero una battaglia intensa ed abbiamo dato il massimo fino alla fine sempre correndo in maniera pulita.

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