SHAUN SIMPSON – Intervista – Set up…

Scritto martedì 24 Maggio 2016 alle 09:25.

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Traduzione by Ryan Introvigne

Shaun Simpson non sta avendo la stagione che aveva sperato, ma è ancora all’interno della top ten nei punti della serie MXGP e ancora lavora duramente per avvicinarsi alla top five.

Un virus, lievi ferite e problemi di set up della moto non hanno aiutato i suoi progressi, ma tutti sappiamo che Simpson è un combattente.

Geoff di MxLarge ha chiamato Shaun questa settimana e hanno fatto questa interessante intervista divisa in due parti con il campione britannico.

Buona lettura!

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PARTE 1

MXLARGE – Shaun, come spiegheresti il tuo inizio di stagione?
SIMPSON – Siamo partiti bene, Qatar e Thailandia sono andati secondo i miei piani. Top 6 in campionato e migliore partenza rispetto agli altri anni, che era quello su cui volevo concentrarmi.

Cosa è successo dopo la Thailandia? Ti sei perso un pò per strada.
SIMPSON – Dopo la Thai ho avuto un virus allo stomaco, il quale mi ha debilitato sia per il primo round del camp. inglese sia per Valkenswaard. Oltre a quello ho pure preso la febbre e in Argentina e Messico non ero al 100%. Inoltre proprio in Messico ho avuto quella brutta caduta con Lupino e mi sono ammaccato braccio e gamba.

E ora come ti senti?
SIMPSON – Al momento sento che sto tornando ma il setup della moto non è al 100%. Ho avuto buone partenze e poi sono retrocesso fino alla nona o decima posizione. Non sono uno di quelli che cala fisicamente, è che semplicemente non mi sento a mio agio a correre a quel passo. Devo lavorarci su, mi aspettavo risultati migliori e mi aspetto che arriveranno.

Proprio riguardo al set-up,questo aspetto è sicuramente fondamentale, e sembra che sia te che Cairoli abbiate avuto problemi da questo punto di vista. Avete lo stesso problema?
SIMPSON – Difficile da dire. Nonostante io sia supportato ufficialmente, il supporto è stato piuttosto limitato. Ci arrivano pezzi e parti ma da lì in poi dobbiamo arrangiarci. I team non si scambiano informazioni. Sono sicuro che Tony e Glenn si aiutino a vicenda, lavorando assieme, cercando il giusto setup.Voglio dire, non ci sono grossi problemi con la moto, la potenza c’è, la guidabilità anche..sento però una sensazione di pacchetto incompleto.

Antonio però sembra avere trovato il giusto compromesso.
SIMPSON – Quello che è duro da credere è che guidavo molto bene questa moto alla fine della scorsa stagione e ora sono in difficoltà. Antonio dice che il suo problema è stato il non poter testare durante l’inverno a causa degli infortuni, e che sta testando solo ora, ma in verità lui non deve iniziare da capo perchè già altri piloti hanno iniziato il lavoro. Penso che KTM abbia trovato qualche nuova soluzione, qualche nuovo aggiornamento che sta facendo la differenza con Tony ora. Noi lavoriamo duro, ma se continui a girare con la stessa moto, non cambierà nulla.

Ho chiesto a Tony in Lettonia se pensa che i due ragazzi là davanti abbiano alzato il livello, ma lui ha detto di no. Cosa ne pensi?
SIMPSON – Dal punto di vista di Gajser, sembra davvero a suo agio sulla moto, ha voglia di vincere e corre al limite alcune volte. Questo lo ha portato al next level. Romain vuole essere allo stesso livello di Gajser, la sua moto va bene e lui è sempre un pò più al limite rispetto ad esempio a Van Horebeek. Jeremy è più consistente, quando trova un passo gara che lo rende felice lo mantiene, ed è costantemente tra la 3a e 5a posizione.I due ragazzi sono giovani, non hanno ancora avuto grandi infortuni o cadute, hanno un qualcosa di aggiuntivo. Guidano non direi senza paura ma comunque con talmente tanta confidenza che li rende eccezionali. Tony sta ancora lavorando sul suo setup perchè devi conoscere i comportamenti della moto in ogni situazione. Penso che abbia trovato la quadra e nelle prossime settimane sarà il terzo membro di questo gruppo al top.

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