KEN ROCZEN – La frattura c’è…….

Scritto martedì 24 Maggio 2016 alle 20:13.

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RCH Suzuki Factory Racing Ken Roczen ha disputato una prova perfetta per dare il via al Lucas Oil Pro Motocross Championship 2016 con un paio di vittorie di manche e una vittoria assoluta dominando  l’apertura dei 12-round della stagione Pro Motocross durante il fine settimana. Un intervista by Racer X tradotta dal nostro Ryan Introvigne!
Una curiosità su Kenny e quello che diceva suo padre riguardo il Team NON ufficialissimo di RCH, durante i test per l’outdoor sono riusciti a provare delle piastre da ufficiali Suzuki a standard e ha trovato molto feeling, tanto che anche Bagget lo ha seguito, ma ora leggete quanto dice, sembra bello carico!

Buona lettura! 

Hey Ken, 1-1 oggi. Come è andata?
K ROCZEN – Bene! Come ho detto sul podio, quest’anno ci troviamo completamente in un’ altra posizione rispetto all’anno scorso, dove arrivavo da un infortunio. Ora sono contento di come stiamo lavorando io e il team. Anche la moto va bene, ora posso concentrarmi sulla mia guida e ciò fa molta differenza. Ho fatto sempre bene ad Hangtown, non so bene per quale motivo. Oggi però è stata molto differente dal solito, il terreno era molto più duro, e nella seconda manche era quasi pericoloso a dire la verità. Penso che lo abbiano lavorato meno poichè era prevista pioggia per il giorno di gara. E’ comunque dura ogni anno venire qua, arriviamo da una sola settimana di pausa, e si riparte tutti da zero punti con una nuova possibilità di titolo. Quest’anno voglio portare la stessa velocità e intensità ad ogni gara. La mia guida sta migliorando ed il mio feeling anche. Sarà una dura battaglia, molto lunga, ma sono super contento di aver iniziato col piede giusto.

Hai già vinto dei campionati in precedenza, quindi non è una grossa sorpresa vederti vincere, ma non sei rimasto sorpreso anche te di come hai battuto tutti oggi?
K ROCZEN – Non so se “sorpreso” sia la parola giusta. Penso che tutti quelli che arrivano a questa gara, partano a mente libera. A volte ti senti alla grande e prendi solo delle sassate e viceversa: non ti senti così al top e poi vinci. Penso che da qui in poi miglioreranno tutti, era la prima gara ed erano tutti un pò nervosi. Non sono sorpreso, ma molto positivo riguardo a oggi. E’ buono iniziare con inerzia positiva e non indietro nei punti come l’anno scorso, questa è la più grande differenza.

La tua guida aggressiva ti provoca problemi alla schiena? Ho visto che ti stiravi durante il giro di ricognizione.
K ROCZEN – Ogni tanto mi dà fastidio, ma non può peggiorare, mettiamola così. La frattura c’è e la gente ci passa tutta la vita con essa.

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Quindi niente rispetto all’anno scorso?
K ROCZEN – Nono, l’anno scorso era molto differente, sicuro.

Hai ottenuto la tua prima vittoria qui nel 2014 con un 1-1, e Ryan ottenne 2-2. Quale pensi che sia il tuo vantaggio qui rispetto a lui? E’ l’unica pista dove non ha mai vinto.
K ROCZEN – Non lo so. Un buon pilota deve essere forte su ogni tipo di terreno. Succede che arriviamo qua e vinco o io o Eli e Ryan arriva secondo. E’ semplicemente così, non vuol dire niente, non sappiamo cosa succederà nelle prossime gare.

Parlaci di quanto era differente la pista oggi. Normalmente la lavorano più in profondità, e si formano buche in maniera diversa.E’ stato diverso per te?
K ROCZEN – Sembra che questa notte o questa mattina abbiano compattato molto il terreno. Non si sa mai, quando c’è una tempesta in giro c’è il rischio che scenda molta acqua. Era già successo in una gara, l’avevano lavorata molto, aveva piovuto ed era diventata quasi impraticabile. Oggi comunque siamo stati fortunati. Poi, si la pista era più dura e ciò può renderci la vita piu difficile. Siamo abituati a guidare con sospensioni dure, non guidiamo molto su terreni hard-pack. Molte volte arriviamo alle gare di National e troviamo le piste fresate molto in profondità. Oggi era più dura e scivolosa, e a due giri dalla fine ho rischiato di cadere perchè ho preso un brutto dente in discesa e ho rischiato di volare oltre il manubrio. Oggi la pista non perdonava.

Nella prima manche, avevi un pò di gap su Dungey prima che lui arrivasse in seconda posizione, ma nella seconda gli hai tolto la leadership e sei andato via. Questo ti ha dato carica mentale?
K ROCZEN – Beh le manche a dire la verità sono state più o meno uguali. Anche nella prima ero dietro di lui e son riuscito a passare in testa. Nella seconda non stavo guidando benissimo, poi verso la fine ho cambiato le mie linee: sembrava mi fossi fissato a guidare sempre nella stessa traiettoria nonostante non mi piacesse, così ho cambiato un pò, le ho rese più rotonde e ciò mi ha aiutato a mantenere la velocità se non addirittura ad aumentarla.

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