ELI TOMAC INTERVIEW – Sono prontissimo!

Scritto venerdì 20 Maggio 2016 alle 14:47.

tomac

Intervista by racerxlogo1501

Parte l’AMA National Pro Motocross 2016 e tutti sono in fermento, uno dei pretendenti al titolo è il grande assente della scorsa stagione, dopo aver stradominato le prime 5 manche si pensa che Eli Tomac sia ritornato al top dopo il suo infortunio!

Di seguito un intervista di Race X, se la volete il originale basta cliccare sul logo, mentre qui sotto c’è la traduzione di Ryan Introvigne!

Buona lettura!

RACER X – Ciao Eli, hai visto le previsioni? Parlano di pioggia per il giorno di gara.
TOMAC – Davvero? Per il giorno di gara? Beh comunque non mi farà grande differenza.

Voglio essere presuntuoso e dico che sei super pronto per iniziare il Lucas Oil Pro Motocross ad Hangtown.
TOMAC – Si lo sono. Sono eccitato di iniziare una nuova series. Poi ripensando a come stavano andando le cose l’anno scorso, sono ancora più eccitato sai? Penso che sia una cosa nella quale posso davvero eccellere. I test pre-season sono andati bene e penso di essere pronto.

Per curiosità, ci sono grossi cambiamenti nel passaggio da SX a MX sia per quanto riguarda la moto che per quanto riguarda il pilota?
TOMAC – Si ci sono grossi cambiamenti. Se guidi con il tuo assetto da sx nel motocross, ti distruggi perchè nell’indoor usiamo sospensioni molto dure, e addirittura qualcuno usa qualche parte di telaio differente, qui e là. Il più grande cambiamento riguarda sicuramente le sospensioni, dobbiamo dirigerci su tarature morbide per avere un buon feeling su buche e relative vibrazioni.

Per quanto riguarda il motore, ci sono cambiamenti?
TOMAC – La maggior parte delle volte non cambiamo molto. Voglio dire, puoi avere uno scarico diverso per avere una diversa erogazione, ma buona parte della configurazione del motore rimane uguale, almeno per me.

Per la parte fisica? Lo sforzo deve essere molto differente tra supercross e motocross.
TOMAC – La differenza tra sx e mx è che il supercross è uno sprint. Alti livelli come battiti cardiaci, devi essere pronto ad attaccare subito,fin dall’inizio. Nel motocross invece devi riuscire a mantenere la grinta per 35 minuti, soprattutto quando trovi temperature di 35-38 gradi. E’ semplicemente differente, è più una gara di resistenza.

Ti piace l’aspetto della resistenza? Questo aspetto rappresenta un vantaggio per te?
TOMAC – Non è male perchè hai più tempo per tornare in testa se ne hai di più. O se parti in testa puoi demoralizzare maggiormente gli altri piloti, mi piacciono le gare lunghe sicuramente.

Durante le prime 5 manche, l’anno scorso sembravi davvero dominante, stavi davvero demotivando i tuoi competitors.
TOMAC – Si, quando ti senti cosi un tutt’uno con la moto vuoi semplicemente andare là fuori e batterli più che puoi. Non vuoi fare errori stupidi e buttare tutto via. L’incidente che ho avuto l’anno scorso è stato qualcosa di inaspettato, dal nulla. Se puoi farlo, è bello battere gli altri con così tanti secondi di vantaggio.

Hai vinto anche a Daytona, molti pensano perchè è una specie di preview della stagione motocross per te. Per alcuni, questo ti rende il favorito per l’outdoor.
TOMAC – Si la vittoria a Daytona è stata bella, dicevano così effettivamente..ma allo stesso tempo ho dato tutto me stesso per il SX e non è servito a molto alla fine.Comunque meglio di niente, e se Daytona è davvero un segnale, porteremo a casa Hangtown.

Parlando proprio di supercross, sei arrivato alla fine in ottime condizioni e in miglioramento. A cosa lo attribuisci ciò? Adattamento al team, alla moto, un pò di tutto?
TOMAC – Un pò di tutto ciò. All’inizio di stagione non ero in comfort sulla moto e le cose non andavano alla grande. Verso fine stagione abbiamo trovato ciò che mi serviva ed in più sono migliorato come passo gara. A inizio stagione stavo bene fisicamente ma il passo gara forse mi mancava un pò.

Questo sport ora è molto più tecnico che negli anni passati, e nel paddock si diceva che ci voleva più tempo per adattarti alla Kawasaki. C’è del vero?
TOMAC – Lo sport è molto più tecnico ora, e la Kawasaki ha un comportamento molto differente da Honda, è stato un processo di apprendimento. Bisogna cercare di capire cosa la moto fa bene e cosa non fa al meglio, devi adattarti al nuovo stile di guida.

La 450 Outdoor sembra essere molto competitiva, chi vedi inserito nella lotta per il titolo?
TOMAC – Si ogni stagione c’è sempre un pò di incognita. Nella mia opinione i più pericolosi saranno Dungey e Roczen. Poi abbiamo Anderson, Musquin e Canard e qualche altro outsider. Poi ripeto c’è sempre qualche novità ma i miei avversari principali sono RD e KR.

Hangtown ti piace? Come lo descriveresti?
TOMAC – Ho avuto successo su quella pista, quindi mi piace. Ho un buon feeling su quel tracciato e riesco a fare tutto quello che voglio in maniera confortevole.E’ inoltre uno dei più brutali, si formano buche molto toste, nelle salite ed in uscita di curva. Mi piace e son eccitato.

Avendo vinto le due manche con così tanta facilità l’anno scorso, ti fa sembrare quel posto magico.
TOMAC – L’anno scorso, non lo so…quando fai delle gare così, è quasi troppo facile. E’ quello che voglio cercare di ripetere.

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