STEFAN EVERTS RIGUARDO BEN TOWNLEY!

Scritto giovedì 17 Marzo 2016 alle 16:02.

STEFAN EVERTS JOINS SUZUKI WORLD MX TEAM

Traduzione by RAGNO – RMZ

Stefan Everts ha avuto molta influenza sui risultati di Ben Townley nel 2003, 2004 e 2005. Il neozelandese ha recepito e consolidato tutte le informazioni che Stefan gli dava, ed ora, 10 anni dopo, i due si ritrovano assieme nel Team Suzuki.
Ben ha scioccato tutti con la sua performance al MXON, ma come sappiamo, correre nella MXGP per 18 round non è proprio la stessa cosa.
Il nostro amico Geoff di Mxlarge ha sentito il 10 volte Campione del Mondo subito dopo la vittoria della manche di qualifica del sabato da parte del suo pupillo.

Ben ha fatto una gran gara ad Ernee, ma sarà più difficile ripetersi per tutta la stagione MXGP nella mia opinione.
EVERTS – Si sicuramente la MXGP è più dura di un singolo Nazioni. La pressione e il focus che ci sono durante un intero campionato sono molto più alti in confronto al MXON, dove corri per la tua nazione. E’ un approccio completamente differente.

A volte vediamo guidare il “vecchio” Ben Townley, con molta confidenza, con la quale ha dominato il mondo nel 2004, anno in cui ha fatto molte gare promettenti. E’ bello riaverlo qui, cosa pensi che gli serva per tornare a vincere dei GP?
EVERTS – E’ ancora un pò “arrugginito”, è stato fermo per parecchi anni e ora deve sciogliersi e tornare in buona forma.
In Qatar è stata dura ma si è migliorato in ogni sessione. Ha ancora problemi con il setup della moto e stiamo cercando di trovare una soluzione. L’inverno è stato buono, ma si sa, le gare sono un’altra cosa. La vittoria al sabato non vale come un GP sicuramente, ma è stata comunque un’iniezione di fiducia sia per lui che per il team, e ha dimostrato che sa ancora come guidare una moto.

Hai lavorato con molti piloti, qualcuno ti ascolta, qualcuno no. Come ti trovi con Ben?
EVERTS – Si non è sempre semplice, ma Ben si è aperto molto con me e mi ha chiesto di aiutarlo. A volte è difficile fargli cambiare idea su qualcosa ma la nostra relazione sta funzionando bene. Bisogna essere realisti e dire che ci sono due o tre piloti che al momento sono un livello sopra. Ben deve concentrarsi a fare la sua gara, la Thailandia gli ha dato sicuramente fiducia e deve sfruttare l’inerzia positiva ma sempre senza esagerare o farsi prendere dalla foga. Questa è forse la cosa più difficile da accettare per lui, ovvero non correre per vincere (almeno per adesso) ma solo per continuare a migliorare e salire di livello gradualmente.

La Thailandia appunto, anche se si tratta solo una manche di qualifica, è gia un ottimo punto di partenza.
EVERTS – Si abbiamo visto già nelle prove cronometrate dei buoni risultati, non è stato solo merito del setup ma anche di tanti altri piccoli dettagli su cui cerchiamo di lavorare. La pista era sicuramente più adatta a lui rispetto al Qatar che aveva buche a scalino ed era difficile sorpassare. Qui invece avevamo molte linee e c’erano più chance per guidare bene.

I prossimi tracciati potrebbero essere a lui congeniali, a Valkenswaard ha sempre fatto bene ad esempio.
EVERTS – Certo, la pista è importante ma deve migliorare anche su piste che non gli piacciono. Valkenswaard, Kegums e Nequen potrebbero essere ottime per lui, sembra promettente, staremo a vedere.

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