DEAN WILSON: Seduto qui incredulo mi chiedo cosa mi sta succedendo ancora una volta? Quante persone perdono la gomma anteriore a metà curva e devono solo rialzare la moto ed andare? Questo davvero mi fa male, ho rinunciato a tutto in questa offseason. Con l’allenamento, dormire, mangiare, girare, testare e fare tutto quanto nel miglior modo possibile per essere pronti per la stagione. Ho iniziato la stagione forte e mi sono sentito che dal turno 5 sarei stato dove volevo essere. Così è arrivato A2, stavo provando a fare un giro veloce nelle prove cronometrate, sarebbe stato il mio ultimo giro di questa prova, avevo solo un minuto e 30 secondi alla fine sul cronometro. Ho avuto un solido giro per andare fino in fondo, fino a quando ho girato prima del traguardo e la mia gomma anteriore è partita e ho messo già la gamba, ma ho sentito subito il mio ginocchio si era infortunato. In quel momento ho unito le mani per pregare Dio e gli ho chiesto che non fosse ancora una volta il mio ginocchio. Zoppicando, sono andato fino al camion, solo pregando e sicuro di essermi sbagliato, volevo vedere se riuscivo a guidare la prova successiva. Così sono andato fuori per la prossima prova, ma avevo capito che il mio ginocchio era andato. Con le lacrime agli occhi sotto i miei occhiali prendo il mio meccanico Matt e andiamo attraverso il tunnel per rientrare ai box. Sono andato sul camion. La sensazione era che quest’ anno dovevo far accadere qualcosa di buono e tornare forte e dimostrare a KTM perché mi hanno assunto, in primo luogo mi sento come se li avessi delusi, tutti i miei sponsor e me compreso. Sentirsi come se questa potesse essere l’ultima volta che gareggio un supercross per un team ufficiale. Lunedi ho avuto la risonanza magnetica e dai risultati c’è uno strappo ACL, menisco e slogato MCL. Il mio allenatore Tyla Rattray e la squadra mi sono vicini, e di farmi vedere dal miglior dr del ginocchio, il Dr S.Claes in Belgio. Così ho avuto la chirurgia e poi il recupero. Questo infortunio non mi ha scoraggiato e ho intenzione di fare tutto il possibile per tornare forte per l’Outdoor. Spero che io possa dare il buon esempio a persone e bambini che hanno la sfortunato con le lesioni e che si sentono come se volessero smettere, perché ci sono alcuni dossi sulla strada che percorriamo per avere successo. Per quanto mi riguarda credo che la luce splende ancora alla fine del tunnel e io sono disposto a fare di tutto per arrivarci!