LOST IN TRANSLATION…..MX!!! 2014 #13

Scritto giovedì 4 Settembre 2014 alle 08:56.

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Lost in translation….MX!!!

Articolo by Luca Serafini

Bene, rieccoci qui dopo il rientro dalle vacanze, per molti è così e per altri cominciano, con questo vuol dire che si ritorna con le chicche della rubrica più bella degli ultimi tempi, tante cose belle da leggere tutte d’un fiato da Luca, ovviamente anche Luca è tornato dalla vacanza ed è risalito in moto!!!

Buona lettura!!!

Quindi, buona lettura e CLICCATE il link per commentare!

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In attesa del comunicato stampa di Villopoto, la notizia più di rilievo è… che sono risalito in moto!

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Pastrana in 500: “Spettacolo!”

Pastrana parteciperà al Red Bull Straight Rhythm il prossimo 11 ottobre con una Service Suzuki 500 2T, che ha già ricevuto a casa e che sta già provando! Il 2T ha meno trazione in uscita di curva rispetto ai trattori? Cosa c’è di meglio di una gara tutta dritta!

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Baker dei miracoli: “Anche Nelson vince”

Jessy Nelson a metà stagione ha cambiato il suo programma di allenamento e ha attraversato il continente americano dalla California alla Florida per unirsi ai due piloti (Roczen e Cianciarulo) allenati da Aldon Baker. Lo sforzo (e la spesa non indifferente) sono comunque serviti, perché il pilota del team Troy Lee Designs/Lucas Oil/Honda ha ottenuto la sua prima vittoria di manche in Indiana. Investire sul proprio talento, non scegliere la strada più comoda: ecco come costruire una bella carriera.

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È finita l’estate: “Preparate bene i vostri occhiali”

In caso di gare fangose, come è stato il National in Indiana, c’è il continuo dibattito tra piloti e fornitori di occhiali se sia meglio usare le lenti a strappo o i roll-offs. Se non sta piovendo, molti piloti optano per i tear-offs laminati, in pacchetti da 21 (qualche marca anche 28). Ma più numerosi di così e si comincia ad avere problemi di distorsione visiva. I roll-offs sono ottimi in caso di pioggia o pozzanghere, perché l’acqua può, invece, farsi strada tra i tear-offs, mentre in caso di fango appiccicoso sono meglio i tear-offs.

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Pit Beirer: “Usa Vs. Europa, è possibile solo così”

Giuseppe Luongo ha detto che se Villopoto parteciperà ai GP, allora Youthstream organizzerà una tappa del Mondiale negli Usa. In tal caso, KTM schiererà anche i suoi piloti del team americano (Dungey e Wilson)?

Pit Beirer: “Il calendario di gare in America è enorme, una lunga serie di Supercross, poi una lunga serie di outdoor e, infine, il MXdN. Quindi, per i nostri piloti di stanza in Usa non c’è spazio per partecipare al GP.

Se vogliamo mettere assieme piloti del Mondiale e del Campionato Usa, dobbiamo pensare a un progetto diverso. Un’idea di Mitch Payton è di fare più corti entrambi i campionati e di mettere alla fine alcune gare in comune, che assegnano punteggi per i due campionati. Anche io la penso così. Se, invece, organizzi solo un USGP, non penso che i top rider americani parteciperanno, questa è la realtà”.

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Questione di testa: “KYB Vs. Showa”

Trey Canard ha vinto 4 su 6 manche dopo aver cambiato le sospensioni da

Showa a KYB. Ci si chiede se il cambio di sospensioni sia stata la chiave del suo successo. Ma la gara in Indiana si è corsa nel fango e non può far testo. Poi nelle altre gare ha fatto delle ottime partenze, che prima gli mancavano, e questo non è attribuibile alle sospensioni. La nostra opinione? Dal momento che ora è convinto che la sua moto è eccezionale, anche lui guida in modo eccezionale. I piloti? Sono molto “mentali”.

Comunque, Honda ha cominciato i test per il Supercross 2015 e deve decidere quale fornitore adottare per le sospensioni. Si scommette che sarà KYB.

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Jeff Ward: “Allenamento e infortuni”

Finiti i campionati (Usa, ma fra poco anche il Mondiale), ricominciano gli allenamenti e riprende il dibattito: i piloti dovrebbero limitarsi in allenamento per evitare infortuni?

Jeff Ward: “Se ti preoccupi degli infortuni, allora non dovresti fare motocross perché è una cosa che succede! Ma non devi guidare quando sei stanco perché, specialmente nel Supercross, basta una minima distrazione o mancanza fisica per farsi male. Ecco a cosa serve la preparazione: ti alleni senza moto anche fino a sfinirti, ma così non prendi rischi. Poi quando sali in moto, sei in grado di fare 20 giri senza stancarti. Non devi mai arrivare al punto di pensare: ‘Negli ultimi cinque giri sarò stanco, ma tengo duro’. Così non vincerai mai”.

Molti piloti veterani ti vedono come un eroe e la stima aumenta con il passare degli anni e con le sfide che continuano contro altre icone dello sport, come Doug Dubach. Cosa consigli ai piloti che continuano nonostante l’età…?

“È dura perché, quando invecchi, solamente continuare a guidare ti aiuta a stare bene in moto. Ma ti s’induriscono le braccia e hai dolori dappertutto! Hai bisogno di fare almeno due allenamenti alla settimana in moto per sentirti a tuo agio e non venire sopraffatto dalla moto”.

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Intanto cambia nome: “RCH sempre più factory”

Sarà perché in Suzuki sono entusiasti del fatto che il team RCH riceva con Roczen in dote la tabella n.1, forse perché sono in attesa di conoscere le sanzioni FIM contro Stewart o forse perché hanno trovato qualche dollaro extra: sta di fatto che si dice in giro che il team Ricky Carmichael/Carey Hart RCH cambierà nome: “RCH Factory Suzuki”.

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E si riparla del “piccolo Gesù”

Adam Cianciarulo: “In seguito alla lussazione, i medici hanno scoperto qualcosa che non andava nella spalla e ora l’hanno risolto. Sembra che il mio corpo sia cresciuto troppo in fretta. Nel periodo dell’adolescenza ho fatto tanto allenamento e tanta guida, ma ora il problema è risolto al 100%. Il dott. Greenbaum è stato eccezionale.

Ovviamente mi dispiace di aver saltato il campionato outdoor, ma sarò pronto per Anaheim 1 e quando scenderà il cancelletto, nessuno si ricorderà più

dell’anno precedente”.

Quindi correrai nella costa ovest?

“A essere sincero non lo so. Sarò pronto al 100% per la costa ovest. Ma sarei contento anche di partecipare nella costa est. Posso vincere comunque. Mitch Payton ci chiede di essere pronti tutti per Anaheim 1 e poi decide chi va in quale costa. Per me è positivo, perché sentiamo tutti la pressione di farci trovare pronti. Lo scorso anno ero preparato per gennaio, poi ho dovuto rifare un altro campo base di allenamento per ritornare in piena forma a distanza di un mese e mezzo”.

Parliamo di Roczen. Sei stato tutti i giorni con lui. Ti ha sorpreso che abbia vinto il campionato da esordiente?

“No e non ne sarei rimasto sorpreso anche se non lo avessi conosciuto di persona. Ha vinto il suo primo GP poche settimane dopo il 15° compleanno, era il ragazzo di cui tutti parlavano. È gente come lui che vince i campionati nell’anno di esordio. Da quando è arrivato, non ha mai avuto paura di nessuno. Anche quando dicevano che stava annaspando, non ha mai modificato il suo programma. Credeva in quello che stava facendo. La stagione è lunga e a un certo punto ci sono delle difficoltà. Stando con lui e vedendo le gare in Tv, penso che abbia saputo affrontare tutto molto bene.

Mi allenerò in pista e fuori con il pilota che, al momento, è il più forte in America. So che quest’affermazione è discutibile, ma ha vinto lui. E sa come vincere. Sarà il favorito nel Supercross del prossimo anno. E io sarò qui a confrontare la mia velocità con la sua, ogni giorno. La stessa cosa che ho fatto con Ryan. E ho la stessa mentalità di Kenny: perché non posso essere veloce come lui? Ora no, non lo sono, ma questo non m’impedisce di volerlo essere e di allenarmi con questo obiettivo”.

Jessy Nelson è un altro pilota che si è unito al gruppo di Aldon Baker e dopo ha vinto una manche in Indiana. Come è stato averlo con voi?

“È un gran figo! Dopo che siamo diventati amici, gli ho confessato che quando correvamo con gli 85 negli amateurs ero terrorizzato da lui. Io ero piccolo e mingherlino e lui era il cattivo, grande e grosso, che si faceva strada a sportellate! Com’è diverso da come me lo ricordavo. È divertente e ha un gran senso dell’humor, per questo è amato dalla gente”.

Hai comprato casa e andrai a vivere da solo. Come farai a restare lontano dalle tentazioni, dai party, ecc.?

“Bene, mi basta dirti che la mia casa è soli 1200 metri da quella di Aldon Baker…”

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Ci vediamo al prossimo appuntamento con altre chicche sfuggite………..!!! :-D

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