LOST IN TRANSLATION…..MX!!! 2014 #11

Scritto giovedì 24 Luglio 2014 alle 08:12.

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Lost in translation….MX!!!

Articolo by Luca Serafini

Appassionati, siamo agli sgoccioli delle perle da Luca, a breveil ragazzo ritorna in sella ed è anche fortunato visto il meteo, Comunque, eccovi altre chicche per passare un quarto d’ora di pausa e apprendere alcune cose dal mondo motocross europa e america!!!! La rubrica più gustosa del momento continua ad oltranza anche questa settimana con chicche di ogni genere, mercati americani, europei molto gustosi, campionati motocross, supercross, piloti, situazioni e tanto altro per il 2014, sempre più succulenti gli argomenti, vi proponiamo di commentare insieme agli appassionati!

Quindi, buona lettura e CLICCATE il link per commentare!

http://forum.mxbars.net/viewtopic.php?f=18&t=69685

Sfortunatamente sono di nuovo fermo per infortunio, quindi posso dedicare parte del mio tempo libero a tradurre per gli amici di MxBars qualche notizia o curiosità che potrebbe esservi sfuggita! Torna quindi la rubrica Lost in translation, in attesa di tornare in pista!

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L’eco del botto: “Dicono di Herlings…”

Jason Thomas: “Uno dei maggiori dispiaceri per me è che mancherà a un altro MXdN dopo quello del 2013. Il MXdN è il mio evento preferito dell’anno e volevo vedere di persona con i miei occhi Herlings in gara su una pista europea”.

Steve Matthes: “Certamente Unadilla ha perso un po’ di attrattiva, no? La notizia ha privato noi fans americani della possibilità di vedere qui il n. 84, in quella che sicuramente sarebbe stata una gran bella gara a Unadilla. Il suo infortunio riporta interesse su un campionato che ha perso molta attrattiva negli ultimi anni, con pochi piloti al cancelletto e un dominatore assoluto in ciascuna classe. Il rifiuto di Herlings di passare di categoria ha reso i GP piuttosto noiosi. Vi immaginate cosa sarebbe stato il motocross americano se Stewart o Carmichael non avessero avuto il desiderio di sfidare se stessi con le moto grandi? Herlings ha raccolto una serie di vittorie ‘vuote’. Da qualche parte, in Belgio, Joel Robert è disgustato. Tornando alla MX2: riuscirà Tixier a raccogliere i punti necessari a vincere il titolo? Tornerà Herlings all’ultima gara per raccogliere i pochi punti che gli mancano? Aleggia l’ombra di Corrado Maddii… Non mancano i potenziali vincitori e ci saranno gare combattute!”.

Chase Stallo: “Ciò che è successo mette fine a quello che sarebbe potuto essere il più importante nome a tentare una gara di National dopo Stefan Everts. Fin dall’annuncio che avrebbe partecipato a Unadilla, i forum, i commenti, i media non hanno parlato d’altro. ‘Devo programmare il viaggio a Unadilla, non posso mancare’ erano i commenti più comuni. Herlings aveva infuocato il sempre vivo dibattito degli Usa contro Europa. Quanto ai GP, Jordi Tixier ha una buona possibilità di conquistare il titolo della MX2. Come ha sottolineato Vuillemin, Tixier ha fatto 158 punti negli ultimi 4 GP, presente Jeffrey. Ora ne deve fare 146, senza Jeffrey. La pressione è su di lui e su nessun altro. Vinci e diventi campione. Perdi ed Herlings conquisterà il suo 3° titolo. La palla è in mano a Tixier”.

Davey Coombs: “Immagino che Everts sarà criticato per aver permesso a Herlings di guidare una minimoto in una gara di beneficenza, ma l’incidente sarebbe potuto succedere ovunque, anche in allenamento a casa (Carmichael 2003), durante un photoshooting (Vuillemin 2002), facendo freestyle (Pastrana 2001), imparando il backflip (Hill qualche anno fa) o facendo sci d’acqua (Hannan 1979). Herlings stava guidando una moto con gli amici. Punto. E solo casualmente è avvenuto durante un evento di beneficenza organizzato da Everts.

Un’ulteriore osservazione: Herlings ha dominato la classe in modo così netto che mi risulta difficile elencare i nomi degli altri contendenti (sarebbe da rinominare la classe: MX84). Sicuramente ha beneficiato del sogno americano di Musquin e di Roczen, che hanno lasciato indifesi i loro titoli mondiali, ma Jeffrey ha guidato una 250F come mai ho visto fare da nessun altro, compreso lo Stewart del 2004”.

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Amore a stelle e strisce: “Il pupillo del pubblico”

Mai prima d’ora un pilota “immigrato” negli States è stato adottato, accettato e celebrato quanto Ken Roczen.

Swizcore: “Anche durante la sua breve apparizione del 2011, noi americani, che siamo più che mai pronti a gonfiare il petto e resistere a chi non è un vero americano, abbiamo trovato molto difficile non farci piacere Ken. Sorrideva, era sempre affabile, avvicinabile dai fans, fresco e genuino nelle interviste e in pista scrubbava l’anima della sua KTM, una cosa che non eravamo abituati a vedere dai piloti di provenienza europea. Qui puoi anche venire arrestato perché ti fingi poliziotto… ma se scrubbi da Dio… whoa!

E il suo non era un atteggiamento studiato a tavolino per evitare di diventare il pericolo pubblico numero uno in America, come è successo a Chad Reed e Jean-Michel Bayle. Ken è spontaneo in tutto quello che costituisce il rapporto pubblico di un pilota con i fans. In privato, a telecamere spente, potrebbe essere il peggior figlio di puttana, ma la percezione del pubblico, in una scala di valori da 1 a 10, per Roczen è 11 fin da Anaheim 1 2014.

Aggiungete il fatto che né Ryan Villopoto né Ryan Dungey hanno mai tenuto più di tanto a essere i favoriti del pubblico, cosa che a Ken riesce in modo naturale, ecco spiegata la situazione davvero imbarazzante che il più amato pilota americano di Supercross e Motocross sia tedesco”.

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Team Francia: “Scelte discutibili”

Non so che cosa hai fatto, ma sono due anni di fila che non vieni convocato per la Francia al MXdN. Non ti scelgono. Niente da dire sui piloti prescelti, sono tutti buoni, si meritano di andare. Ma a me sembra strano che tu non ne faccia parte. Probabilmente non sei felice di questa scelta.

Marvin Musquin: “Mi sto abituando, perché non sono stato scelto lo scorso anno e nessuno mi ha chiamato o mandato una e-mail o un messaggio, quindi non ne sono sorpreso”.

C’è dietro qualcosa di personale?

“No, non credo. Va bene che non abbiano scelto me, o neppure Pourcel, ma almeno fare una telefonata…”

Tu sei un due volte Campione del mondo.

“Penso che un selezionatore dovrebbe parlare con me, chiedermi come sto andando, se sono contento e se sto facendo bene o che altro. Parlarne. Quindi sono sorpreso perché nessuno mi ha contattato. I piloti prescelti per il MXdN sono buoni piloti. Non dico che non lo meritino o quant’altro. L’anno scorso è stata la mia stagione migliore negli Usa, ho fatto 2° nel Supercross e 3° nel National, ma non mi hanno selezionato. Quest’anno mi sono infortunato e non ho corso il Supercross e ho faticato all’inizio nell’outdoor, ma adesso sto recuperando la forma migliore. Quindi non mi sorprende che non mi abbiano scelto neppure quest’anno”.

Tu hai avuto difficoltà al MXdN di Lommel ma, che cavoli!, è Lommel! È tutta sabbia. Non è un metro di giudizio per stabilire se devi andare o no. Mi chiedo se non sia una scelta del tipo…: “al diavolo quel pilota!”.

“È stata dura, me se guardi ai risultati, credo di essere arrivato 3° assoluto nella MX2. A quello devi guardare, al risultato nella tua classe. Comunque, penso che la pista in Lettonia, a Kegums, sia simile a questa di Millville. Un po’ sabbiosa sopra, ma dura e scivolosa sotto, con buche secche. Molto simile. Io sono andato bene questo weekend. Voglio far bene e dimostrare che posso far bene. Sono contento che Pourcel abbia conquistato un 3° di manche. Io ho fato bene nella prima manche. Abbiamo dimostrato di essere abbastanza bravi!”

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Ken scoppiato?: “È presto per giudicare”

Abbiamo visto Kenny per tre manche di seguito non al meglio come posizione di guida e come conduzione della moto: con i suoi precedenti cali di condizione nella seconda metà del campionato, i suoi fans devono preoccuparsi?

Vuillemin: “Sono preoccupato che Ken Roczen possa non reggere il carico di allenamento che Aldon Baker richiede per l’outdoor. Penso che possa vincere, ma è anche possibile che scoppi e faccia fatica fisicamente nell’ultima parte del National. Mi sembra che la stagione cominci a diventare lunga per Ken. Io non sono lì, ma si può vedere che Roczen è molto provato durante le interviste del podio. Penso che dovrebbe prendersi una settimana di vacanza alle Bahamas senza guidare la moto”.

A Millville l’assetto della moto di Dungey è apparso migliorato.

“Ho visto un gran cambiamento a Budds Creek. La moto ha smesso di raddrizzarsi da sola nei canali in curva! Ryan ha 24 punti di svantaggio con 8 manche da fare. Sono 3 punti a manche e con Ken non al 100% e con Canard e Tomac a mescolare le carte… questo campionato si fa interessante!”

Cosa pensi di Musquin, lasciato ancora una volta fuori dal team francese per il MXdN?

“I responsabili della Federazione francese volano da un GP all’altro senza fare nient’altro che indossare una maglia della Federazione e guardare le gare. Non sono mai venuti qui a osservare Musquin e Pourcel. Divento matto a sentire queste cose! Ma è un bene per me, perché se continuano a scegliere il team così, rimarrò a lungo un componente dell’unica squadra francese che ha vinto un MXdN”.

Ti ricordi di un altro periodo in cui Pro Circuit ha avuto così tanti problemi meccanici?

“Mi ricordo che hanno rotto 7 o 8 motori dieci anni fa a Southwick. Facciamo uno sport meccanico e le rotture possono accadere. Stanno forzando il limite con le loro moto? Devono farlo per rimanere competitivi? Sono fuori dal loro giro e non posso saperlo”.

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Doping: “Non finisce qui”

Girano rumors che qualcuno della classe 250 sia stato trovato positivo al test antidoping effettuato dalla USWADA alla gara in Colorado. Non ci sono altre notizie oltre alle voci sempre più crescenti. Ma si saprà presto qualcosa, se è vero.

Perché ci vuole così tanto a comunicare gli esiti dei test? È vero che si tratta di una materia molto complessa e sensibile, che potrebbe comportare la sospensione di un pilota per due anni o forse più. Nessuno vuole commettere errori in questo campo. A differenza del football o del ciclismo, il nostro sport è nuovo a queste procedure. Ci sono voluti tre mesi perché la FIM contattasse James Stewart riguardo all’esito del suo test e la questione è ancora sotto esame, mentre il pilota è sospeso provvisoriamente dagli eventi sanzionati FIM.

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Discount Tyre per la macchina: “Pirelli per la moto!”

Ci si chiedeva che gomme avrebbe utilizzato il team TwoTwo Motorsports di Chad Reed dopo la recente rottura con Dunlop. La risposta è arrivata a Millville, dove la KX450F di Reed era equipaggiata Pirelli.

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Pourcel: “Sempre originale”

Situazione strana per Christophe Pourcel, che nella prima manche di Millville ha modificato accidentalmente, urtando lo switch col ginocchio, la mappatura della sua YZ250F. Ha raccontato che la sua moto è diventata più lenta senza che ne capisse il motivo e non ha potuto lottare adeguatamente, cedendo a Musquin e accontentandosi del 3° posto.

Alla fine della gara Pourcel ha dichiarato di sentirsi molto più forte di quanto non fosse nelle sue precedenti stagioni negli Usa, perché le sue lesioni interne sono un po’ migliorate e riesce ad allenarsi duramente. Scherzando ha detto di aver anche venduto il suo Jet ski per concentrarsi sugli allenamenti. “Questi giovani piloti sono molto bravi – ha detto – e io sto ancora adattandomi alla Yamaha dopo aver guidato solo Kawasaki per 20 anni”. Ha confermato di non avere ancora nessun contratto per il 2015, ma che si sta divertendo alle corse.

Pourcel ha conquistato matematicamente in anticipo, con la sua qualifica di Millville, l’Oakley Bomb Award per le pole position. Riceverà in premio un orologio Oakley. Sfortunatamente finora non era riuscito a portare con sé a casa i trofei, che gli venivano sempre confiscati all’aeroporto (perché c’è scritto “Bomb” sopra?). Di certo, questa volta, abbiamo visto caricare il suo trofeo sul camion del team, per un viaggio più sicuro!

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Ci vediamo al prossimo appuntamento con altre chicche sfuggite………..!!! :-D

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