INDIANAPOLIS SUPERCROSS 2014 – Commenti dei piloti!

Scritto lunedì 3 Marzo 2014 alle 22:44.

Traduzione by Alberto Herholdt

Siamo leggermente in ritardo con i commenti dei piloti AMA Supercross, la nona tappa ad Indianapolis ha dato i vincitori ed eccovi cosa dicono riguardo la gara più difficile a livello pista, a voi il podio 450 e 250!

Buon ascolto/lettura!!!

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RYAN DUNGEY

Aspettavo questa vittoria. L’abbiamo inseguita per tutta la stagione andandoci sempre vicino. Mi serviva. Abbiamo fatto una buona partenza e una volta davanti ho amministrato senza forzare perché il tracciato era veramente insidioso, molto morbido, più giravamo e più si scavava. Cercavo di restare vivo sulle pedane cercando di scorrere sulla pista. Ho visto con la coda dell’occhio Villopoto e Stewart a terra ma non ho visto come son caduti perché ero parecchio concentrato sulla pista. Il tracciato questa sera richiedeva molta concentrazione per tutti i 20 giri. Sicuramente e’ stato il tracciato più duro finora ma senza dubbio il più divertente e spero di trovarne qualcun’ altro cosi questa stagione. Quando ho iniziato ad avere a che fare con i doppiati ho cercato di stare il più concentrato possibile cercando i giusti punti per passarli perché era tutta sera che i piloti sbagliavano andavano a zig zag per la pista. Ho cercato di anticipare molto i sorpassi e per fortuna non hanno giocato un ruolo chiave questa sera. Cercavo di cambiare spesso le linee perché se continuavi a girare sulla stessa diventava sempre più profonda e penso che questa sia stata la chiave della mia gara. E’ stato un giorno divertente e non posso ringraziare abbastanza i ragazzi del team per il lavoro fatto.

ELI TOMAC

Sono riuscito a fare un buon tempo in qualifica e a fare un holeshot nella Heat. E’ una bella sensazione riuscire a fare delle buone partenze con la 450. Nel Main sapevo che se avessi passato Alessi abbastanza presto forse potevo giocarmela con Dungey che alla fine ha corso una gara fantastica. Ho guidato un po’ teso questa sera perché appena spingevo sentivo la frequenza cardiaca che saliva parecchio e questo non mi faceva guidare come volevo. Comunque sono riuscito ad arrivare secondo e va bene così. Penso che Seattle era morbida ma qui era veramente insidioso e in alcuni punti non saltavo neanche il triplo ma lo copiavo raggiungendo quasi il ridicolo ma questo fa capire quanto tecnico era il tracciato questa sera. Daytona sarà divertente e non vedo l’ora di correrci.

COLE SEELY

E’ stata una serata imprevedibile. Richiedeva molta resistenza fisica con tutti quei canali. Ho lavorato tantissimo con il mio trainer per avere una buona base fisica. E’ stata tutta una questione di setting della moto, preparazione fisica e concentrazione. Le linee erano scavate e quando trovavi quelle giuste dopo un paio di giri non potevi più farle perché diventavano troppo profonde. E’ stata dura correre in questa situazione. Quando ho realizzato del vantaggio che avevo ho cercato di amministrare. Mi sono trovato benissimo con la moto che ha una potenza di tutto rispetto soprattutto dal 15esimo giro quando la stanchezza si faceva sentire. L’anno prossimo vorrei correre su una buona moto che mi permetta di puntare a dei titoli. Ringrazio Honda che mi ha dato questa opportunità. Per me’ stata una buona esperienza! Mi piacerebbe provare a correre una gara su una pista “normale” perché questa sera era veramente complicato e non sono abituato a correre in queste situazioni. Sono contento perché non poteva finire in modo migliore che sul podio!

 

Vincitore Supercross Lites 250!

CIANCIARULO

Il tracciato di questa sera era molto difficile, sicuramente il più difficile sul quale abbia mai corso. C’erano un sacco di canali e ostacoli complicati. Era una lotta alla sopravvivenza. Ho cercato di capitalizzare gli errori fatti ed ero molto contento della mia preparazione fisica perché mi sentivo benissimo grazie al duro lavoro fatto con Aldon Baker. Non ho fatto una buona partenza e penso di non aver preso il miglior cancelletto possibile questa settimana. Lavorerò sulle mie partenze sperando di riuscire a fare un holeshot a Daytona. Le whoops erano veramente segnate questa sera e andavano affrontate con attenzione.