Intervista by Afro Mazzoni

James Stewart affamato di vittoria.

Le statistiche che lanciamo su MxBars parlano chiaro, tutti lo vedono come favorito, un James Stewart in piena forma, con in mente solo la vittoria. Riuscirà a conquistarla questo fine settimana ad Anaheim3?

Fino ad oggi ci sono stati tre vincitori diversi su quattro gare – Ken Roczen, Ryan Villopoto e Chad Reed – e James vuole a tutti i costi aggiungere il suo nome a questa lista. Tra tutti i riders in attività, Stewart detiene il record di vittorie all’ Angel Stadium con otto. La sua speranza è di centrare il nono successo sabato sera.

James è stato già due volte vicino a conquistare la vittoria quest’anno, ma non ha ancora centrato l’impresa. Nel primo appuntamento ad Anaheim quest’anno è caduto lottando con Roczen a quattro giri dalla fine. Poi ci si è messa di mezzo un odiosa influenza sia a Phoenix che ad Anaheim2. Con un grande sforzo e impegno Stewart ha rimediato un quarto e un secondo posto, per poi ripetersi ancora finendo secondo ad Oakland la settimana scorsa. Quindi prima dell’ultimo appuntamento della stagione ad Anaheim, James è 18 punti dietro il leader Villopoto.

Abbiamo visto uno Stewart in piena forma e pronto alla sfida, e le domande sono uscite spontanee: è tornato? Sta guidando meglio di prima?

James Stewart: “Assolutamente, mi sento benissimo! Credo che la moto sia migliorata, io sono migliorato, mi sto proprio divertendo. Però non si è veramente al top finché non si vince un campionato o almeno una gara. E ancora non sono riuscito a fare nessuna delle due cose, ma mi sento fisicamente tornato quello di prima, fisicamente mi sento forse più forte di come io sia mai stato nella mia carriera, mi sto davvero divertendo molto. Sto pensando come squadra, e tutti uniti siamo più forti, l’unica cosa che ci manca è la vittoria.”

“Sono orgoglioso di quello che ho fatto durante la off season. Primo, è trascorsa senza alcun infortunio. Secondo, mi sono sentito davvero in splendida forma. Sono finalmente riuscito a lavorare duro in moto come ho sempre fatto, e sento di essere arrivato a quel determinato livello. Quello in cui non ti preoccupi di avere infortuni o problemi, semplicemente fai le cose per bene senza problemi.”

In una stagione fatta da 17 eventi supercross negli stadi, 12 prove sulle piste del National, la Monster Energy Cup, e forse anche il Motocross delle Nezioni, non è sempre facile stare a posto ed essere concentrati.

James Stewart: “Certo che non è facile, sai che potresti avere qualche problema, lo sai e ne sei consapevole. Sfortunatamente ne ho subito proprio uno durante la prima gara, e ho dovuto confrontarmi con l’influenza e nonostante questo fare punti in campionato. Così a Phoenix ed Anaheim2 non ho avuto il lusso di poter pensare di arrivare e stare tranquillamente tra i primi, non mi sentivo bene, sudavo solo stando seduto, non ero in proprio in piena forma. Ma nonostante questo sono sceso in pista per dare del mio meglio. E credo che un quarto e un secondo posto in quella situazione non è poi così male. La settimana scorsa mi sentivo un po’ meglio, ho corso bene e infatti ho fatto secondo.”

“Mi succede sempre di stare male nella prima parte della stagione… è solo che capita nel momento sbagliato. E a quel punto l’unica cosa che puoi fare è stringere i denti e provare a fare il meglio possibile, nonostante il malessere. E ci sono riuscito. Sono al livello con Ryan [Dungey] io a meno 18 e lui a meno 16, ma sono passato attraverso un brutto periodo, e adesso sono pronto per dare di più, per provare a costruire qualcosa.”

A 28 anni, con due campionati supercross vinti, nel 2007 e nel 2009, Stewart ha molta esperienza su cui affidarsi. Come questa esperienza può aiutarti a competere per il titolo questa stagione?

James Stewart: “Credo mi possa aiutare molto. Perché lo ho già fatto prima d’ora. So come fare, lo ho già fatto nel 2007. Quest’anno è leggermente diverso, sono soddisfatto di come mi sento ora. Credo nel mio team, così se sarò in lotta nella parte finale di una gara come nella parte finale del campionato, sarò pronto fisicamente a dare il meglio di me stesso. Devo solo migliorare nelle partenze nel main event, devo solo fare certe cose… tipo finire quei quattro giri ad Anaheim1. Se lo avessi fatto adesso sarei in testa al campionato. Quando ci ripenso cerco di prendere solo il meglio di quello che è capitato, certo potrei essere in testa alla classifica, ma non ci sono. Sono 18 punti dietro. Ma sento di aver corso molte bene.”