Lost in translation….MX!!!
Articolo by Luca Serafini
Siamo al settimo appuntamento di questa rubrica seguita dal nostro Luca, ancora aneddoti divertenti e, come al solito qualche rumors, in oltre vi auguriamo un buon rientro dalle vacanze a chi torna questa settimana, quindi dopo il riposo in vacanza, dovete aggiornarvi e leggere tutte le news del mese!!!
Quindi, buona lettura e CLICCATE il link per commentare!
http://forum.mxbars.net/viewtopic.php?f=18&t=69685
NDT (Nota del traduttore): dovete lavorare, studiare… ma soprattutto allenarvi in moto, quindi non riuscite a leggere tutto quello che viene pubblicato in rete? O l’inglese non vi aiuta? Ecco un po’ di chicche e curiosità che potrebbero esservi sfuggite, pronte e “cucinate” per una veloce e agevole lettura!
Christophe Pourcel: “Lontano dagli occhi, lontano dal cuore!”
Alcuni rumors precoci indicavano un interesse del team Valli Motorsports a confermare per un altro anno Kyle Cunningham nel Sx 250, con Larry Brooks come team manager e con un secondo pilota. Per questo secondo pilota il nome che girava era quello di Christophe Pourcel, e i rumors erano fondati – anche se ora sembra proprio che l’accordo non si concretizzerà. Sebbene il proprietario del team, Chad Lanza, dichiari di avere una grande stima per Pourcel, l’intoppo risiede nella volontà di Pourcel di saltare il Supercross e di focalizzarsi solo a vincere quel Campionato nazionale outdoor che gli è sfuggito di un soffio per due anni di fila.
Che numeri!: “Tomac in stile Supercross”
A Lake Elsinore Tomac aveva una linea unica e veloce per superare una serie di rollers seguiti da un panettone. Usava l’ultimo roller per saltare sul piatto del panettone. Era veramente veloce e ha usato questa tecnica per superare Martin nella prima manche. Mentre Martin volava alto sopra il panettone, Tomac l’ha infilato rasoterra, raschiando il telaio sulla rampa. Il pubblico è impazzito, e con ragione! E stato uno dei sorpassi più belli della stagione. Poi Tomac ha smesso di usare questa tecnica nella seconda manche… dopo che per poco non ha rischiato di capottarsi!
Ryan Dungey: “I sacrifici per vincere”
Poiché sei così regolare, ci sei tutte le settimane, fai tutti gli anni il MXdN, ti chiedi mai cosa vorrebbe dire fare una pausa?
Ryan Dungey: “Sono contento di essere sano e in salute. Non vorrei avere infortuni come successo a Villopoto. Forse dovremmo fermarci un po’ nella off-season e guardare alle cose in prospettiva. Correre è duro. Comincia a prendere possesso della tua vita, se glielo permetti. È molto dura quando vuoi vincere e sei proprio lì, a un passo. Mi fa uscire pazzo. Quello che durante la settimana faccio subire alla mia famiglia, a Lindsey, a mio padre, mi far star male. Diventi uno stronzo. Alla fine della giornata devi vedere le cose in prospettiva. Fai questo per vivere, ti diverti e vieni pagato per fare quello che ami. Ma tu vuoi solo vincere”.
2014: “Dalla macchina del tempo”
Campionato finito, le notizie lasciano spazio alle opinioni e alle previsioni…
Chad Reed. Ha speso il 2013 nell’inutile tentativo di cercare affidabilità, sensazioni e comfort che aveva trovato nel 2011 e 2102. Non ci è riuscito e, invece di passare l’inverno a fare test sperando di trovarlo nel 2014, cambia marca. Con una moto con cui nel passato ha avuto successo? Lo vedrei bene in RCH, dove ritroverebbe una Suzuki molto simile a quella con cui ha avuto grande successo nel 2009. Credetemi, Chad dice pane al pane e vino al vino. Non rimarrebbe in questo sport solo per la fila dei fans che chiedono l’autografo. Ancora una volta, nel 2014, farà ingoiare dei rospi ai suoi detrattori.
James Stewart. Quando JS7 ha esordito ad A1 con un legamento stirato, tutti pronti a dire “ecco la scusa per fermarsi di nuovo…”. Nessuna scusa, ha corso tutto il 2013 con il legamento stirato e ci ha piazzato anche qualche vittoria. Per il 2014 le domande sono: “Sarà in salute al 100%?” e “Saprà allontanarsi da un assetto della moto che richiede di essere sempre guidata con il 110% di precisione?”.
Ken Roczen. Passa alla 450 e, come potete immaginare, correrà con una 450 cc. Kenny sarà molto forte nella classe maggiore e avrà Ryan Dungey come riferimento per i suoi progressi in allenamento. Continuerà la sfida con Eli Tomac? E chi troverà prima la confidenza? Riuscirà Geico a sistemare la sua Honda prima di A1 o ci vorranno alcune tappe e nel frattempo Ken si sarà già stabilito nel gruppetto dei primi?
A Lake Elsinore: “Abbiamo visto”
C’era anche la moto n. 811 di Jason Lawrence. I tifosi speravano per il National… ma Lawrence ha corso domenica con gli amateurs, vincendo nella sua classe.
Barcia ha continuato a far “sbavare” gli americani con i suoi completi Alpinestar non venduti negli States. Di spicco la combinazione giallo-azzurra, molto figa, usata nelle prove .
Cianciarulo o Webb?: “Jeremy Martin il miglior Rookie”
Jeremy Martin (MYPLASH/Metal Mulisha/Star Racing/Yamaha) ha ricevuto il trofeo di Rookie of the Year per il 2013, dopo aver concluso al 6° posto il Campionato National 250. Il ragazzo del Minnesota ha mostrato miglioramenti costanti nel corso della stagione e ha accumulato grande esperienza, conducendo anche per diversi giri davanti a un plotone di talenti della 250. Dopo la svolta alla settima tappa, Martin ha inanellato una serie di piazzamenti straordinari, inclusi un terzo a RedBud, un secondo a Unadilla, un quarto a Lake Elsinore.
I prossimi Rookie da tenere d’occhio nel 2014? Matt Bisceglia (Geico Honda) e Shane McElrath (Troy Lee Designs/Lucas Oil Honda).
Holeshot: “Ecco i vincitori”
Wil Hahn ha vinto i 15.000 dollari del MotorcycleSuperstore.com holeshot award per la classe 250. James Stewart ha ricevuto il premio per la 450 e l’assegno di 25.000 dollari.
Tomac Vs Villopoto: “Che la sfida cominci!”
I top rider hanno talento e professionalità per vincere, ma ci sono altri fattori che entrano in gioco per diventare Campioni.
Team. Il Monster Kawasaki factory team di Villopoto ha tutto quello che serve per fornire al pilota il mezzo necessario per portare a casa la tabella numero 1. La moto di Ryan è apparsa quella con il miglior comportamento in pista per tutta la stagione.
Il team Geico Honda si è affermato come vincitore di campionati per diversi anni, ma solo nella classe 250.
Corpo e mente. La biomeccanica di Ryan è a punto. Il suo corpo è flessibile nelle anche e nei tendini e può stirarsi su tutta la moto quando attacca una curva.
Eli ha probabilmente il miglior preparatore su piazza, suo padre John Tomac. Ha messo grande enfasi sull’essere preparato fisicamente e sull’utilizzo della corretta tecnica di guida. Vedo un solo difetto nella postura fisica di Tomac che può limitarlo in pista, ed è la schiena troppo incurvata, retaggio dei lunghi allenamenti in bici.
Veloce e incompreso: “Un privato vero”
Spesso i media si lamentano dei piloti che nelle interviste recitano la solita litania… ma quando qualcuno dice le cose come stanno, viene criticato e gli sponsor non sono contenti!
Weston Peick quest’anno si è fatto spazio sotto i riflettori, soprattutto perché è veloce con un normale mezzo da privato.
Ti hanno criticato per la tua incapacità di gestire persone e relazioni.
W.P.: “È ovvio che il modo in cui affronto le situazioni non è quello che la gente vorrebbe. Io sono sempre diretto e sincero, ma la gente non vuole ascoltare la verità”.
In Utah hai ottenuto un 4° assoluto, dietro Villopoto, Dungey e Canard. Sei stato contattato da qualche team per il 2014?
W.P.: “Non si è fatto vivo nessuno…”.
Nel 2013 hai fatto tutti i Supercross e solo qualche National selezionato. Perché?
W.P.: “È questione di ritorno economico e di quanto costa arrivare alle piste e del consumo della moto. Non ho il budget extra per ricostruire la moto ogni weekend e i premi sono ridicoli. Ho fatto 5° in entrambe le manche per 4° assoluto e ho ricevuto 1.300 dollari, uno scherzo. Ho speso il doppio solo per raggiungere lo Utah. Non vale neppure la pena correre se non sei in un team”.
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Ci vediamo al prossimo appuntamento con altre chicche sfuggite………..!!! 