TEAM HONDA GARIBOLDI – GIACOMO GARIBOLDI LETTERA APERTA!

Scritto mercoledì 8 Maggio 2013 alle 13:40.

GARIBOLDI

Caro MxBars,

A proposito di un topic  sul Bars che titola di “David con Honda”, leggo da diverse settimane le più svariate interpretazioni riguardo al pilota, al team e alla moto e sinceramente rilevo con amarezza come la gente sia solo pronta a criticare senza avere un quadro chiaro della situazione che probabilmente spiegherebbe a tutti come stanno veramente le cose.

Mi piacerebbe qui dare delle ragioni motivate che possano chiarire i vari aspetti della questione che sembra appassionare tutti quelli che come noi vivono di motocross e amano David Philippaerts.

La discussione su David Philippaerts è al seguente link, CLICCATE se ne siete allo scuro… 🙂

http://forum.mxbars.net/viewtopic.php?f=4&t=67301

A voi la lettura delle parole del Team Manager Giacomo Gariboldi.

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Pilota: come tutti sanno David ha avuto un doppio infortunio ad entrambi i polsi nel 2011 e nel 2012, doppia frattura in una parte anatomicamente delicatissima per un pilota ma soprattutto per un pilota di Motocross perché si tratta dell’articolazione più sollecitata (oltre alle ginocchia) del corpo durante la pratica di questo sport. Fratture di gambe e braccia oppure vertebre (quelle evidentemente guaribili) non lasciano alcuna traccia dopo un’adeguata riabilitazione, così come la riparazione di eventuale rotture di legamenti del ginocchio (lo vediamo negli sciatori che tornano regolarmente ad alto livello). La frattura dei polsi e la relativa applicazione di placche di sostegno non rimosse può determinare un recupero molto più lungo di quello normalmente richiesto per altri infortuni, soprattutto per recuperare la massima mobilità. Riteniamo che solamente un lottatore con la tempra di David abbia avuto la forza mentale e la disponibilità per ripresentarsi dietro ad un cancelletto di partenza nel campionato del mondo, non da comprimario come tanti piloti negli anni passati, ma cercando di essere ancora un protagonista e lottare per le posizioni di vertice. Ci vorrebbe molto più rispetto per un pilota di trentanni che ha messo in campo tutto il suo carattere dopo un duplice infortunio che ripeto, ha molte più complicanze di quello che si possa pensare e che alla fine della scorsa stagione ha evidentemente impensierito tutti i team “ufficiali”, compreso quello al quale apparteneva, per un eventuale firma di un contratto per il 2013. Se David si fosse fratturato “solo” una gamba probabilmente ora sarebbe in Suzuki oppure in Kawasaki ufficiale. Qualcuno ha mai fatto questa riflessione? I due ottavi posti negli ultimi due GP e il 9° in Campionato sono da considerare come dei podi per un pilota che sta ancora recuperando da una situazione grave e i tempi sul giro che stanno migliorando danno il significato di questo recupero.

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Team: tutto quanto premesso nel paragrafo precedente, più volte è riportato che David in un team “ufficiale” avrebbe fatto molto meglio e, qui mi vorrei soffermare su un paio di rilievi fatti da chi evidentemente conosce le situazione del paddock dall’interno. Ma gli appassionati quando parlano di team ufficiali a cosa si riferiscono? A team supportati con un budget direttamente dalle case o filiali europee oppure a team che dispongono di moto “ufficiali” e cioè sviluppate direttamente dai reparte corse della casa in Giappone (questo è il vero e unico senso di una moto ufficiale!). Perché se quest’ultima è la definizione valida affinchè un pilota possa disporre di una condizione “migliore”, questi in Europa sono solamente KTM, Suzuki Geboers, Honda MX1 e Kawasaki KRT, e naturalmente TM, gli altri dispongono di moto di SERIE modificate dai vari reparti corse interni al team. Mi risulta tuttavia che fior di piloti di punta NON abbiano MAI reso neanche in un team “ufficiale”, e De Dycker che tanti celebrano ora, è passato da diverse di queste situazioni “ufficiali” di privilegio, senza lasciare un segno, mentre altri che puntavano al podio in stagioni precedenti, il podio o la vittoria non l’hanno più raggiunta anche se in team “ufficiali”. Non è sicuramente delicato farne qui i nomi ma, chi ha frequentato il motocross europeo negli ultimi anni può sicuramente trovare tanti esempi.
Questo per dire che la resa di un pilota è determinata da tanti fattori (e il primo è quello fisico) che solo se trovano una combinazione nella stessa stagione fanno si che il pilota possa rendere e migliorarsi. Il Musquin 2008 in un piccolo team Honda privatissimo con moto molto vicino alla serie era in testa al mondiale! Paulin Gautier in un team privatissimo come Kawasaki BUD finì 3° al mondiale 2009 davanti a piloti “ufficiali”! Nel nostro sport il pilota conta sempre molto di più del Team e della moto, questa regola è sempre valida!
Se invece contasse per la definizione di “ufficiale” il team che riceve un budget, moto e materiale di ricambio dalla casa madre, allora anche il Team dove si trova attualmente David è da considerare “ufficiale” visto che è supportato e dipende direttamente da Honda Motor Europe.
David è circondato e assistito in questa stagione da tecnici come Massimo Castelli per la gestione del motore Pro Circuit, Gunther Geert tecnico ufficiale Kayaba, Enrico Egger tecnico ufficiale dell’elettronica GET e, dall’assistenza ufficiale Pirelli con pneumatici “ufficiali”. Uno schieramento di forze specializzato di questo genere per un pilota si trova solamente in cinque team nel paddock mondiale 2013. Non è il numero degli “smontaruote” che un team si porta in giro ma la qualità delle persone che assistono il pilota a fare la differenza, anche se la vera differenza la farà sempre e solo il pilota.

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Moto: c’è chi ha scritto di tutto e di più sul CRF450 di David, tanti senza sapere nulla sul materiale a disposizione del team per la stagione corrente (mancanza forse ora corretta dall’articolo esaustivo apparso su un giornale di Maggio). Il CRF450 di Philippaerts è dotato dello stesso motore che Mitch Payton ha preparato per Chad Reed, non è materiale accessibile a “privati” ma, preparato solo ed esclusivamente per Philippaerts e, considerato dai tecnici come uno dei motori più performanti in termini assoluti. I tecnici GET hanno testato questo motore al banco (lo stesso banco prova dove sono passati quasi tutti i motori “ufficiali” degli ultimi anni) e la potenza e la curva di erogazione del motore hanno sorpreso perfino loro con valori massimi difficilmente raggiungibili da altri propulsori della stessa categoria e con un range di utilizzo sorprendente. Le partenza di David nel 2013 dimostrano che se c’è una cosa che non manca a David è il motore, quando negli anni passati difficilmente David partiva nei primi cinque. Non è la brutalità dell’erogazione della tanta potenza che fa un motore buono ma il modo in cui la stessa potenza viene scaricata a terra!  A livello di ciclistica David dispone dell’ultima evoluzione delle forcelle Kayaba ufficiali che equipaggiano anche la moto di Paulin che ha vinto gli ultimi due GP, quindi il massimo attualmente a disposizione solo dei piloti “ufficiali”. A detta dei migliori tecnici presenti ai GP, un pacchetto equiparabile solo a poche altre moto veramente ufficiali nel paddock del mondiale.

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Questi chiarimenti per spiegare come certi giudizi possano essere influenzati dalla mancanza di informazioni o da quelle reperibili solo da alcuni siti dove però spesso noi del “mestiere” troviamo tante incongruenze ed errori. Mi piacerebbe suggerire a tutti gli appassionati come noi, invece di “accanirsi” sulle varie motivazioni che spiegano o meno delle prestazioni, godiamoci tutti insieme in questa stagione il pieno recupero di un Campione vero e coraggioso come David  Philippaerts, sperando che un giorno quando tutte le condizioni si ritroveranno sotto quel casco e su quella moto, sappia regalarci anche solo una giornata pari al Nazioni 2009 quando fece venire a tutti noi italiani la pelle d’oca!

Giacomo Gariboldi

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Bene, ora se volete lasciate un messaggio CLICCANDO i link!

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