BLAKE BAGGET Intervista a un pilota umile!

Scritto venerdì 25 Maggio 2012 alle 19:33.

Intervista a Blake Baggett – Vincitore della AMA Lites

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Traduzione by Afro Mazzoni

intervista by 

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Il pilota del Monster Energy/Pro Circuit Kawasaki Blake Baggett sta vivendo un grandissimo inizio stagione ne National. Uscito una stagione 2012 di supercross da dimenticare, ha cominciato come lo scorso anno con una doppietta ad Hangtown.
L’anno scorso, nella seconda gara, cadde e batté la testa, questo gli compromise il resto della stagione, quest’anno cercherà di non ripetere l’errore.

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Blake, sei veramente andato forte lo scorso weekend, cosa vuoi dire a riguardo?
Blake Bagget:
Non lo so, sinceramente non mi aspettavo di andare così forte qui. Una doppietta va oltre ogni più rosea previsione. Sarei stato felice anche con un podio in entrambe le moto. Io desidero solo essere in gara ogni weekend. Non voglio scendere in pista per strafare, cercare la vittoria ad ogni costo. Io voglio essere al cancello di partenza ad ogni gara e rimanere in lotta per il titolo fino alla fine. È questo quello che voglio. Cerco solo di essere competitivo sempre. Lo scorso anno ho cominciato a mille per poi fare uno stupido errore la volta dopo e rovinare tutto. Sto cercando di essere costante e avere buoni risultati. Nella prima moto oggi ho ricevuto un piccolo regalo: abbiamo mancato il segnale di due giri alla fine per soli otto secondi, così abbiamo potuto correre un giro in più. E in quel giro è successo di tutto. Non riesco nemmeno a raccontarti bene cosa sia successo. Rimbalzavo da un lato all’altro della pista. Eravamo tutti insieme, io Ken Roczen e Justin Barcia. Facevamo le stesse traiettorie, è stato davvero spettacolare! Poi, in moto 2, ho fatto davvero una buona partenza. Ero nelle prime cinque posizioni e ho ricevuto altri due regali. Qualcuno che era li è caduto e una curva dopo Roczen ha perso l’equilibrio e mi ha lasciato il secondo posto. Sapevo che se fossi riuscito a tenere il passo di Barcia sarei riuscito a trovare un punto dove passarlo. Per un po non ci sono riuscito, non potevo fare nulla. Ero bloccato dietro finché lui non ha fatto un errore e sono riuscito a guadagnare un poco di vantaggio. Una volta ottenuto un leggero vantaggio sapevo di dover dare tutto per mantenerlo, sapevo di dover dare il massimo per non rovinare tutto.

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Devi sentirti davvero bene dopo aver avuto una battaglia del genere con due dei migliori al mondo nella prima manche.
Avete tutti corso in modo corretto e pulito e poi è finita come è finita…
Si, io cerco di correre sempre in modo pulito è il mio stile, non sono irruento e non lo sono mai stato. Tutto è filato liscio ed è stato spettacolare. Sono sicuro che con il progredire della stagione lo spettacolo migliorerà di gara in gara. Roczer è campione del mondo in carica e Barcia ha vinto due titoli del supercross, con queste premesse non può non essere estremamente spettacolare…

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Nessuno ha mai messo in dubbio che tu non sia un pilota veloce, ma l’anno scorso avevi bisogno di lavorare sulla costanza di rendimento in gara, cosa hai cambiato nell’ approccio a questa stagione? Cosa hai fatto per avere costanza di rendimento?
Penso di più, non lo so. Non ho ancora capito, vedremo la prossima gara di capire se qualcosa è migliorato. Io devo solo essere paziente. La scorsa stagione per uscire da determinate situazioni ho provato ad esagerare ed è andata male, così quest’anno cerco di non ripetere gli errori della passata stagione.

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Come ti è sembrata la pista oggi?
Questa pista è una delle mie favorite. È un mix tra Comp Edge e Glen Helen, mi piace. Questi due tracciati sono quelli dove provo sempre durante tutto l’anno. Quest’anno hanno bagnato meno il tracciato prima delle gare perché nelle prime prove non era tutto fangoso, e non c’erano nemmeno dei grossi solchi. Sapevo bene che in punti precisi si sarebbe creata una singola traiettoria da seguire in curva, sapevo che sarebbe stato tutto molto sconnesso, ma non così tanto come lo scorso anno. Lo scorso anno c’erano sicuramente cinque o sei solchi in più in ogni curva. E mi pare anche che i salti fossero più alti la passata stagione, credo che quest’anno li abbiano abbassati un poco. Quest’anno si poteva andare molto più forte sui salti. Le gomme erano quasi pari al terreno.

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Quanto ti ha aiutato questo nel recuperare, e nel sorpassare all’ultimo giro, visto che eri partito indietro?
Credo di essere partito sesto, poi ho perso altre posizioni. Tomac e Musquin mi hanno passato e hanno preso vantaggio. Insomma, all’inizio ho perso molto terreno. Sicuramente le modifiche rispetto allo scorso anno mi hanno avvantaggiato, ma non tanto per le linee di sorpasso, quanto per le traiettorie generali che mi hanno consentito di non perdere tempo. Nonostante che le traiettorie che seguivo fossero veloci, ho cercato di sfruttarle al meglio e questo mi ha aiutato. Nell’ultimo giro io e Roczen siamo arrivati insieme sul quel salto, io ero tutto a destra, lui tutto a sinistra. Dopo il salto c’era una destra seguita da una sinistra, e io ero a destra, così ho capito subito che lui avrebbe preso l’interno, io ho deciso per l’esterno che era più veloce. Siamo rimasti affiancati a lungo e sapevo che così sarebbe stato molto spettacolare. Abbiamo entrambi tenuto aperto. Ad un certo punto ho pensato: “Cavolo, devo mollare, ma cavolo, è proprio qui di fianco a me”. Così ho continuato a mille e sono riuscito a passare. Era sicuramente un tracciato particolare oggi. Lo scorso anno, probabilmente qui ad hangtown era più facile sorpassare, c’erano tipo 8 traiettorie con diverse velocità per tre o quattro curve. Quest’anno c’era una grossa traiettoria e fuori da quella c’era più che altro fango.

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La prossima sarà Freestone, in texas. Cosa ti aspetti?
Di superare il secondo giro…

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