SIG GIUSSEPPE LUONGO WORLD MXGP 2012!!

Scritto mercoledì 28 Marzo 2012 alle 19:08.

Da Supercross.com

Traduzione by Afro Mazzoni

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2012 World MX GP – Sig. Giuseppe Luongo
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I Campionati del Mondo di Motocross sono unici. Paesi diversi. Lingue diverse. Culture differenti. Tracciati diversi. Ed è storia – è dove il supercross e il motocross come lo conosciamo noi qui negli USA è nato.
La designazione “campionato del mondo di motocross” è stata creata dalla FIM (federazione internazionale di motociclismo) nel 1947 con la più grande gara di motocross al mondo – il Motocross delle Nazioni. (il Motocross delle Nazioni è una gara a “squadre”, con paesi che competono tra di loro. Quella prima gara fu in Olanda, e fu vinta dalla Gran Bretagna.)

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Per pura coincidenza, il Campionato del Mondo di MX 2012 comincerà in Olanda, il weekend di Pasqua, l’8 e il 9 Aprile.

(il calendario completo dei MXGP è QUI!)

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Il Campionato del Mondo di Motocross e il MX delle Nazioni è organizzato da Youthstream. E il presidente della Youthstream è il Sig. Giuseppe Luongo.
Giuseppe cominciò nel motocross come molti altri – semplicemente con passione e amore per il motocross. Si guadagnò  grande fama professionale organizzando il leggendario Motocross delle Nazioni in Italia nel 1986, vinto dal dream team USA – David Bailey, Ricky Johnson e Johnny O’Mara – e gestito da Roger de Coster.

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La stagione 2012 vanta due nuove tappe in Messico e in Russia. Con questo come sfondo, e con il Campionato del Mondo in partenza, abbiamo parlato con Luongo circa il campionato e la stagione 2012.

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Cosa c’è di “figo” nel motocross?
Giuseppe Luongo: il motocross nel suo complesso è “figo”. È lo sport estremo definivo, originale. E guarda come è cresciuto ad oggi la competizione, lo spettacolo, l’atmosfera e i colori. È proprio “accattivante”, è estremo ed è davvero molto eccitante.
Con il Campionato del Mondo, Youthstream ha portato lo sport ad un nuovo livello. In più, oltre che essere “intrigante”, c’è un professionismo e una copertura mediatica senza ora senza precedenti.

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Molte persone, sia trai fans sia tra gli addetti ai lavori, non sono a conoscenza della tua esperienza nel Supercross. la realtà è che tu hai esperienza anche di organizzazione di eventi Supercross. Pui raccontare ai fans circa le tue esperienze di eventi di Supercross in tutto il mondo degli anni passati?
L’esperienza fu grande e le gare furono belle. Producemmo eventi di supercross in Giappone, USA, Francia, Italia, Germania, Olanda, Monte Carlo (Monaco) su tutti. Furono un gran successo, con copertura televisiva mondiale e una grande quantità di fans assistette alle gare.
La cosa più importante, secondo me, fu che la maggior parte delle stelle americane del Supercross e del Motocross, insieme ai piloti del Campionato del Mondo parteciparono agli eventi. Quando organizzai il Supercross, praticamente tutte le stelle del nostro sport vi presero parte tra il 1985 e il 2000.

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Da quanto tempo ti dedichi all’organizzazione di aventi di motocross?
Il 2012 sarà il ventinovesimo anno, cominciai nel 1983 organizzando una gara internazionale in Italia.

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Quale gara ti viene in mente se ti chiediamo: “Quale è stata la gara più memorabile a cui assistito e fatto parte?”
Di sicuro il Motocross delle Nazioni a Maggiora nel 1986. Molti di noi sanno  bene che posto abbia nella storia del nostro sport quella gara. È difficile da spiegare, fu un evento speciale per molte ragioni.
Quella gara fu fantastica e il dream team americano (Bailey, Johnson, O’Mara) fece faville.

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Quante persone c’erano nello staff della prima gara che hai organizzato nel 1983?
(ride) Due, io e il mio migliore amico.

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Ora che la stagione 2012 sta per partire, quante sono le persone che lavorano con te?
140, e molte altre collaborano esternamente.

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Nel 2012 entrambi i mondiali MX1 e MX2 raggiungeranno due nuove destinazioni, Russia e Messico. Prima di tutto, puoi dirci come è nata l’idea di correre in Russia e cosa potranno aspettarsi i fan russi dal loro GP di casa?
Se vogliamo che il nostro sport abbia sempre successo e un futuro migliore, dobbiamo seguire le leggi dell’economia ed esplorare i mercati emergenti. Quello Russo, quello Brasiliano e quello Asiatico sono mercati in forte sviluppo al momento, si può capire guardando dove vengono vendute molte moto adesso. La Russia ha molti fan e molti sponsor, e ora ha anche alcuni piloti molto buoni.

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E il Gp del Messico come è nato? Cosa c’è di eccitante in questo evento?
Le basi per il Gp del Messico sono state gettate da Sebastien Tortelli, due volte campione del mondo. In Messico il motocross si sta sviluppando molto, come nel resto dell’ America Latina. È un mercato in prospettiva.

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Quanto ci vuole per realizzare un GP in un nuovo paese?
Ci abbiamo lavorato sopra per tre anni, sia per il Messico che per la Russia.
Ora come ora, stiamo lavorando per avere GP in Qatar, Tailandia, India e Argentina.
Una parte del lavoro consiste nel visitare i luoghi dove dove si correrà, dare suggerimenti e consigli riguardo al tracciato e alle infrastrutture, lavoriamo in piena collaborazione dando molta importanza alle comunicazioni, comunichiamo quasi giornalmente con i luoghi dei GP.
In più, siamo in stretto contatto con la FIM, le federazioni locali, gli organizzatori e le autorità locali.

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Parliamo del futuro, 2013 e oltre. Che piani avete tu e la Youthstream per il 2013 e gli anni futuri?
Tutti conosciamo la situazione economica dell’Europa e degli Stati Uniti. Quindi stiamo cercando di investire in paesi in pieno sviluppo, come Russia, Brasile, Medio Oriente e Asia, e sviluppare il Campionato del Mondo in quei luoghi. È quello di cui abbiamo bisogno per rendere il nostro sport veramente globale.

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Se potessi sederti con il tifoso di motocross medio, e fargli conoscere tutto del Campionato del Mondo di Motocross, di te, della Youthstream, dei tuoi obiettivi, cosa ti piacerebbe fargli sapere?
Abbiamo una grande passione per il motocross, il Campionato del Mondo di Motocross esiste ed ha successo perché alla Youthstream amiamo il motocross. Gestiamo il nostro sport con la testa, ma anche con il cuore.
Se lo sport è finalizzato solo ad obiettivi economici, allora non andrà lontano, (abbiamo molto studi su sport che hanno fatto questa fine). E se fosse gestito solo con il cuore non funzionerebbe lo stesso (ci sono anche molti casi di compagnie fallite seguendo questa logica).
Il segreto è di gestire con il giusto mix di entrambe, testa e cuore, e di trovare il giusto bilanciamento tra le parti.
Una cosa di cui vado veramente fiero, e vorrei che i fan la conoscessero, è che da quando ho cominciato con il motocross (1983) ad oggi, abbiamo creato più di mille posti di lavoro. In un periodo difficile come quello che abbiamo dovuto fronteggiare negli anni scorsi, un periodo in cui molti hanno perso il loro lavoro, sono felice di dire che noi abbiamo aiutato direttamente più di mille famiglie che lavorano e vivono con il nostro sport, sono soddisfatto di essere in grado di aiutare.

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