STEWART, REED, VILLOPOTO e DUNGEY, CURIOSITA’!

Scritto martedì 14 Febbraio 2012 alle 08:54.

Da molti commenti dei piloti, raccogliamo quello che emerge in particolar modo dopo la gara di San Diego, la sesta della stagione, dividendo il campionato in tre parti, sembra che Villopoto voglia portarsi al piu presto verso la fuga, ma chi glielo potrà impedire è Chad Reed, che rimanendo in contatto con Villopoto per tutta la gara di San Diego, ha capito come può fare per batterlo, in più il campionato si sposta nella costa Est, dove Chad trova la sua “casa” e gli spostamenti son meno faticosi, idem per Stewart, vivendo in Florida può concentrarsi sul campionato o buttare un altra stagione nel dimenticatoio.

Più difficile la situazione di Dungey, pare non riesca a trovare quel giusto click per poter stare coi primi, molto deluso dalle ultime dichiarazioni.

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James Stewart: Ancora una volta ha fatto un errore, ha fatto tutto da solo nelle whoops. Questa volta il danno non è stato fisico, ma mentale, non è più in contatto con i leader della classifica, troppi punti (-32 punti), James è sempre stato un pilota veloce sulle whoops, ma sta diventando evidente che c’è qualcosa di sbagliato con la sua messa a punto o la sua tecnica che lo ha reso decisamente pericoloso a se stesso in queste sezioni, visto che ne ha sbagliate anche in altre gare. Lui e il suo lavoro di squadra, potrebbe segnare un momento determinante di questa stagione, se non per tutta la sua carriera.

La sfortuna della serata di San Diego per Stewart non aveva fine, oltre alla caduta, è rimasto sotto alla moto impigliato, gli addetti alla pista hanno dovuto tagliare parte del completo per liberalo, perdendo un giro completo e per Stewart ha pesato tantissimo a livello mentale, speriamo riesca a reagire per lo spettacolo…

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Chad Reed: Dalle sue parole verso Ryan Villopoto, si capisce che c’è rispetto, secondo Chad, Ryan ha voluto vincere a San Diego e ha lavorato duramente per raggiungere questo risultato. Sono rimasti molto corretti nel duello, dimostrando rispetto che esiste tra loro. Chad dice ” ho attaccato fino all’ultimo ma non ha mollato! Abbiamo giocato al gatto col topo in modo intelligente tenendoci controllati a vicenda. Ryan era aggressivo, ma è sempre rimasto al suo posto. Durante questi venti giri, sono stato molto concentrato, perché il terreno non era facile, scivoloso, ma ho apprezzato la sezione delle “whoops”.

“Sono contento del ritmo riuscito a mantenere per tutta la gara che mi ha permesso di battagliare con Ryan fino alla bandiera a scacchi. Onestamente, prima di questa gara, non avrei mai pensato di seguirlo fino alla fine perché è sempre stato in fuga nelle vittorie. Ora so in quale direzione bisogna lavorare, lo faremo molto seriamente. Sono molto eccitato per passare alla East Coast. Ero ansioso di lasciare la California per trovare la mia casa e il mio letto. ”

A quanto pare nella prima parte del campionato Chad non voleva perdere la vetta della classifica, ora sembra si stia cominciando a valorizzare ancor di più la lotta al titolo!!!

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Ryan Villopoto: Secondo Ryan ci sono stati parecchi piloti scorretti mentre venivano doppiati, non lasciando strada e interponendosi tra lui e Reed, “alcuni di loro erano perfetti, ma alcuni di loro erano davvero difficili da passare. [Mike] Alessi era male e credo che anche [Weston] Peick ha reso difficile il passaggio”.

Quello che ha reso particolare e spettacolare della vittoria di Villopoto, è stato il sorpasso subito al 18° giro, ma Ryan non ha mollato mentalmente, rimanendo attaccato a Reed per rendergli dopo poche curve il sorpasso nella maniera piu pulita possibile, il tutto su una pista veramente difficile per le whoops che non si consumavano mai e una pista bucata e scivolosa, queste le parole di Villopoto.

Tale prestazione è stata presa di mira dagli agenti di controllo anti doping, richiamando Villopoto per un controllo interminabile, visto che da quanto dice lui non aveva pipì…:-)

Tutto è andato bene al controllo, ma Ryan si esprime dicendo che sarebbe giusto fissare come regola il controllo antidoping per i primi 10 e i restanti 10 con controllo a sorpresa!

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Ryan Dungey: Pur essendo riuscito a salire ncora sul podio, la quarta volta in sei gare, Dungey non sembra molto contento di come stia andando, all’inizio del campionato le piste erano leggermente diverse, meno sezioni tecniche e meno “monster Whoops”!!!

Questo è quello che ha mandato in crisi Ryan Dungey a San Diego, le famose Whoops che da tanto mancavano e questa volta, a detta da tutti i piloti, erano veramente difficili, profonde e lunghe, cosa che negli on-board si sentono le moto arrancare, mietendo tante vittime, grazie alla caduta di Stewart, Dungey riesce a salire sul podio, ma non è contento, la sua dichiarazione ” Ho faticato parecchio stasera, non riuscivo a stare attaccato alla moto in alcune sezioni, dobbiamo lavorare ancora per poter riuscire a battagliare per la vittoria, va bene esser finiti sul podio, ma abbiamo bisogno d’altro per rimanere in contatto, vorrei già essere alla prossima gara per poter stare nei primi posti e riscattarmi!”

Un Dungey veramente impensierito dalla gara di San Diego, a dargli man forte per alcune delle prossime gae ci sarà Marvin Musquin a correre nella SX 450 in sella alla KTM 350 F , St. Louis e Daytona, sperando di potergli portare supporto per la sfida del podio!

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