CHAD REED DOPO ANAHEIM 1!!!

Scritto giovedì 12 Gennaio 2012 alle 22:31.


Chad Reed dopo Anaheim 1
di Scott Hoffman (Motocross.com)
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Traduzione by Luca Serafini
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Chad Reed è famoso per dire le cose come stanno e quest’anno non è cambiato. L’uomo esprime apertamente le sue opinioni. Con a disposizione un’Honda CRF450R ufficiale sotto il logo di Two Two Motorsport per tutta la stagione, è uscito dalla gara di apertura del campionato Monster Energy Supercross 2012 con una solida posizione di secondo in classifica, nonostante una caduta nel main event. Chad non ha fatto salti di gioia, ma non è neppure risultato deluso della sua performance ad Anheim 1. È rimasto comunque un po’ frustrato dalla pista ad Anheim.
C’è molto da dire su Chad Reed dopo “la caduta” per eccellenza della scorsa stagione, quella che avrebbe potuto facilmente porre fine alla sua carriera come anche rovinare la sua vita per sempre. Mentre alcuni piloti si sarebbero lamentati di quanto successo, Reed all’epoca ha guidato oltre il limiti del suo corpo martoriato e ha tenuto duro fino alla fine della stagione.
Quest’anno Reed ha alzato il livello del suo team aggiungendo nuove risorse allo staff, incluso Mike Gosselaar, il suo ex meccanico ai tempi della Suzuki. Chad ha acora fame di successo e vuole indietro il suo titolo Sx.
Con ancora addosso il suo completo Two Two Motorsports Shift  subito dopo essere sceso dal podio, ecco che cosa ci ha detto.

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Motocross.com: Congratulazioni per la buona gara. Hai fatto secondo. Un inizio migliore quest’anno rispetto all’anno scorso. Che sensazioni hai della serata?
Chad Reed:Mi sento bene. Penso che sia stata una grande serata per quanto riguarda le due buone partenze in entrambe le gare; vincere la mia heat, poi uscire di nuovo e fare un’altra buona partenza e poi finire secondo molto distaccato. Lo accetto come risultato perché sono caduto e ho fatto un paio di errori qua e là. Lo prendo come buono. È stata una serata dura per me. Non che io avessi problemi particolari o cose del genere, ma ho lottato contro questa pista tutto il giorno. Era una pista su cui ho avuto difficoltà a trovare le motivazioni e sono contento di aver fatto un risultato con queste premesse.

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Motocross.com: Hai avuto un bel duello con Ryan Dungey e ho visto che voi due ne avete parlato. È stata una buona gara, è stato un duello pulito?

Chad Reed: Sì, l’abbiamo mantenuto corretto. Sembra che i due Ryan ed io riusciamo a mantenere corretto lo scontro, per quanto duro e aggressivo. Tu fai quello che ti aspetti da loro. È stato un peccato che io abbia perso l’anteriore. Cercavo di guadagnare un po’ e di essere più veloce in alcune curve, ma c’era un limite e il mio limite oggi non era abbastanza alto.

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Motocross.com: C’è qualche pilota che ti ha sorpreso oggi?

Chad Reed: Mi hanno sorpreso alcuni piloti, ma “chi vivrà, vedra”. Onestamente, non credo che si possano trarre conclusioni da questa singola gara. Penso che sia stata una lotteria. Direi che alcune cose che ho visto registrate in Tv della gara di Las Vegas (Monster Cup) e alcune cose che ho visto e sentito oggi sono piuttosto importanti, quindi torneremo alla base e metteremo i ragazzi al lavoro e questa settimana si guadagneranno lo stipendio!

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Motocross.com: Dungey ha dichiarato che la pista era atipica. Ti alleni in un tipo di tracciato e poi arrivi qui e trovi qualcosa di completamente differente da quello su cui ti alleni.

Chad Reed: Sì, è l’aspetto più difficile. Io sono di solito quello che contesta i tracciati, perché lo ritengo necessario. Come uomo d’affari e proprietario di un team, lavori sodo non solo come atleta, ma assumi tutto il personale e lo staff per avere la moto e tutto il resto migliore che puoi, poi arrivi qua e penso sinceramente che sia sotto lo standard accettabile. Non è accettabile quanto patetica fosse questa pista ed è una vergogna. Come ha detto Ryan, ci siamo fatti il mazzo per quattro mesi, andando in una direzione secondo la quale una pista di Supercross dovrebbe mettere alla frusta te e la moto e poi d’improvviso ci ritroviamo infilati in una pista per biglie! L’altra faccia della medaglia è che Ryan Villopoto si è fatto trovare più preparato. Si è trovato a suo agio in queste condizioni, ha guidato veramente, ma veramente bene e ha fatto l’holeshot quando serviva; lo abbiamo visto fare così più volte. Sarà un anno duro e ritrovarsi sul podio è importante. Accolgo bene il secondo posto a questo punto.

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Motocross.com: Pensi di aver trovato nuove motivazioni durante la gara? A un certo punto la lotta è stata serrata tra voi tre. Potevi rimanere secondo, potervi anche finire quarto.

Chad Reed: Non volevo certamente scivolare in 4a posizione. Volevo salire su quel podio. Non direi di aver avuto un recupero, perché non mi ero sentito esausto o qualcosa del genere. Stavo solo cercando di interpretare la pista e di trovare il limite nei pochi punti in cui si poteva spingere un po’ di più. Villopoto era veramente forte in tutti i punti stretti ed era super fluido. Sembrava che avesse più trazione davanti e dietro di tutti gli altri che ho potuto vedere durante la serata. È in linea con quanto ho notato alla Monster Cup. Quindi metteremo al lavoro il nostro staff questa settimana e vedremo che cosa riusciremo a tirare fuori. A Phoenix, sia che la pista abbia lo stesso disegno o no, sarà la solita Phoenix e avremo problemi di trazione anche lì. È sempre secco alla sera nel deserto e il fondo si sgretola, così ci ritroveremo ad affrontare delle condizioni simili a quelle di oggi.

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Motocross.com: Il problema principale era la pista troppo stretta?

Chad Reed: Sì, era come un’unica larga traccia. Penso di essre fortunato ad aver fatto mountain bike. Mi sembrava che bastasse aggiungere degli alberi e dei tronchi di traverso e avremmo avuto potuto chiamarlo Endurocross. Ci scherzi sopra, ma ci sono milioni e milioni di dollari che girano attorno a questa attività e abbiamo un gruppo di piloti così talentuosi e ottime moto, grandi fabbriche e sponsor importanti. Sento che stiamo migliorando tutti mentre questi che preparano la pista no, è un peccato.

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Motocross.com: Senti di aver riacquistato tutta la tua confidenza? Sei sembrato a posto sulla moto. Sembra che tu possa spingere ancora di più se è necessario.

Chad Reed: Non direi che la mia confidenza sia mai scesa. Immagino che ti riferisci alla caduta di Millville?

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Motocross.com: Sì, sembra che dopo tu abbia perduto un po’ di smalto ma qui sei tornato ad essere quello di prima e sembri aver ritrovato un po’ più di aggressività nel tuo ritmo.

Chad Reed: Sì, ho avuto tempo per riflettere e, soprattutto, del tempo per rimettermi a posto fisicamente. Ero piuttosto scosso e pesto, poi abbiamo corso due altri weekend di fila e dopo abbiamo fatto due weekend di sosta. Ho fatto degli errori lo scorso anno con quella caduta. Avevo pianificato tutto, perché a quel punto avevo qualcosa come 20 punti di vantaggio in campionato, e avevo una strategia per come le cose sarebbero dovute andare e mi sono attenuto a quel programma. Avrei, invece, dovuto togliermi il cappello da proprietario del team e agire come atleta, pensando per prima cosa a me stesso, mettendo da parte tutte le stronzate e e fare quello che serviva per stare meglio come atleta e non continuare a occuparmi di tutte le mansioni del team di cui devo normalmente interessarmi. Questa è una delle cose che ho imparato nel mio primo anno. Non è stata una questione di confidenza o altra cosa del genere. Ero piuttosto mal messo e non ho preso il tempo necessario a guarire e recuperare pienamente.

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