INTERVISTA A CHAD REED E STAFF TWO TWO!!!

Scritto martedì 22 Novembre 2011 alle 00:15.

INTERVISTA A CHAD REED, MIKE GOOSSELAAR E LARS LINDSTORM!

Intervista by Alberto Herholdt e Alessandro CAstellani

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Visto l’evento del Supercross di Genova, siamo riuscito a fare un intervista a Chad Reed e al suo staff tecnico, un certo Mike Gosselaar e Lars  Lindstorm, le domande sono state fatte da Alberto Herholdt e Alessandro Castellani, una serie di domande interessanti, dove per alcuni aspetti ci portano a capire molte cose.

Rigraziamo Chad e il suo staff per la disponibilità,augurandogli un in bocca al lupo per la sua stagione!

Buona lettura!

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CHAD REED

Nella storia del motocross c’è stata un’inversione di tendenza: all’inizio gli europei andavano in America per insegnare il motocross, mentre gli americani venivano in Europa sognando di vincere il Campionato del Mondo. Oggi, invece, sotto tutti i punti di vista (disegno e preparazione delle piste, tecnica di guida, prestigio delle competizioni, abbigliamento, grafiche) gli americani sono considerati i maestri. Perché oggi l’Europa non è più un esempio da seguire mentre invece tutto quello che c’è in America è visto come migliore dagli europei? Secondo te è completamente vera questa cosa o c’è ancora qualcosa che voi potreste imparare da noi?

Penso che il Supercross sia diventato così popolare e grande che adesso i ragazzi vogliono tutti correre negli Stati Uniti, abbiamo il meglio dei due mondi (SX e MX) mentre in Europa c’è solo praticamente il motocross. Penso però che il livello del motocross è molto simile, le piste sono diverse e i piloti sono diversi ma hai visto al nazioni… Eravamo tutti sulla stessa pista ed eravamo tutti molto vicini.

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Hai corso il Motocross delle Nazioni a Franciacorta e forse sai già che quella pista è stata costruita apposta per l’evento ed abbandonata subito dopo. Hai corso o ti sei allenato su alcune delle piste più importanti d’Italia, come Cingoli, Malpensa, Gioiella… Secondo te nessuna di quelle in cui sei stato era adatta ad ospitare il Nazioni? Era davvero necessario costruire una pista nuova?

Penso che in Italia avete delle belle piste, quando ho vissuto qui nel 2001 ho girato in belle piste, Asti era bella (lo sai che adesso è chiusa? Questo è un vero peccato!!!), Maggiora, la pista di Rinaldi era bella ma penso che la pista di Franciacorta era molto divertente, il tracciato era bello e tosto.

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Tra Saint Jean e Franciacorta, qual è stata l’edizione del Nazioni che hai preferito?

Preferisco il tracciato italiano ma ovviamente avendo vinto in Francia, mi ha lasciato qualcosa in più!

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In Europa attualmente abbiamo grossi problemi col motocross: le moto fanno troppo casino, spesso ci sono persone che abitano vicino alle piste che si lamentano e le fanno chiudere, con l’aiuto degli ambientalisti. Anche in America ci sono problemi di questo tipo?

Abbiamo problemi simili negli Stati Uniti… Non penso che sia un problema dovuto alle nostre moto (factory) che fanno rumore ma perché ormai quelle di tutti fanno rumore… Tutte le marmitte aftermarket sono rumorose, quindi basta solo tenere un pò più sotto controllo questo casino. Per quanto riguarda le competizioni, basta vedere la F1 e la Moto GP… Il rumore nelle corse è fondamentale!

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Altri problemi ci sono per organizzare i GP. Spesso una pista che meriterebbe di ospitare il mondiale non può farlo perché il promoter chiede investimenti enormi al motoclub organizzatore, da cui si rischia di non rientrare perché non vengono abbastanza spettatori a vedere le gare. Recentemente Luongo ha dichiarato che, proprio per attirare più pubblico, il futuro del mondiale può essere rappresentato da piste metà indoor e metà outdoor tipo quella della Monster Energy Cup. È una cosa sensata secondo te?

In tutto i promotori sono dentro per fare soldi… Quindi è sempre molto difficile capire il limite.

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Dicevano che fare il pilota-team manager avrebbe comportato troppi impegni e distrazioni, invece hai corso una delle migliori stagioni della tua carriera, pur non riuscendo a vincere. Come hai fatto a trovare l’equilibrio giusto?

Sono arrivato secondo e terzo… Non ho vinto. È stata una stagione divertente, ho lavorato su molti livelli diversi… È sempre difficile paragonare un secondo ad un primo ma è stato un bel secondo posto! Penso che abbiamo guadagnato un bel pò di rispetto nel mondo dei motori. Mi piace e mi diverte lavorare con persone diverse con le loro personalità e capacità, curare la moto, gestire gli sponsor, mi diverte!

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La tua presenza qui a Genova è solo un’esibizione oppure ti servirà per provare qualcosa?

 Mi piacerebbe provare a vincere! Vengo da una settimana e mezza di test e verificare se quello che abbiamo fatto è giusto con una vittoria questo weekend sarebbe la cosa più bella, vedere quali sono i nostri punti di forza e i nostri punti deboli, ora non sono ancora al 100% della forma fisica ma vedremo di fare del nostro meglio.

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Ken Roczen ha corso l’ultima prova del Campionato del Mondo con una 125 2T, arrivando vicino al podio, e anche Cairoli avrebbe dovuto usare la 250. Se ne avessi l’occasione, ci proveresti anche tu nel National a correre una gara col 2T?

No non lo farei mai… Sarebbe divertente giudarlo ma Honda non li ha più quindi, sono nel business per vendere 4 tempi adesso. Penso che sia bello parlarne ma poi l’esperienza che hai quando risali in sella ad un 4 tempi ti accorgi che è nettamente meglio! Del 2 tempi è molto bello il sound.

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Come mai Goose è tornato a lavorare con te?
Me lo sto continuando a chiedere anch’io (ride)! Nel 2009 abbiamo avuto una bella stagione facendo secondo nel Supercross e vincendo il titolo National. Rispetto tantissimo le sue capacità meccaniche, penso che si possa imparare molto da lui e che sia un bene averlo in giro per il team.

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Lars Lindstorm
Avete un supporto da Honda US?
L’anno scorso hanno iniziato a darci una mano a fine Supercross e per tutto il National. Dopo che Chad ha iniziato a fare dei buoni risultati, la relazione con i ragazzi Honda è cresciuta, ci davano più fiducia e più aiuto ed è per questo che le ultime due gare di SX e la stagione outdoor ce l’anno fatta correre con delle moto factory.

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Com’è lavorare con Chad e l’organizzazione del suo team?
È bello, non è come dipendere dalla casa madre. Chad fa le regole,tenti non è come lavorare per Honda, Yamaha o Suzuki dove ci sono molte, forse troppe regole, non ci sono orari da impiegato, quello che conta è il rapporto umano alla fine e noi siamo come una sorta di “famiglia” ed è tutto più divertente.

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Cosa avete pensato quando avete visto volare Chad in quel tremendo volo che ha fatto a Millville?
Non l’avevamo visto fino a quando non l’hanno trasmesso sui monitor ed eravamo tutti sorpresi e contenti che fosse riuscito a risalire in moto.

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Mike Gosselaar
Come mai hai deciso di tornare a lavorare con Chad? E quali sono le differenze di quando eravate insieme in Suzuki?
Lavorare con Chad in Suzuki è stato bello e facile, così quando mi ha offerto un lavoro, ero già abbastanza pronto a lasciare la Suzuki ed era il momento perfetto per fare questo passo.

 
Cosa pensi di KTM in USA e pensi che Dungey possa fare bene?
Conosco le persone che lavorano per il team e so che sono molto contenti di essere lì, penso che siano tutte persone molto qualificate e che debbano solo rendere vincente la loro moto.

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Quali differenze hai trovato a lavorare con Chad rispetto a Ryan?
C’è più relazione personale con Chad ed è molto più facile comunicare.

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Cosa pensi delle moto da MXGP? Sono simili a quelle americane?
Penso che al mondiale ci siano più possibilità di miglioria sulle moto, noi siamo molto più legati alle moto di produzione.

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Bene, state sintonizzati che prossimamente pubblicheremo anche un intervista con Justin Barcia!

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