YAMAHA 2012 LA GAMMA CROSS!!!Prova in pista!

Scritto martedì 20 Settembre 2011 alle 16:51.

Articolo by Samuele Mariotti e Filippo Mariotti

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MEN IN BLU!!!

Giovedì 15 Settembre, la redazione dell’MxBars,nello specifico Samu e Long Jhon è stata concessa un’ occasione molto interessante, la presentazione alla stampa nazionale della gamma Yamaha fuoristrada 2012 a Faenza.
Alle 10,00 siamo sotto il tendone della hospitality Yamaha e se ti giri attorno vedi gente che usa il gas come una spugna e abbiamo incontrato pure il Colza!!
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Si inizia con una breve presentazione delle strategie commerciali del prossimo anno, tra cui vorremmo ricordare;
– la riduzione di prezzo delle moto di circa 200 euro (più computer per la mappatura della 450YZF fornito col kit);
– l’organizzazione di una nuova rete di 41 concessionari su tutto il territorio nazionale i quali saranno presenti anche a tutte le manifestazioni nazionali e regionali per assistere i propri clienti durante le varie manifestazioni;
– il rilascio di una tessera personale a chi acquista le moto dai concessionari ufficiali grazie alla quale si potrà usufruire di uno sconto del 25 % sui ricambi presso qualsiasi concessionario Yamaha;
 l’istituzione di un trofeo sui generis (non monomarca) con montepremi finale totale di 90.000 euro.

Successivamente siamo passati ad una delle parti più interessanti della giornata e cioè la presentazione dei nuovi modelli cross e enduro 2012 e a sorpresa (sorpresa nel vero senso della parola perché la moto era coperta da un telo!) della nuova WRF 450 con motore Yamaha vecchia generazione ad iniezione (quello usato dal 2003 al 2009 per capirci) montato sul nuovo telaio della YZF 250. Gran figata di moto davvero e probabilmente una moto assemblata con i componenti Yamaha più performanti degli ultimi anni…. ma sfortunatamente quella non ce l’hanno fatta provare.

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Alle 11.00 circa comincia la fase più bella e più attesa, la prova delle moto su un Monte Coralli preparato per le grandi occasioni, fresato e bagnato come piace a…… Long Jhon!!!! Non nascondiamo il fatto che ci sentivamo come piloti quasi ufficiali, avevamo infatti la completa assistenza dei tecnici e meccanici Yamaha pronti a soddisfare ogni nostra richiesta di setting sulle moto. E quando ci ricapita!?!?

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Ok e ora si parte!!!!!
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YZ 125 facile e leggera

Poco meno di vent’anni ci separano dall’ultima volta che avevamo usato seriamente una moto di questa cilindrata. Il timore innanzitutto era quello di riuscire a fare almeno un giro di pista. Ci ricordavamo motori scorbutici e con una coppia alle stelle con la necessità di fargli girare sempre molto in alto. Per fortuna siamo stati smentiti, l’YZ 125, perfettamente carburata, gira come un orologio svizzero, senza necessità di avere una guida impiccata e con la mano perennemente sulla frizione. Certo se vuoi fare strada si deve scorrere nelle curve e farla girare velocemente, ma questo motore è comunque sempre pronto fin dai bassi regimi, lineare e abbastanza potente. L’allungo non è esagerato ma se la si tiene bene in coppia è davvero divertente, Leggerissima e maneggevolissima quasi sembra di non avere niente sotto il sedere e questo nei tratti più veloci può essere un po’ un limite se non la si conosce bene e qui vengono fuori un po’ i limiti rispetto ai telai più moderni delle 4t. Per le sospensioni non male la forcella, assorbe bene ma rimane un po’ chiusa quando viene caricata. Non pervenuto il mono per i motivi di cui in premessa, il più morbido tra quelli provati nonostante aver chiuso i registri prima della prova, ma sono sicuro che la base di partenza sia ottima.
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YZ 250 divertente ma impegnativa

E’ la stessa moto che conosciamo ormai da molti anni e sicuramente nel campo delle moto 2T con telai non perimetrali rappresenta ancora il prodotto più innovativo.
Motore abbastanza godibile, con effetto on-off sicuramente perfettibile, dà il meglio di se con la guida decisa e regimi di rotazione medio alti. La moto è leggera  e maneggevole, le sospensioni sono adeguate alla prestazione della moto ma la stabilità sulle salite e sulle discese veloci non è il suo forte, rispetto ai telai perimetrali di nuova concezione 4T anche qui manca quella stabilità  che si trasforma in poca sicurezza nella guida. Guarda caso Samu è stato l’unico tester a cadere, proprio con questa moto.
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YZF 250 la sorpresa

Su richiesta dei tecnici Yamaha abbiamo provato prima il my 2011 e poi il 2012. Scendere da una moto e salire subito sull’altra ti permette di capire cosa cambia con l’introduzione del carburatore da 39 al posto del 37, forcelle e piastre del 450 e il nuovo telaio più rigido. Mai provato due moto tanto uguali visivamente quanto differenti in pista (forse troppo!?!?!?!?!). La moto ciclisticamente ha una precisione sbalorditiva, stabile e precisa come un bisturi o come potrebbe essere una moto di cilindrata superiore, senza compromettere troppo le doti di agilità che deve avere una piccola 250F. Egregio comportamento della forcella, anche se Faenza la puoi trovare anche più bucata   Il motore è impressionante, lineare, potente e con tanta forza già da sotto. L’allungo non è impressionante ma basta darsi da fare col cambio e …. il paragone con la moto arancio di riferimento della cilindrata è quasi fatto. A questo punto ci siamo chiesti, ma è davvero necessaria l’iniezione?!?!

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YZF 450  (per intenderci la Long Jhon’s  bike!)

La moto, a me abbastanza famigliare, è la stessa dell’anno prima ….. e di quello prima ancora. Non è una piuma ma sicuramente la centralizzazione delle masse si sente curva bene ed è maneggevole in aria, più spingi più ritrovi le doti di stabilità e trazione tipiche della casa dei tre diapason. Il motore è sempre lo stesso scorbutico ed energico della prima versione, dotato di tanta forza ma di poca linearità, arma micidiale per fare andare piano l’amatore. Tutto questo però lo senti con la moto standard (map 0), poi ti fermi ai box arriva il tecnico che con il “mappatore” in 15 secondi ti sistema la centralina con una delle due mappature sviluppate in molti mesi di test da Barozzi.
Map 2 per chi ha l’accelerazione progressiva direttamente nel polso. L’effetto ti lascia a bocca aperta: la moto diventa molto corposa dal basso ma molto lineare nell’erogazione, diretta tra rotazione della manopola e scarico della potenza a terra, quindi molto intuitiva. Ti fermi ancora ai box e via…
Map 3 per chi spalanca il gas ad ogni curva (devo dire che alla YZF 450 l’ho visto fare solo ad un certo Bartolini!!). In effetti con questa mappatura anche l’amatore può spalancare il gas ottenendo un’erogazione”automatica” e lineare dai bassi ai medi regimi, il famoso effetto Honda 450 iniezione, quindi c’è un grosso vantaggio nella percorrenza delle curve che però a mio avviso finisce quando il motore sale ancora di giri e ti ritrovi quella botta quasi incontrollabile tipica di questa moto. Probabilmente a qualcuno potrebbe andare bene ….. io preferisco la map 2 e spero di non essermi sbagliato visto che me la sono fatta fare sulla mia moto. Queste mappature saranno a disposizione sul mappatore dato in dotazione con al moto, ovviamente si possono fare tutte le prove che si vogliono senza fare “danni” poiché è sempre possibile tornare ad una mappatura  standard.
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Conclusioni


Non è un mistero che Yamaha voglia tornare protagonista e come detto dai tecnici presenti lo vuol fare ripartendo dalle basi e cioè dai campionati regionali. Per questo per il 2012 ha a disposizione moto davvero valide.
La nuova 250F darà del filo da torcere alle concorrenti.
La 450 con testa “rovesciata” sin dall’anno della sua uscita sul mercato è stata una moto che non ha mai convinto al 100%, complice il motore parecchio impegnativo e la limitata conoscenza dei concessionari della moto e di conseguenza della possibilità di agire sulle mappature. Per questo in Yamaha Italia si è lavorato per trovare il bandolo della matassa e sfruttare tutto il potenziale di cui è dotata questa moto. Sono infatti state studiate delle mappature ad hoc per i clienti che, come anticipato, riceveranno insieme alla moto anche il relativo computer “mappatore”.
Secondo noi l’obiettivo è stato raggiunto, con le mappature fornite la moto cambia carattere e sta al pilota scegliere quella che preferisce.
Le moto 2T è stato un piacere ritrovarle dopo tanti anni di moto a benzina. Sono sicuramente ancora divertenti ma quando poi sali sulle più moderne 4T ti accorgi quanto lo sviluppo, specialmente della ciclistica, si sia fermato e renda queste moto impegnative e meno sicure rispetto alle nuove che sembrano viaggiare sui binari.
Per cui nelle discussioni che infiammano i forum intitolate “2T vs 4T” noi ci sentiamo di schierarci a favor dei 4T, non ce ne vogliano i nostalgici!

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Un ringarziamento a tutto lo Staff Yamaha-motors per averci soppor….emm…supportato per tutto il giorno!

Saluti da MxBars!

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