I MANUBRI DI SEATTLE SX!!!

Scritto martedì 19 Aprile 2011 alle 10:45.

Articolo by Steelbass

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L’ MXBars analizza la situazione del campionato Supercross più imprevedibile dagli anni 80 ad oggi, dopo la gara sulla pista devastante di Seattle.

 

Sabbia, canali e pista che si deteriora in modo molto consistente ad ogni giro. Un tributo alla gara di Valkenswaard di domenica del campionato del mondo FIM MX? A parte gli scherzi, la tensione in loro, i protagonisti del Supercross, si leggeva già dal giro di allineamento. Quel giro in cui le narici respirano la tensione dell’ intero stadio e l’ odore della sabbia, la pressione del pubblico che con il fiato sospeso attende il rumore sordo del cancelletto che si abbasserà di li a 5 minuti al massimo. Le felpe a scaldarli, a dare un po’ di tepore al fascio di nervi tirati per la gara che si dovrà affrontare in un terreno in cui la tecnica emerge, in cui la moto va veramente guidata solo come i professionisti sanno fare.

Windham che si ferma sopra una wave per osservare lo stato della pista, il numero di canali e la profondita degli stessi, Reed che prova una minisessione per tastare il grip.. e via di seguito.

Il supercross non è un gioco da ragazzi, o meglio quei ragazzi li lo sanno proprio giocare bene.

 

 

Gli impressionanti canali di Seattle

Foto: Supercross.com

 

La partenza è stata come al solito tutta a fiato sospeso, un Ivan Tedesco che fa un holeshot da maestro, e i due nemici-amici (a detta di Stewart sono diventati amici visto che hanno già prenotato delle sessioni di allenamento da fare assieme in località non ancora rese note) Reed  e Stewart subito dietro a prendersi già le misure.  Sbaglia Reed nel tratto di whoops perdendo i piedi dalle pedane, poco dopo sbaglia anche Stewart nella stessa parte di pista. Un’altra curva ed ecco Stewart che avanza e impone una specie di ritmo che poi si rivelerà decisivo. Quasi 10 secondi di vantaggio ha dato al resto del gruppo, 10 secondi su una pista come quella, non è poco. E’ abbastanza però per poter confermare che il ragazzo di colore la tecnica ce l’ ha e credo pure anche la velocità. Certo, il divario alla fine si è assottigliato a poco più di due secondi, ma è chiaro che il Tiger Woods del Motocross sta facendo impensierire un po’ tutti i candidati al titolo. Si era scavato una bella fossa all’ inizio ed aveva tirato dentro tutti, moto e team compresi. Risalire dal pantano in cui si era ficcato non è cosa semplice soprattutto per uno come lui, sottoposto a pressioni oltre che mediatiche anche familiari. Quali delle due gravano di più? A voi l’ ardua sentenza.

 

 

Stewart al comando nell’ inferno di Seattle.

Foto: Supercross.com 

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La partenza però non è finita lì, Villopoto si fa tirar dentro in un groviglio di piloti che lo fanno approdare su una di quelle balle di gommapiuma ai lati della pista. Riparte dal fondo, riparte con il nervoso nelle gambe, nelle braccia e soprattutto nel cervello. Calma, concentrazione perseveranza lo porteranno fino alla testa del gruppo., fino a provare ad attaccare Reed che glie lo permette commettendo un errore su un table-top esageratamente scavato, a tal punto da fargli perdere i piedi dalle pedane della moto ed impuntarsi sul salto successivo. Reed si rialza consegnando il secondo posto a Windham e Villopoto prova a dargli la stoccata, ma Reed è tosto non molla. E’ talmente tosto che Villopoto cade nel tentativo di stargli sotto. Più tardi Chad dichiarerà che gli è andata bene, la moto che gli è finita addosso poteva fargli veramente male.. è la seconda volta in tre gare che si tira la moto per cappello  e non è propriamente una buona media.. beh, la prima volta non era del tutto colpa sua. Troppe cose a cui pensare il Chad, non ultima una chiacchierata con Kehoe (Team Manager Honda ufficiale) che lo avrebbe avvicinato parlandogli di National. Kehoe ha dichiarato che la Honda vuole tre piloti in casa e non ha nascosto di aver parlato sia con Windham che con Reed. Chad a domanda diretta dei giornalisti ha però dichiarato che il TwoTwo Motorsports Team racing sta cercando nuovi fondi per riuscire a sostenere la stagione estiva per il campionato Lucas Oil Motocross.

 

 

Reed apparentemente in difficoltà sui canali di Seattle, ma la sua tenacia lo porta al terzo posto.

Foto: Supercross.com

 

Dungey, che possiamo dire di Dungey? Ryan c’ è guida bene (a parte la caduta nel primo giro di Seattle), ma a mio avviso è poco incisivo. Molti giornalisti del settore, l’ hanno palesemente affermato: “poco aggressivo, risparmiatore, calcolatore”.

La guida c’ è, bella e fluida soprattutto in questo finale di stagione, ma errori piccoli, banali e forse poca convinzione lo mettono in ombra.

 

Kevin Windham soddisfatto alla fine della gara di Seattle.

Foto di Garth Milan (racerXonline) 

 

La sorpresa di questo weekend è stata però vedere Windham a proprio agio su un terreno da lui stesso dichiarato: “qualcosa di folle per quanto velocemente si deteriorava”. Il veterano del Supercross torna a podio dopo una intera stagione in penombra. Non è stato incisivo come l’ anno scorso, già.. l’ anno scorso .. mancavano personaggi come Reed, Stewart e nel finale Villopoto. Se aggiungiamo anche al grande calderone che Villopoto mai come quest’ anno è in forma fisica perfetta e.. veloce, almeno nella prima parte della stagione..  otterremo probabilmente l’ equazione che porta Windham a non essere il pilota dei 5 podi finali dell’ anno scorso.

 

A microfono libero Stewart ha dichiarato di essere felice, di aver trovato il giusto modo di affrontare le gare. Tra me e me rido perché se lo avesse capito prima, magari a quest’ ora avrebbe vinto, probabilmente però non avremmo vissuto un campionato così bello fino in fondo e sinceramente non ci saremmo animati a scrivere decine e decine di pagine nel nostro forum. La cosa che più scuote e fa sorridere è il fatto che Stewart affermi che non si preparerà per il rush finale, ma andrà a fare vacanza alle Bahamas con la famiglia per divertirsi e rilassarsi.  Non so se gli altri si regaleranno questi lussi, potrà anche essere, ma Villopoto, Dungey  e Reed che bramano a questo campionato, penso si concentreranno il più possibile per arrivare precisi più che mai a Salt Lake City e a Los Angeles.