INTERVISTA A….RYAN DUNGEY!!!

Scritto martedì 29 Marzo 2011 alle 20:21.

Immagine e articolo by

Traduzione by Fede “Crazy” Cassolato

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Non si può diventare campioni Supercross guardandosi semplicemente attorno comodamente seduti e gioendo nel non vincere i Sabato sera. Ryan Dungey della Suzuki Rockstar/Makita è stato abbastanza veloce da poter vincere delle finali, ma il simpatico ragazzo del Minnesota non c’ è riuscito prima di Sabato sera a Toronto. Dungey è andato in testa subito e se ne è andato quasi (lo leggerete qui sotto) impeccabilmente nei sui 20 giri, vincendo la sua prima gara dell’ anno. Forse Dungey ha raggiunto il suo massimo nel momento giusto, a cinque gare dalla fine e a otto punti dal leader di classifica. Ho parlato con Dungey Lunedì pomeriggio per avere il suo parere sulla gara.

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Racer X: Grazie Ryan per la telefonata e complimenti per la tua gara di sabato sera, è un grande sollievo averne vinto finalmente una?

Ryan Dungey: Si, alla fine è arrivata in stagione inoltrata e ottenere questa prima vittoria è positivo per me e lo è altrettanto per il team. Questa l’ abbiamo strappata via. Sono state dodici gare dure e per noi è una stagione piena di sfide, ma stiamo lavorando duramente e investendo del tempo senza pensare troppo ad ottenere progressioni in avanti tutte le volte. Sono veramente emozionato e gasato riguardo tutta la serata.

Tu ti senti di guidare bene come l ‘anno scorso e secondo me non sei riuscito a fare le partenze che facevi l’ anno scorso, ma c’ è qualcos’ altro?

Si, decisamente, mi sento bene se non meglio dell’ anno scorso. Come ho già detto,  quest’ anno ci ha portato a molte sfide all’ interno del team, ma ci sta anche dando delle buone opportunità. Sono venute a mancare le mie partenze che sono ovviamente importanti per mettersi in una buona posizione per vincere e non combattere con un sacco di piloti. Stiamo lavorando per arrivare alla condizione di ottenere buone partenze e piazzare subito dei buoni giri perché è importante per vincere.

Molti giornalisti come me ti chiedevano se potevi vincere, i fans parlavano del fatto che non avevi ancora vinto, tutte queste chiacchiere ti hanno mai causato pressioni più del normale? Proprio in vista del fatto che non avevi ancora vinto….

Penso che per affrontare una stagione, in cui abbiamo lavorato duramente come sempre, devi tenere bene presente l’ obbiettivo. Come sempre l’ obbiettivo è vincere il campionato a fine stagione. Nonostante non abbiamo vinto nessuna gara, ci sono state delle gare molto buone. Vorrei tornare indietro e lavorare sulle cose in cui avrei potuto fare meglio. Sinceramente non mi importava cosa pensava la gente. Stiamo facendo il nostro meglio rimanendo coerenti in tutta la stagione.

La rottura di quella catena ad Anaheim2 è senz’ altro stato un problema difficile da digerire, ma come molte cose nella vita, devi essere pronto ed è da come gestisci queste cose e da quanto ti danneggiano che capisci se lo sei. Quello che è fatto è fatto, non si può tornare in dietro e cambiare qualcosa. Devi guardare avanti nella giusta direzione. La vittoria che non arrivava è stata una scocciatura, ma ora abbiamo vinto una gara e dobbiamo cercare di vincerne altre.

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Vuoi dire che Jacksonville è stata la parte peggiore della stagione ed è divertente constatare che hai vinto la settimana successiva?

Jacksonville non è stata così male, ero felice per come era andata. Il terzo posto è ok e alla fine di quella gara ci ha sollevati il fatto di essere sani.  Sono accadute delle cose veramente folli nella finale Supercross. Quindi solo il fatto di essere in grado di correre la settimana successiva era un buon risultato. Ero più scocciato del fatto di aver fatto alcuni errori e di conseguenza aver perso del tempo. E’ stato quello che è stato ma non mi sono lasciato abbattere. Abbiamo trovato alcuni settori in cui potevamo migliorare questa settimana ed abbiamo concluso con il lavorarci piuttosto bene. Devo solo ringraziare il mio team ed è stato bello vincere per loro.

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Photo: Andrew Fredrickson

Avevo solo ripensato al podio di Jacksonville in cui mi sembravi affranto, ma parliamo della tua gara a Toronto, stavi tenendo d’ occhio Reed in pista?

Si, ottenuta la prima posizione, ho visto Chad proprio lì e rapidamente si è portato in seconda posizione. Sinceramente ho solo tentato di mantenere la concentrazione sulla mia gara e mi sono ritrovato nella posizione in cui avrei voluto essere. Ho provato a fare la mia corsa e mantenere il piccolo vantaggio che avevo. Ho schivato per un soffio degli errori, ho fatto dei giri veloci e ho commesso degli errori da solo, ma fortunatamente niente di grave e alla fine tutto ha funzionato a dovere. Siamo venuti via con la vittoria.

La pista era masticata, una della più difficili di tutta la stagione. Durante tutta la serata abbiamo apportato continue modifiche alla moto, anche prima di andare alla finale. La pista mutava in continuazione diventando sempre più scivolosa. Penso che abbiamo fatto delle modifiche giuste alla moto che alla fine hanno funzionato bene.

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E’ vero, Reed mi ha detto che le whoops erano spaventose.

E sai che se lui te lo dice, erano davvero brutte. Dovevano proprio esserlo perché lui è uno dei migliori sulle whoops.

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Non penso che le telecamere di SPEED siano riuscite a riprendere il tuo incredibile salvataggio in extremis quando eri tra le sezioni ritmiche e la sella ti ha fatto rimbalzare nella sezione stessa e il retro di un salto. Te lo ricordi? 

L’ ho schivata di un pelo lì! Stavo andando sulla rampa del triplo e ho perso per un secondo il posteriore proprio sopra la cresta del salto. Fortunatamente non ho preso niente ma mi sono scomposto e quando mi sono riagganciato per la discesa mi ha sparato tutto a sinistra finendo sulla rampa di discesa ma sulle balle di paglia e fuori pista incastrandomi li. Ho pensato “ Come faccio a rientrare in pista?”  ma il salto successivo andava effettivamente lungo l’ altra traiettoria. L’ ho colpito nel mezzo, saltando sopra le balle di paglia e atterrando sull’ altro salto.

Questo è quello che intendevo dicendo che la pista era folle. Appena pensavi di  avere il controllo, perdevi il posteriore o qualcos’ altro. Dovevi veramente concentrarti sulla pista.

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Bel lavoro questa vittoria e penso che più felice di te lo fosse solamente il tuo team manager Mike Webb. L’ ho visto alla fine della serata veramente felice!

(Ride) Questo è un bene, essendo nuovo nel ruolo è bello vincere per lui. Eravamo tutti felici per la serata e non vediamo l’ ora di vedere cosa ci aspetta.

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So che sei del Minnesota, ma vivendo in Florida, sei triste riguardo il tempo come altri con cui ho parlato?

So di essere del Minnesota, ma molti dimenticano che ho vissuto in Florida per quattro anni e fa caldo laggiù. Non era male. C’era il caldo ed il gelo, ma mi piacciono le quattro stagioni. Non mi importa essere al freddo qua o la. Non mi preoccupa.

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