INTERVISTA CON…TREY CANARD!!!

Scritto lunedì 21 Marzo 2011 alle 22:28.

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Traduzione by Fede Cassolato

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Nella folle notte di Jiacksonville, Trey Canard ha evitato tutti i pericoli e ha ottenuto la sua seconda vittoria nel Supercross Monster Energy di quest’ anno. Il pilota della Honda America è stato sfortunato nelle ultime gare dove aveva una buona velocità, ma è caduto nelle prime fasi della lotta ed ovviamente è molto più felice questa volta.

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Racer X Online: Ok, per qualche ragione, sembri molto più felice questa volta rispetto all’ ultima. Qualcosa è andato in modo diverso?

Trey Canard: Beh, ho appena finito una ottima colazione questa mattina.

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(Rido) Che fa la differenza!

Si ed il camion era bello e tutto pulito all’ esterno. No caro, è dura quando ci impegni un sacco di sforzi. Io sono solo un ragazzo, ma molto serio quando si tratta delle mie corse. Divento abbastanza cattivo quando non ottengo ciò che voglio. E’ qualcosa di cui ho bisogno per andare avanti, dovrei ringraziare per quello che ho perché sono molto fortunato e non posso essere troppo duro con me stesso. Ma allo stesso tempo è quello che mi fa andare avanti e non posso alleggerire la pressione. Oggi è finita per essere una buona giornata. Non è cominciata bene, ma è finita bene.

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Si è vero. Hai modificato la moto? Hai dovuto inseguire traiettorie diverse?

 Abbiamo fatto una modifica, poi siamo tornati sui nostri passi e ne abbiamo fatto un’altra. Mi ha aiutato. Ma soprattutto, ho fatto una buona partenza. Rende le cose molto più facili e mi piacerebbe riuscire ad ottenere altre buone partenze. E’ strano perché questa settimana non mi sono allenato con le partenze.

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Beh, mi ricordo prima della gara di Houston, penso che tu mi abbia detto che non avevi fatto allenamenti con le partenze quella settimana perché eravate frustrati. E’ la tua tecnica?

Non lo so caro. Ero solamente felice di avercela fatta. Qualunque cosa fosse, sono felice.

Photo: Andrew Fredrickson

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Accompagnaci attraverso la gara. Reed avrebbe voluto chiuderti, poi l’ hai passato e hai mantenuto la posizione.

Penso che le whoops siano state il mio punto debole. Sono stato davvero forte sul resto della pista. La partenza è stata grande, i primi giri ho cercato di sistemarmi e conservare la posizione. Nelle ultime settimane, i primi giri sono sempre stati il mio problema, sono caduto al terzo giro, un paio di volte al primo giro e una volta nel secondo giro. Sono stati un mio grande nemico. Trascorsi i primi giri ho iniziato a sentirmi bene, ma ho fatto alcuni giri in cui ero infastidito specialmente nelle whoops. Chad quindi mi ha preso e un po’ ne ho giovato psicologicamente. E’ stato un bene che mi abbia passato, proprio come a Houston, qualcosa si è acceso di nuovo e ho cominciato a spingere negli ultimi due giri.

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 Hai detto che le whoops erano il tuo punto debole, ma nella manche di qualifica percorrevi una traiettoria impressionante sulla sinistra. Eri davvero veloce li. Era la linea che percorrevi anche nella finale?

Le whoops erano rozze. Non potevi davvero saltarle, erano masticate e demolite. Dovevi metterti la e attraversarle. Ma questo è difficile da fare quando sei in testa, è difficile in qualsiasi posizione, davvero!

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Hai mai pensato ai punti quanto a come sta diventando pazzesco quest’ anno?

No perché quando inizi a pensare ai punti… non so. Ci sono un sacco di gare da fare, e sono ancora sotto di venti punti da alcuni ragazzi molto forti. Non sarò deluso se non vinceremo. Ovviamente voglio vincere, chi non vorrebbe vincere un campionato? Ma questo è un anno di apprendimento per me. Spero di imparare da questa esperienza e continuare a costruire.

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