RYAN DUNGEY AD INDIANAPOLI:il Campione perso!!!

Scritto lunedì 14 Marzo 2011 alle 13:55.

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Traduzione by Fede Cassolato

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Fin dall’ inizio del Supercross Monster Energy 2010, c’ era qualcosa di speciale in Ryan Dungey. Nella Prima Finale ad Anaheim ottenne l’ holeshot, poi corse per tutta la notte nell’ ombra. L’allora attuale detentore del titolo Supercross, James Stewart nella sua tardiva rimonta passò Dungey guadagnando la testa della corsa, ma il rookie della Suzuki Rockstar Makita, gli stette appiccicato e lo ripassò all’ ultimo giro.

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Dungey era forte di un grande inizio. Quel momento fu determinante perché lo portò a vincere holeshots, gare e a venirne fuori sano perfino da una brutta caduta a San Francisco che avrebbe potuto lasciarlo zoppo. Ha vinto un titolo nel Supercross e un altro nel National.

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E’ vero che quest’ anno Dungey si trova a competere con una crescente “concorrenza” e i risultati non sono gli stessi rispetto all’ anno scorso, ma sembra anche che il tocco magico della passata stagione lo abbia abbandonato. Indipendentemente da quanto veloci siano Villopoto, Stewart e Reed, Dungey ha dovuto far fronte anche alla sfortuna di cui l’ anno scorso sembrava immune. Inoltre, non è riuscito a fare gli holeshots che caratterizzarono la prima parte della sua scorsa stagione.

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Dungey sta guidando abbastanza bene, sembra manchi solo quel qualcosa in più che l’ anno scorso lo ha fatto essere nel posto giusto al momento giusto. Per esempio, si potrebbe tranquillamente dire che sta guidando anche meglio di Reed e Canard, entrambi i quali hanno già vinto. Ma Canard è riuscito a vincere grazie ad una caduta di Windham a Houston, mentre Reed quando Canard è caduto a San Diego.

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Dungey ha perso un ‘ altra occasione buona Sabato notte ad Indy.  Nauseato nel vedere gli altri ai vertici, non ha aspettato e ha spinto subito fortissimo. Ha urtato Canard prendendosi la terza posizione. Poi ha lottato aggressivamente con Reed per la seconda piazza fino a quando non ha agganciato la sua ruota posteriore ed è andato giù. “Un errore solamente, non credevo che Reed frenasse così bruscamente”, ha poi spiegato Dungey.

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Sembrava come l’ anno scorso, un gioco di centimetri dove Dungey era sempre nella parte migliore dello scenario.  A Red Bud, Dungey passò dalla terza alla prima posizione quando Ben Townley e Reed caddero uno sull’ altro. A Southwick, Bret Metcalfe corto di gas, lasciò andare in testa Dungey all’ ultimo giro. Se fossimo all’ anno scorso, Dungey avrebbe schivato la gomma posteriore di Reed e si sarebbe portato in seconda posizione. Forse avrebbe potuto rimontare fino al vincitore Ryan Villopoto. Invece è caduto ed ha perso la possibilità di costruire un momento di svolta. Proprio come ha fatto la settimana scorsa al comando su Villopoto in una manche di qualifica, ma fermato da un guasto al motore.

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Fin’ ora, quest’ anno Dungey non è riuscito ad agguantare Villopoto e nemmeno le opportunità.

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