CHAD REED….due chiacchere bomba!

Scritto giovedì 27 Gennaio 2011 alle 21:36.

Intervista Video by VitalMx.com

 

Gli amici di Vital hanno girato delle interviste video prima del Supercross di L.A. il weekend al Dodger Stadium,noi ne pubblichiamo una parte,quelle di Chad,che si divide in due Parti. Chad Reed ha avuto alcune cose interessanti di cui parlare, le altre potete trovarle cliccando il link.

 http://www.vitalmx.com/features/Video-Smorgasbord,3117

Enjoy.

Traduzioni by Alberto Herholdt

 

 


PARTE 1
Penso che molte persone mi chiedono come va aspettandosi una risposta negativa… Sicuro che e’ difficile,ma fino a questo punto sono contento. Non sono il tipo ragazzo a cui piace farsi vedere alle gare, mi piace far parte di un team, ed e’ per questo dopo che ho vinto il campionato non mi piaceva il mio team maneger ma facevo parte di un team… le gare giravano tutte intorno a me, non ero solo io a prendere decisioni ma tutti insieme ed e’ per questo che le cose sono andate cosi’ bene in Suzuki. Quando fai parte di qualcosa e le persone ti ascoltano puoi avere successo! Adesso e’ tutto diverso, stiamo facendo dei bei piani e dei bei progetti e tutto sommato sono molto contento. E’ difficile parlare con le persone via email o via telefono… penso di aver speso molto tempo da Factory Effex per le grafiche, non pensavo ci volesse cosi’ tantoi tempo per decidere una grafica. E’ stato divertente! Cose che prima non calcolavo neanche adesso passa tutto da me e sono io a firmare per le decisioni.  
Le prime due gare avevo di problemi con le sospensioni ma avolte queste cose servono per imparare. Non sempre i problemi sono cose negative… sono cose negative se le guardi con un punto di vista negativo, ma tutto serve per imparare. Il nostro punto piu’ debole, essendo un nuovo team, e’ di non aver nessun punto di riferimento con il passato, il primo anno per me con Honda, e’ per tutti una cosa nuova perche’ non c’e’ storico di niente. Bisogna saper sfruttare questa cosa come uno stimolo per poter lavorare bene nel minor tempo possibile.

Avere Mitch (Payton) coinvolto in questo progetto e’ bellissimo! Andare da lui e spiegargli i nostri problemi o possibili migliorie e’ veramente fantastico.
Non sono preoccupato dei risultati, i risultati arriveranno, stiamo lavorando duro per questo. Quando ero giovane in Yamaha odiavo fare i test poi invecchiando un po’ nel 2007, sapevo che potevo andare piu’ veloce di quello che andavo, potevo essere piu’ forte di quello che ero ma mancava qualcosa… i test e lo sviluppo. Penso che questa cosa si sia consolidata ancora di piu’ in Suzuki, rendendo le cose piu’ facili e divertenti!


Parte 2
Nel traction control i sensori della ruota mi fanno essere nervoso… conosco bene il sistema che usa James, perche’ ho anch’io ho accesso a questo sistema. Quindi conosco le capacita’ che ci sono e… staro’ attento alle parole che uso… so quello che fanno i team, so quello che i team stanno facendo, conosco quello che avevo di disponibile in passato e quello che ho disponibile adesso. Secondo me devono lavorare molto sui sensori della ruota, il tutto sta li. Penso che James abbia usato una forma di traction control ma che non avesse un vero traction control, non aveva un sensore frontale,ma andando a vedere su una moto da MX e’ meglio non avere un sensore frontale… mi sono documentato molto questa settimana e secondo me e’ una cosa che va “legalizzata”. La nascar lo usa e hanno una scatola nera dove vengono registrati tutti i parametri,ma loro sono in un ovale… io non voglio fare un triplo ed essere nelle mani di qualcun’ altro. Devono legalizzarlo. In superbike,Suzuki e Yoshimura avevano il loro traction control prima che lo legalizzassero, tutti lo sapevano e si sentiva… Sfortunatamente sono un ragazzo che era li’, ho visto tutto, lo capisco che sono in una posizione un po’ “shitty”,ad avere un team… io non ho le possibilita’ che hanno loro ma so quello che stanno facendo, dove hanno accesso e, se si sta andando dove credo, io non potro’ entrarci. A me non piacciono per niente i sensori sulla ruota, ma se li migliorano saranno ok. Quello che hanno normalmente le factory bike in piu’ rispetto alle moto di produzione è che alla fine e’ sempre una moto di produzione. Usando i sensori sulla ruota andiamo a finire in un’ area grigia che secondo me non e’ per niente bella! Quando ero alla Suzuki, il sistema era li’… lo usavano gia’ da tempo sui quad, montano dei sensori sull’ albero motore, e’ un sistema molto curato e lavora bene specialmente in condizioni come Phoenix. E’ un argomento molto interessante… ma si vive anche senza… ci sono tantissime cose che le aziende possono fare a tutti i livelli nascondendole.
Il mio prossimo step sara’ sicuramente la ricerca di un podio, ho ancora molte cose aperte con James e devo mettere delle vittorie sul tavolo, abbiamo fatto molti test soprattutto sulle sospensioni, mi sento meglio e dobbiamo vedere cosa succede. Devo essere piu’ costante sulla mia tecnica, conoscere meglio la moto anche sulle partenza. Stiamo lavorando molto e ci divertiamo!


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