UNA BIRRA COL KAISER Le Pagelle di Teutshenthal!!!

Scritto lunedì 21 Giugno 2010 alle 23:32.

E dopo tanto tempo,nemmeno la “fantastica” partita dell’Italia ha tenuto lontano il nostro Kaiser e la sua tastiera,ECCOVI le pagelle del GP di GERMANIA!!!


Un altro GP “segnato”, nel senso della pista. Fresa violenta, litri di acqua versati dagli irrigatori (non credo che abbia piovuto nel corso del weekend, in caso contrario smentitemi) ed il tracciato di Teutschenthal, originariamente un velocissimo “old style” dal fondo duro, poco tecnico ma sicuramente affascinante, si è trasformato in un inferno di canali che solo a guardarli veniva il panico, soprattutto quando col passare delle ore si sono asciugati. Dicono che bisogna fare così per favorire i sorpassi, la selezione tra i piloti e quindi lo spettacolo… sarà, ma a me ‘sta cosa non ha convinto mai. Va bene che questa è gente che fa il mondiale e non ha problemi a prendere un canale secco lungo 30 metri a 80 all’ora, ma una pista come quella di ieri è sicuramente pericolosa (i voli di Van Horebeek e Pourcel in piena velocità dovrebbero essere emblematici) e sono sicuro che tanti hanno preferito tenersi in tasca un 10% di manetta per tornare a casa con le ossa sane. Se per “selezione tra i piloti” intendono chi riesce a sopravvivere fino a fine stagione e chi no, allora gli do ragione.
Oltretutto è risaputo che quando c’è il fango ben presto tende a pulirsi una sola traiettoria, o al massimo due, mentre le altre restano praticamente impraticabili, soprattutto quando poi la pista si asciuga… e allora come fanno ad essere favoriti i sorpassi? E poi… se una pista è distrutta e i piloti faticano anche solo a fare una curva in modo scorrevole, cosa c’è di spettacolare? Fateci caso, la curva dove Cairoli era più gasante da vedere era quella subito dopo il salto d’arrivo, l’unica dove poteva andare a girare largo sul bob liscio, facendo spazzolare il posteriore. Una scena che tutti, anche chi è digiuno di motocross, non possono non apprezzare. E poi ancora… quando non c’erano le frese e si correva sul duro “vero” non vincevano comunque i piloti più forti?

Boh, vabbè la chiudo qui e passo ai voti. Pagelle unificate quest’oggi: ormai i valori in campo sono abbastanza delineati ed è difficile che possano uscire fuori delle sorprese, per cui per molti piloti (come Strijbos, Pourcel, i nostri in MX2 ed altri) ci si troverebbe a ripetere per l’ennesima volta le stesse cose. Meglio risparmiare tempo a me e a chi ha voglia di leggersi tutta la pappardella.


K. DE DYCKER: 10 Coglie una doppietta proprio quando ormai non se l’aspettavano più né Ricci (basta sentire le dichiarazioni di Ilario a metà seconda manche…) né forse lui stesso. Per la prima volta quest’anno è riuscito a dare continuità alla sua guida nell’arco di tutto il GP, c’ha messo voglia e determinazione ed è riuscito a cogliere di sorpresa tutti. Sarà anche stato merito degli ormai famosi “miglioramenti” della moto, ma se non ci metti lo spirito giusto la manetta non si gira da sola…


A. CAIROLI: 8,5 Vincitore morale della seconda manche, gli è mancato mezzo giro per portare a termine un’altra delle sue imprese da infarto, mentre nella prima ha rimediato come ha potuto ad un avvio molto problematico. Anche se stavolta non è riuscito a salire sul podio, il grande protagonista è sempre lui.


D. PHILIPPAERTS: 8 Secondo podio consecutivo dopo la vittoria in Francia, ha partecipato col suo secondo posto in gara-1 alla prima doppietta stagionale della Yamaha; è mancato un po’ nella seconda manche, ma pare che stesse male quindi ci può stare la gara di conserva, soprattutto su una pista martoriata come quella.


M. NAGL: S.V. A proposito di gente che sta male… come ci si può esprimere di fronte ad un pilota che corre 80 minuti di GP con 10 cm di ferro nella spalla messi dentro solo una settimana prima, riuscendo anche a portarsi a casa 30 punti? C’è solo da chiedersi se ultimamente non si stia un po’ passando il limite con questi “recuperi-lampo”: correndo in quelle condizioni si rischia di complicare ulteriormente ed enormemente la situazione (basta pensare a cosa successe l’anno scorso ad Alessi), vale la pena giocare così tanto con la salute?


D. GUARNERI: 6 Sufficienza striminzita per Davide, rimediata solo grazie all’ottimo risultato nella seconda manche. Nella prima, infatti, aveva fatto un gran casino, sprecando una splendida partenza al quarto posto con errori continui: poteva giocarsi un posto a ridosso del podio, se non addirittura sopra.


C. DESALLE: 8 Come sempre aggressivo ai limiti della scorrettezza, stavolta s’è preso anche un paio di “sganassoni” niente male da Philippaerts in gara-1 e da De Dycker in gara-2. Alla fine è sempre stato lì, ad un passo dalla vetta, e con due terzi posti ha conquistato la piazza d’onore del GP: con una quarantina di punti in più (quelli persi con l’infortunio di Valkenswaard) sarebbe stato l’unico ancora relativamente vicino a Cairoli.


R. GONCALVES: 5  Per piloti come Boog, Boissiere e Guarneri il passaggio di categoria è stato molto positivo, con piazzamenti di tutto rispetto; invece il portoghese, che dei vari “nuovi acquisti” era il più accreditato (vicecampione in carica, KTM 350 ufficiale sotto le chiappe), finora è salito agli onori delle cronache solo per l’infortunio che lo ha costretto a saltare le prime gare della stagione. Svegliate Rui, che la giornata è un mozzico!


M. MUSQUIN: 9 Hai voglia a dire che il GP l’ha vinto lui… stavolta le ha prese, e forte pure. E infatti sul traguardo di gara-2 non era esattamente il ritratto della felicità: s’è reso conto che per la prima volta quest’anno qualcosa (o meglio qualcuno…) era sfuggita dal suo controllo. Di sicuro non ha tirato al limite per tutta la manche, avrà pensato al campionato e al fatto che il vantaggio in classifica aumentava ulteriormente anche senza doversi ammazzare per stare dietro a quello scalmanato di un tedesco, però almeno all’inizio qualche giro forte l’ha fatto e non è servito a niente. Poco male comunque, altri 47 punti e un altro GP in cascina: magari prenderle sempre così le batoste!


K. ROCZEN: 9,5 Quest’anno è destino che debba esserci sempre qualcosa che va storto, e perdipiù mai per colpa sua. Ma quello che rende Ken un prodigio non è solo la sua straordinaria capacità di guida, ma anche il carattere ed la maturità che davvero sbalordiscono se si pensa all’età che ha: invece di innervosirsi e magari abbattersi per uno stupido problema agli occhiali che gli ha pregiudicato la prima manche, ha trasformato la rabbia in concentrazione massima e ha tirato fuori una cavalcata annichilente per chiunque, Musquin compreso. È la prima volta che Ken suona senza scuse il fenomeno francese e il pubblico tedesco giustamente è impazzito per lui. Se resta in Europa e Cairoli si mantiene a questi livelli… tra qualche anno sarà davvero una grande sfida.


Z. OSBORNE: 8 Col calo di rendimento di Herlings e la sua contemporanea crescita è diventato a tutti gli effetti il terzo incomodo di questa fase del campionato; in classifica generale è ancora indietro perché paga la giornataccia spagnola, ma non sarà un problema recuperarla se continua di questo passo.


J. VAN HOREBEEK: 8 Finalmente una bella gara per questo pilota, davvero troppo discontinuo per aspirare a qualcosa d’importante a livello di classifica finale. Oggi era in giornata e per come guidava neanche Roczen sarebbe riuscito a superarlo agevolmente in gara-1, mentre nella seconda ha sì buttato via il podio assoluto, ma merita comunque applausi per come ha saputo reagire al gran volo che ha fatto: è rimontato in sella e ha ripreso a tirare come se niente fosse, recuperando fino al settimo posto.


 
C. CHARLIER: 7 Prestazione determinata del campione europeo, che fatica ad emergere dal gruppo quando parte male (come quasi tutti del resto), ma quando si trova coi buoni combatte con grinta e riesce sempre a portare a casa risultati incoraggianti.


 G. PAULIN: 5 Le gare passano ma i risultati peggiorano, invece di migliorare… non è ancora mai riuscito ad inserirsi seriamente nella lotta per il podio e oggi più che mai è apparso lontano dal ritmo dei primissimi. Non credo che l’infortunio di inizio stagione lo abbia condizionato così tanto, piuttosto credo che anche a lui serva un bel click mentale, perché se l’anno scorso quando era in forma riusciva a vincere le gare col Kawasaki che tutti dicevano essere spompato, non vedo perché adesso che ha la super Yamaha di Rinaldi non debba stare quantomeno con Osborne.


A. LUPINO: 4,5 Questa doveva essere una pista in cui attaccare e provare quantomeno ad avvicinarsi al risultatone di Bellpuig, ma per farlo serviva partire bene, perché per fare sorpassi in mezzo a quei canali bisognava chiamarsi Cairoli, o qualcosa di simile. E invece, come al solito, partenze disastrose e rimonte stavolta neanche troppo convinte. Al via della prima manche si è visto chiaramente un pilota di Ricci passare sul rettilineo di partenza ul-ti-mis-si-mo, trentottesimo su trentotto: spero per Giannino che fosse Larrieu…


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