UNA BIRRA COL KAISER:Si comincia!!!!!!!!!!!!

Scritto giovedì 1 Aprile 2010 alle 19:48.

Dalla tastiera piu spiritosa e pungente del Bars,ritorna per la stagione 2010,dopo aver rispolverato la sua beneamata cyclette dove segue le gare del MXGP,l’impegnatissimo Kaiser,eccovi una prosa pre-prima-mondiale!

Finalmente ci siamo!!!

 Dopo un inverno lunghissimo e freddissimo è ora di fare sul serio: motori, ciak, azione e il mondiale sempre più show TV è pronto a partire per una nuova stagione.

 C’è da dire che, nonostante la lunga inattività, gli eventi e le sorprese per farci sbizzarrire di chiacchiere in questo periodo non sono mancati: team che aprono e chiudono, girandole di sponsor, piloti che arrivano e ripartono con la coda tra le gambe, giovani che non vanno e vecchie glorie che li bastonano, piste che non sono pronte in tempo e gestori che fanno la voce grossa. E il tam tam di voci sembra tutt’altro che placato, visto quello che sta girando questi giorni in America tra scoop e pesci d’aprile, ma adesso tutto questo fumo verrà diradato dai primi risultati della pista.


Tra tante chiacchiere una certezza c’è: il team KTM sarà la squadra da battere. La Casa austriaca ha profuso probabilmente il massimo sforzo possibile per riuscire finalmente nell’impresa di imporsi come squadra dominante del mondiale: i due campioni in carica e grandi favoriti per la conferma più i vicecampioni, grandi novità tecniche che vanno a potenziare dei mezzi già da tutti definiti come eccezionali, la possibilità di scegliere addirittura tra due moto diverse in MX1 e uno spiegamento di forze che fa impallidire tutti gli altri. A bocce ferme, esistono concretamente le possibilità che questa stagione possa tramutarsi in un’abbuffata ingorda di vittorie per la KTM.

Ma il fatto che a Mattighofen non faranno una passeggiata, anche quello è una certezza. Il mondiale è un covo di vecchi lupi esperti ed agguerriti, che sanno esattamente cosa fare e quando farlo per vincere, alla faccia dei milioni di euro austriaci.

Tra tutti, il team Suzuki è quello che ha le carte in regola per soffiare addirittura entrambe le corone iridate agli orange.


In MX2 hanno Ken Roczen, che sembra l’unico in grado di rendere la vita dura a Musquin; c’era riuscito già l’anno scorso, al debutto da quindicenne senza troppe pretese, figuriamoci quest’anno, con alle spalle un inverno di preparazione mirata a giocarsi il titolo.

In MX1 invece c’è il nuovo acquisto Clement Desalle, quello che l’anno scorso ha capito come si corre contro Cairoli: il ventenne belga ha dimostrato di non temere la condotta di gara arrembante di “Mr. Dueduedue” e già a Mantova non s’è tirato indietro quando si è trattato di sportellare; quest’atteggiamento spavaldo potrebbe mettere ulteriore pressione a Tony, per la prima volta in carriera pilota ufficiale al 100% e finora mai capace, per un motivo o per l’altro, di vincere il titolo per due anni consecutivi. A dar man forte a Desalle ci saranno una moto e un team da riferimento ed un compagno di squadra ideale come Steve Ramon: Steve ha ormai 31 anni e sicuramente non cambierà il suo atteggiamento calcolatore a cui ci ha abituato, sarà costantemente coi primi ma è difficile che possa mettersi a fare la guerra a Desalle, cosa che invece può facilmente succedere in KTM col binomio Nagl-Cairoli.


Un’altra squadra sulla carta fortissima, ma già mozzata prima ancora di cominciare, è quella di Rinaldi.

David Philippaerts quest’anno sembra più sicuro di sé, ha un team che lavora solo per lui, non parte con la pressione di doversi confermare il più forte ma nello stesso tempo vuole dimostrare di potersela giocare con tutti, Cairoli compreso; quando trova il giusto equilibrio mentale David è un pilota mostruoso, il suo limite è riuscire a mantenere questa condizione per tutto l’arco della stagione. In MX2 Rinaldi puntava forte su Gautier Paulin, terzo l’anno scorso e protagonista di un grandioso premondiale; peccato che si sia infortunato proprio prima di partire per Sevlievo e sembra debba star fermo un mese… se fosse così per lui la corsa al titolo è già finita.


C’è poi un gruppo di team di alto livello da cui può facilmente uscire qualche grossa sorpresa, che però per un motivo o per l’altro sembrano un gradino più in basso. La Kawasaki ha due “cavalli pazzi” come Barragan e Seb Pourcel, la cui condizione è tutta da verificare dopo gli infortuni che li hanno tenuti fuori l’anno scorso: la velocità non si discute e se sono riusciti ad allenarsi bene saranno della partita ad ogni GP, ma rispetto alle scorse stagioni sembra che il livello dei top della MX1 sia ulteriormente cresciuto e soprattutto Pourcel, che è fermo da praticamente un anno, ha bisogno di vedere se potrà tornare a raggiungerlo.


Ricci punta forte sul gigante De Dycker, uno che se è in giornata fa impazzire tutti, ma non ha mai dimostrato di avere la continuità per giocarsi seriamente il titolo; in MX2 le sue scommesse si chiamano Larrieu e Lupino, il primo già rotto per una “bravata” alla Malpensa, il secondo all’ultima chiamata per il definitivo salto di qualità.


Poi ci sono Martin, che ha salutato De Reuver e Strijbos (che ora, dopo alterne vicende, si ritrovano ancora in squadra insieme in Olanda) e si è preso il volenteroso americano Albertson, il team LS tutto nuovo senza Desalle, l’Aprilia che ha confermato in blocco la squadra 2009 con l’aggiunta del vecchio leone Coppins per provare a stare coi primissimi, Dixon con “Ozzy” Osborne assetato di vendetta in MX2, il debuttante team Gariboldi che schiera una sicura promessa come Charlier.

E ancora la TM che ha preso un interessante Boissiere dalle “ceneri” del team di Jobé (lo stesso che doveva supportare Strijbos), Cedric Soubeyras e la sua eccitante sfida con la KTM 250 2T, e gli altri italiani: Guarneri ha centrato l’obiettivo degli Internazionali d’Italia, l’unica cosa oggettivamente alla sua portata quest’anno, sperando che gli faccia morale per inserirsi tra i primi 10 del mondiale; Monni e Bonini passano da regolamento in MX1, ma la sensazione è che avranno parecchio da soffrire; in MX2 l’unico che ci dà qualche speranza è Lupino, per gli altri per il momento è buio pesto.


Insomma, come sempre gli spunti sono tantissimi e l’interesse di noi appassionati è alle stelle. Che poi, alla fine, per quanto non ci possa piacere Luongo e il suo atteggiamento dittatoriale, per quanto possiamo rimpiangere i fascinosi pistoni (nel senso delle piste) e i rustici carburatori (nel senso dell’iniezione) di una volta, per quanto non riusciamo a farci mandare giù la mirabolante pit lane a due piani e il limite d’età alla MX2, domenica saremo tutti lì, da mezzogiorno meno dieci, ad imprecare contro Sportitalia e i minuti finali della partita di campionato olandese, che ci separano dal collegamento con Sevlievo(clicca per il LIVE).

Alla faccia della Pasqua, dei parenti che ti vedono sistematicamente dimagrito e della coratella d’agnello:

Stateve zitti che comincia il mondiale!

 

Autore :Kaiser

 

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