UNA BIRRA COL KAISER!!!

Scritto giovedì 18 Febbraio 2010 alle 23:47.

LA RUBRICA DEL KAISER

"Ciao a tutti, chi frequenta il Bars sicuramente mi conosce già  (e conosce 
anche le pagelle), quindi evito di dilungarmi in presentazioni. Dico solo che 
questa è la mia "prima uscita" sulla nuova homepage, con questa specie di
rubrica che raccoglierà  di volta in volta pensieri e commenti sulle vicende che 
caratterizzano il mondo del motocross. 
Essendo in sostanza degli articoli 
d'opinione, è probabile che non incontrerà il favore di tutti, anzi magari 
spesso scriverò balle colossali perchè, in fin dei conti, il mio rapporto col 
mondo del cross è quello del semplice tifoso... ciò che mi preme sottolineare, 
però, è che cercherò comunque di essere il più obbiettivo ed imparziale 
possibile, e che da parte mia ci sarà  sempre il massimo rispetto per tutti, 
anche quando userò toni critici.
Detto questo, io sono al bar. Chi vuole farsi una birretta col Kaiser è il 
benvenuto."


CIAK SI GIRA!!!!!!!

La prima prova degli Internazionali d’Italia è ormai agli archivi, con risultati che sicuramente non possono essere letti come verdetti (i mondiali non si vincono a febbraio), ma che forniscono comunque indicazioni importanti per la stagione che verrà. Le gare pre-mondiali, del resto, servono proprio a questo: testare la propria condizione a confronto con quella degli altri, tenendosi se possibile lontano dai guai. Se i segnali sono positivi bisogna stare coi piedi per terra e continuare a lavorare sodo, se sono negativi bisogna sbrigarsi a correre ai ripari. Visto che i risultati di chi va forte vanno presi con le molle per non farsi prendere da facili entusiasmi, vediamo di soffermarci su quelli di chi è andato piano.

Alle gare pre-stagionali partecipano dei piloti che, per tutta una serie di motivi, non fanno il mondiale, ma hanno comunque voglia e capacità di confrontarsi ai massimi livelli, riuscendo anche a togliersi qualche soddisfazione: vecchi campioni, piloti senza il budget per fare una stagione internazionale, collaudatori. A Montevarchi l’uomo che ha svolto meglio di tutti questo ruolo è stato Chicco Chiodi.

Chi sia Chiodi e cosa abbia fatto nella sua carriera sono domande che qualsiasi appassionato di motocross giudica persino offensive per la propria competenza, quindi non servirebbe nemmeno dire che non è certo uno scandalo farsi battere da uno come lui, per di più su una pista che il campione bresciano – toscano “naturalizzato” conosce come le sue tasche.

Chicco, pur continuando ad allenarsi seriamente, ha 37 anni e dal 2009 non corre più il mondiale (dopo che già nel 2007-2008 aveva ottenuto più doppiaggi che punti), perché ormai ha chiaramente perso le motivazioni e la velocità per stare coi migliori. Al suo posto, com’è fisiologico, devono arrivare nuovi piloti a farsi onore sulle piste del mondiale, nuovi piloti che ormai sono il presente, non più il futuro, del cross azzurro: Maddii, Philippaerts (Deny naturalmente), D’Angelo, Battig, Moroni, Lupino.

Questi sono i ragazzi che affronteranno l’avventura iridata nel 2010, chi per la prima volta, chi per rilanciarsi dopo tentativi già andati male; per fare il mondiale, però, devono raggiungere un livello tecnico, fisico e mentale che sia per forza di cose superiore a quello di uno che il mondiale non lo fa, per quanto ex campione e ancora in ottima forma.

A questo punto qual è l’interrogativo che sorge grosso come una casa? Semplice: basta guardare le classifiche.

Chiodi si è messo dietro praticamente tutti i nostri giovani in entrambe le manche, è stato più veloce di loro sul giro, e addirittura nella seconda li ha ripresi e superati uno ad uno dopo essere partito ultimissimo (è rimasto fermo al cancello ed è ripartito quando gli altri erano già ampiamente dopo la prima curva); solo Moroni, con un bel quarto posto in gara-1, è riuscito a precederlo, mentre l’ufficiale Husky all’Europeo Andrea Cervellin ha girato più veloce di lui nelle prove.

Ciò evidenzia una cosa sola: tenendo conto che Chicco non può essere preso come riferimento di velocità per il mondiale, i nostri giovani sono in grossa difficoltà.

Va bene che alcuni sono stati rallentati da problemi tecnici e/o cadute, va bene che c’è chi viene da lunghi periodi di inattività dovuti a precedenti infortuni, va bene che siamo solo alla prima gara e bisogna ancora prendere le misure, va bene che adesso non si rende al meglio perché i carichi di allenamento prevedono di raggiungere il picco di forma più avanti.

Va bene tutto insomma, ma vanno MALE i risultati in pista, che poi sono la cosa più importante: distacchi abissali sul giro, gare condotte mestamente a centro gruppo, addirittura doppiaggi subiti, in una manche che dura 10 minuti meno di quelle del mondiale. Cosa c’è che non va?

Non si pretende che si giochino la vittoria con Paulin, per carità, ma almeno qualche segnale incoraggiante. Qualcosa alla Cervellin, per intenderciuna bella partenza grintosa, un po’ di battaglia coi primi, un giro veloce nelle prove. Se non si è nelle condizioni di fare il risultato, basterebbe anche questo per fare morale, cominciare a costruire qualcosa di interessante e dare entusiasmo a noi tifosi. Il “mosciume” di Montevarchi no, quello porta solo delusione e polemiche sterili ed antipatiche, soprattutto se non si sanno prendere le critiche nel verso giusto.


Speriamo già a Gioiella di vedere una crescita, perché se si va avanti di questo passo tra un mese e mezzo sarà un’utopia anche solo sperare di prendere qualche punto.

Autore: KAISER 


CLACLASSIFICHE MONTEVARCHI Round#1(clicca sull’immagine)